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Uispress n. 42 – venerdì 21 novembre 2025 Anno XLIII
L’Uisp in campo su tutto il territorio nazionale contro la violenza di genere. Parla Manuela Claysset
Ogni anno il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza di genere. In questo fine mese di novembre l’Uisp intensificherà iniziative e campagne di sensibilizzazione su questa tema.
“L’Uisp è anche quest’anno in campo con progetti e iniziative che, purtroppo, dovranno continuare finché la cultura del nostro Paese non cambierà – afferma Manuela Claysset, responsabile Politiche di genere e diritti Uisp – Aspettiamo con ansia il giorno in cui non ci sarà più bisogno di celebrare una giornata e sarà sufficiente la responsabilità delle singole persone, ma la violenza di genere è problema culturale collettivo, non di una fascia di popolazione, quindi se non veniamo fuori da questa cultura non possiamo andare avanti. La nostra associazione si conferma un soggetto in grado di portare esperienze e progettualità atte a mettere in campo tutte le azioni possibili per contrastare questo fenomeno. Crescono le azioni sul territorio e le reti strette con altri soggetti: in questi anni abbiamo promosso l’idea di lavorare in maniera trasversale e questo approccio sta crescendo”Leggi l’articolo
Differenze 2.0 verso il 25 novembre: i flash mob dei Comitati Uisp coinvolti nel progetto
Noemi Riccardi, 23enne uccisa il 19 novembre dal fratello in provincia di Napoli, è tra le tante le vittime di femminicidio ricordate nella mattinata di giovedì 20 novembre a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, nel flash mob ospitato nell’istituto superiore Sannino De Cillis. L’iniziativa, organizzata in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, dà il via a Napoli a “Differenze 2.0”, progetto di sensibilizzazione all’inclusione promosso dall’Uisp e rivolto a studentesse e studenti protagonisti di laboratori e altre occasioni di formazione per costruire una cultura del rispetto, dell’inclusione e della parità.
“Con Differenze 2.0 portiamo nelle scuole un lavoro concreto e quotidiano per costruire relazioni sane e consapevoli – afferma Carla Casapulla, vicepresidente Uisp Campania e referente progetto Differenze 2.0 – È un percorso che nasce dall’ascolto, attraversa il corpo e le emozioni, e arriva alla parola: quella che educa al rispetto, riconosce la violenza e costruisce relazioni sane. L’iniziativa intende offrire ai giovani strumenti utili a promuovere una cultura di relazioni rispettose, accompagnandoli nella gestione emotiva e nella capacità di riconoscere e prevenire comportamenti violenti”
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Terzo settore: soddisfazione per le norme sull’Iva. Parlano Tiziano Pesce e Giancarlo Moretti
“Da quanto apprendiamo, il decreto sui temi fiscali per il terzo settore approvato ieri in Consiglio dei Ministri ha recepito alcune importanti istanze che portiamo avanti da anni per garantire sostenibilità alle attività svolte dalle organizzazioni che operano per l’interesse collettivo”. Lo dichiara Giancarlo Moretti, portavoce del Forum Terzo Settore a seguito del via libera in Cdm del decreto legislativo contenente disposizioni in materia di terzo settore, crisi d’impresa, sport e Iva.
“Quest’obbligo avrebbe causato pesanti e ingiustificate ripercussioni burocratiche ed economiche, soprattutto alle realtà più piccole: la decisione di mantenere l’attuale regime di esclusione Iva va quindi incontro alle esigenze di un comparto che si caratterizza per il valore sociale che è in grado di produrre, e accoglie i numerosi appelli del Forum Terzo Settore insieme a tante realtà associative del Paese”.
Anche il presidente nazionale Uisp, Tiziano Pesce, si dichiara soddisfatto: “Si tratta di una decisione che contribuisce a riconosce il valore sociale del nostro ambito e a tutelare la sostenibilità delle attività di base, garantendo continuità ai servizi che ogni giorno decine di migliaia di associazioni offrono alle comunità”Leggi l’articolo
Ruote in azione: parte il Campionato Uisp di basket in carrozzina. Parla Mirco Casalgrandi
E’ pronto a partire il Campionato Uisp di basket in carrozzina: numerose le squadre partecipanti, distribuite in tutta Italia, partendo dalla Liguria, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, passando per il centro Italia, nel Lazio, Umbria e Marche, fino ad arrivare in Sicilia. Ma facciamo un passo indietro: questo progetto nasce nel 2012 quando le squadre coinvolte erano solo tre. Nel tempo sono aumentate, diventando 15 sul territorio nazionale con circa 300 partecipanti al Campionato. I primi incontri sono in programma domenica 30 novembre a Torino e Meda. Clicca qui per il calendario
“L’obiettivo primario – afferma Mirco Casalgrandi, coordinatore del basket in carrozzina, all’interno del Settore di attività basket Uisp – è creare un ambiente familiare e inclusivo, che offra l’opportunità alle persone con disabilità di fare sport. In secondo piano, ma non meno importante, c’è l’obiettivo sociale, evitare l’isolamento in casa stimolando l’interazione e l’unione della forza dei ragazzi durante il gioco”.
Negli ultimi anni, il basket in carrozzina ha ottenuto tanti feedback positivi: sempre più inclusivo, ha permesso agli atleti di non sentirsi mai esclusi durante il percorso di preparazione, bensì molto stimolati e coinvolti dal team che li segue e questo permette loro di impegnarsi e raggiungere buoni risultatiLeggi l’articolo
Stop Rearm Europe: “Lettera ai parlamentari UE: votate contro il riarmo”. Le quattro misure per la pace
L’Uisp è parte della rete Stop Rearm Europe e si unisce ai firmatari della lettera: “Trasferire i fondi europei dalla guerra alla pace: è questo, in sintesi, l’appello di oltre 800 organizzazioni della campagna europea Stop Rearm Europe rivolto in una lettera aperta ai parlamentari Ue, che la prossima settimana saranno chiamati a votare sul bilancio 2026, che aumenta di cinque volte le risorse destinate alle politiche di difesa e spaziali, cui si aggiungono programmi civili aperti all’industria degli armamenti. Invitiamo tutte le realtà politiche e sociali ad unirsi al nostro appello, scrivendo ai parlamentari italiani Ue andando sul sito di Stop Rearm”. Lo dichiarano i promotori italiani di “Stop rearm europe” Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia.
“Ma la corsa agli armamenti, che si decide in queste ore, non riguarda solo il bilancio europeo 2026, si annida anche in altri voti e negoziati in programma o già in corso, tra cui il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE (QFP 2028-2034) e una serie di ‘pacchetti omnibus’, ovvero processi di deregolamentazione, che, togliendo norme e tutele ad esempio su ambiente e lavoro, sdoganeranno l’economia di guerra in Italia e in Europa almeno per i prossimi 10 anni. Vengono così dirottate risorse pubbliche dalle sfide cruciali dell’umanità, quali prevenzione e risoluzione pacifica dei conflitti al cambiamento climatico e perdita di biodiversità o crisi sanitaria”Leggi l’articolo
Andrea Soncin: “Perché ho iniziato a esprimermi al femminile quando si parla di squadra”
Venerdì 7 novembre si è svolto nella sede dell’Ordine nazionale dei giornalisti, a Roma, il corso di formazione per giornalisti “Donne, media, sport: genere e informazione sportiva”, organizzato da Giulia Giornaliste e Ordine dei giornalisti, al quale è intervenuto anche Tiziano Pesce, presidente Uisp.
Tra gli ospiti era presente Andrea Soncin, ex calciatore e allenatore della Nazionale italiana di calcio femminile, che ha affrontato dei temi cruciali legati allo sport femminile.
Al termine del Campionato europeo femminile di calcio del 2025, la Nazionale italiana ha fatto visita al Presidente Sergio Mattarella al Quirinale; quel giorno ha suscitato scalpore il discorso di Soncin, che ha utilizzato il femminile plurale sovraesteso per parlare a nome della squadra. All’inizio del suo intervento nella sede dell’Ordine dei giornalisti nazionale ha raccontato un aneddoto su com’è nata questa abitudine: “Un giorno ho disegnato, durante la riunione, un grande cuore azzurro che ci rappresentava. In quel momento mi sono trovato di fronte a 30 atlete – afferma Soncin – comunicando al plurale avrei dovuto parlare di ‘voi donne’ e ‘noi staff’, o dovevo essere io a stringere un po’ il mio spazio all’interno di quel cuore per dare il giusto spazio a loro. Da quel momento in poi ho iniziato ad esprimermi al femminile quando si parlava di squadra, perché la maggioranza delle componenti era prevalentemente femminile”Leggi l’articolo
Matera Sport Film Festival: riflettori sul valore sociale del cinema sportivo. Parla Michele Di Gioia
Dal 20 al 22 novembre si è tenuto il Matera Sport Film Festival, giunto quest’anno alla sua quindicesima edizione, che si conferma come uno degli appuntamenti più longevi e significativi dedicati al racconto sportivo. La selezione ufficiale include film, documentari e cortometraggi provenienti da tutto il mondo, che trasportano il pubblico in un viaggio emozionante attraverso storie di passione, sacrificio e speranza.
Nel corso delle giornate del festival, in programma proiezioni, incontri con artisti e campioni dello sport, masterclass e momenti di approfondimento, in cui i valori universali dello sport e del cinema diventano strumenti di cultura e dialogo. “Quindici anni rappresentano un traguardo importante – dichiara Michele Di Gioia, direttore artistico del Festival e presidente Uisp Matera – questa edizione sarà, non solo una celebrazione del percorso fatto sinora, ma anche una visione verso il futuro, in un momento storico in cui il cinema sportivo sta vivendo una nuova stagione di riconoscimento internazionale”.
Il programma proseguirà sabato 22 novembre con il corso rivolto a giornalisti e giornaliste organizzato da OdG Basilicata e Uisp Basilicata. Nel pomeriggio si terranno la tavola rotonda sul “Ruolo dello sport come contrasto alla violenza di genere” e il flash mobdel progetto “Differenze 2.0″Leggi l’articolo
Città in danza Uisp verso la finale nazionale 2025 a San Benedetto del Tronto. Parla Fabrizio Federici
Anche quest’anno il palcoscenico si trasforma in un luogo di incontro, protagonista di una giornata di grande spettacolo, per la Finale nazionale di “Città in Danza” Uisp, in programma sabato 29 novembre al Pala Riviera di San Benedetto del Tronto (Ap), dove andrà in scena il più partecipato appuntamento targato Uisp dedicato all’arte coreutica. Dopo mesi di selezioni territoriali, oltre 600 danzatori provenienti da tutta Italia si confronteranno in una maratona di emozioni e creatività, presentando 92 coreografie portate in gara da 30 associazioni Uisp.
Sul palco si alterneranno coreografie di danza classica, contemporanea, moderna e hip hop, suddivise nelle categorie: Baby, Children, Junior, Open. Si tratta di un appuntamento che consente di valorizzare giovani talenti, gruppi emergenti e realtà consolidate, selezionati nella prima fase del concorso durante le tappe organizzate dai Comitati Uisp.
L’edizione 2025 segna il ritorno alla formula della finale unica, dopo un periodo di sperimentazione con finali interregionali. “Il Settore Danza Uisp sta però lavorando a un modello ancor più inclusivo – testimonia il coordinatore Danza Uisp, Fabrizio Federici – che possa distribuire meglio le tappe sul territorio, ridurre le problematiche legate ai costi di trasporto e alloggio, sviluppare un percorso strutturato lungo l’intero anno sportivo. L’obiettivo è costruire un format capace di valorizzare le eccellenze locali e, allo stesso tempo, creare una grande rete nazionale”Leggi l’articolo
Sport Point Uisp: martedì 25 novembre nuovo webinar gratuito di consulenza online
Si prosegue con gli appuntamenti gratuiti on line di consulenze e aggiornamento con i webinar di Sport Point Uisp. In programma per martedì 25 novembre dalle ore 18.00, sulla piattaforma Zoom, l’incontro che avrà come tema centrale “Il bilancio degli ETS”.
In previsione delle assemblee di approvazione dei bilanci che molte Asd/Aps dovranno realizzare nei prossimi mesi, torniamo a trattare il tema degli schemi di bilancio (cassa e competenza) obbligatori per gli Enti del terzo Settore e del contenuto della Relazione di missione che dovrà essere redatta dalle associazioni con bilancio di competenza, oltre a ricordare l’obbligo del deposito dei bilanci nel RUNTS, il Registro unico nazionale del terzo settore. Dalla teoria ai consigli pratici, faremo insieme il punto con il dott. Alessandro Mastacchi, Arsea srl.
Clicca qui PER ISCRIVERTI ALL’APPUNTAMENTO DI MARTEDI’ 25 NOVEMBRELeggi l’articolo
Tran-Sport sempre in movimento sul territorio. Attività in Emilia-Romagna, Campania, Calabria, Sicilia, Basilicata
Il progetto Uisp “Tran-Sport: supportare i processi di coesione sociale, rigenerazione e sviluppo sostenibile attraverso la transazione sportiva” non si ferma mai. Dopo l’appuntamento nazionale del Pitch Day, che si è svolto venerdì 14 novembre a Roma, con la selezione delle idee vincitrici del Contest per lo sviluppo imprenditoriale attraverso lo sport, sul territorio prosegue l’organizzazione dei Living Lab.
Oltre 60 tra dirigenti, responsabili e collaboratori dei Comitati territoriali Uisp dell’Emilia-Romagna si sono ritrovati sabato 15 novembre a Cesenatico per uno stimolante appuntamento di confronto e condivisione di idee, col fine di mettere sul tavolo nuove proposte e riflessioni sui temi delle attività, della transizione digitale, del modello associativo e dei nuovi bisogni delle società sportive.
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Il progetto Tran-Sport ha lasciato un’eredità semplice ma significativa: una comunità più attiva, persone che hanno integrato il camminare nella propria quotidianità e una maggiore attenzione al modo in cui lo sport può contribuire al benessere collettivo. Un percorso che non si conclude, ma che continua nei gesti di chi, ogni giorno, sceglie di muoversi insieme sul territorioLeggi l’articolo
SIC!: sport, parole e comunità contro ogni discriminazione. Si conclude il progetto Uisp
“Ho visto più casi di discriminazione nei campionati giovanili che in quelli degli adulti”. La giovane arbitra lo dice con la naturalezza di chi non si stupisce più. Nella sua voce c’è poco risentimento, ma molta realtà. È una delle testimonianze raccolte da Davide Valeri, sociologo e autore della ricerca del progetto SIC! Sport, Integrazione, Coesione, promosso dalla Uisp con UNAR e Lega Serie A e sostenuto dal Dipartimento per lo Sport. Una frase che apre uno squarcio su ciò che accade davvero nello sport italiano: non nei grandi stadi, ma nei campi dove ragazze e ragazzi crescono, imparano linguaggi e definiscono cosa è accettabile e cosa no.
La ricerca di Valeri mette in fila un dato semplice e difficile da ignorare: le discriminazioni non sono casi isolati. Sono un sistema. Il razzismo, ad esempio, non si manifesta solo nei cori offensivi, ma nelle offese che non finiscono nel referto e in meccanismi normativi come lo ius sanguinis sportivo, che permette di tesserarsi ma non di sentirsi riconosciuti. Lo stesso vale per il sessismo, che si esprime nelle strutture di potere, nei budget, nei ruoli tecnici e soprattutto nelle narrazioni: le atlete occupano solo il 5% dello spazio mediatico e spesso non per parlare di sportLeggi l’articolo
Ascoltare i bisogni e mettere al centro le comunità: le interviste ai vincitori del contest Tran-Sport
I tre progetti arrivati sul podio del Contest Tran-Sport mostrano in modo netto quanto lo sport sociale possa diventare una leva di innovazione nei territori. Agiscono su fronti diversi: contrasto allo spopolamento, accessibilità, tecnologie inclusive, educazione ambientale e attività outdoor. Ma condividono un metodo comune: ascoltare i bisogni, mettere al centro le comunità, costruire strumenti che parlano a tutte le generazioni. La loro forza non è solo nelle soluzioni proposte, ma nella capacità di leggere i cambiamenti in corso e trasformarli in opportunità di crescita sociale ed economica.
Il progetto vincitore, Territori in movimento, nasce nell’area interna di Laino Borgo, in provincia di Cosenza. È un territorio ricco di risorse naturali, segnato da fiumi e sentieri, dove negli ultimi anni è cresciuto un indotto legato agli sport outdoor. Uno sviluppo che però non procede con un adeguato ricambio professionale. Come spiega Andrea D’Onofrio, “l’outdoor ha creato un indotto importante, ma i territori rischiano di non avere più personale formato”. Da qui l’idea di un percorso che sostiene lo sviluppo locale formando nuove figure e valorizzando competenze già presenti.
GUARDA LA VIDEO INTERVISTA AD ANDREA D’ONOFRIO
GUARDA LA VIDEO INTERVISTA A CARLA CIOTTI, SECONDA CLASSIFICATA
GUARDA LA VIDEO INTERVISTA A FILOMENA MASI, TERZA CLASSIFICATALeggi l’articolo
Correttezza, responsabilità e coerenza: il Codice di comportamento degli Enti di promozione sportiva
Una prima volta. Un passo storico e significativo per disciplinare in modo chiaro e condiviso la presenza degli Enti di Promozione sportiva sul territorio.Nella seduta ordinaria del 13 novembre 2025, a Roma, presso la Sala della Giustizia Sportiva del CONI, il Coordinamento Nazionale degli Enti di Promozione sportiva riconosciuti dal Comitato Olimpico ha approvato all’unanimità dei presenti e in un clima di grande compattezza il Codice di Comportamento degli EPS.
Un documento che definisce con maggior rigore i principi che dovranno guidare i rapporti tra gli Enti: correttezza, responsabilità e coerenza nella missione quotidiana di promuovere uno sport per tutti anche con modalità competitiva che contribuisca alla coesione sociale del Paese.
Gli Enti si impegnano quindi a promuovere la lealtà e il fair play nelle loro azioni quotidiane e nelle competizioni, contrastando qualsiasi condotta che possa compromettere l’integrità dei risultati sportivi e generare forme di concorrenza contrastanti con le previsioni del codiceLeggi l’articolo
Presentata l’indagine “Vivere da adolescenti in Italia”: la sfiducia dei ragazzi italiani. Parla Marco Rossi-Doria
Presentata la ricerca promossa da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e condotta dall’Istituto Demopolis in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre. L’indagine, presentata martedì 18 novembre, oltre al focus sulle periferie, ha posto l’attenzione anche sulle percezioni dell’opinione pubblica, e dei genitori con figli minori in particolare, sulle opportunità di crescita dei più giovani.
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“Questa indagine è importante perché dà voce alla vita e ai desideri dei nostri adolescenti, troppo spesso frettolosamente etichettati in modo negativo, e in particolare degli adolescenti che vivono nelle nostre periferie e nelle aree d’Italia con maggiori fragilità sociali ed economiche – commenta Marco Rossi-Doria presidente di Con i bambini – In generale è una generazione che chiede più spazi di socialità e di autodeterminazione e che, nonostante le difficoltà che la scena che gli abbiamo lasciati gli prospetta, non rinuncia ai propri sogni. Ascoltiamoli di più!”
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Uisp Firenze e Ussi Toscana tornano a giocare a calcio nell’istituto di pena Gozzini. Parla Gabriella Bruschi