(AGENPARL) - Roma, 21 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 21 November 2025 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
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Ufficio Stampa
TS 21/11/2025
CELEBRATI NELLA SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE I 125 ANNI DI
ATTIVITÀ DELL’UNIVERSITÀ POPOLARE DI TRIESTE
Questa mattina nella Sala del Consiglio Comunale si è svolta la cerimonia per
celebrare i 125 anni di attività dell’Università Popolare di Trieste e i 60 anni di
sostegno alle Comunità italiane dei Paesi dell’Adriatico orientale.
Presenti tra gli altri il presidente del Consiglio Comunale, Francesco Di Paola
Panteca, il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga,
l’assessore comunale alle Politiche sociali, Massimo Tognolli, l’assessore comunale
Politiche dei Servizi Generali e sottosegretario al Ministero Economia e Finanza,
Sandra Savino, l’assessore comunale alle Politiche della sicurezza cittadina, Caterina
de Gavardo, l’assessore regionale alle Autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza
e immigrazione, Pierpaolo Roberti, l’Ambasciatore e Ministro Plenipotenziario
presso il Ministero degli Affari Esteri e membro del Consiglio di Amministrazione
dell’UPT, Daniele Rampazzo e il presidente Università Popolare di Trieste Edvino
Jerian.
All’inizio della cerimonia, moderata dal giornalista Ferdinando Avarino, è stato
proiettato il video “1899: nasce l’Università Popolare di Trieste”.
La cerimonia è proseguita con gli interventi istituzionali.
Francesco Di Paola Panteca ha portato i saluti del sindaco Roberto Dipiazza,
impossibilitato per motivi istituzionali a essere presente alla cerimonia e l’assessore
comunale alle Politiche dei Servizi Generali e sottosegretario al Ministero Economia e
Finanza, Sandra Savino ha sottolineato come “Celebrare il 125° Anniversario di
attività dell’Università Popolare di Trieste significa riconoscere il ruolo storico di
un’Istituzione nata in un’epoca in cui l’accesso alla formazione, la diffusione della
cultura e la costituzione di un’identità civile rappresentavano le basi stesse del
progresso democratico. L’UPT ha interpretato la sua missione con coerenza,
continuità e visione”.
L’assessore comunale alle Politiche dei Servizi Generali e sottosegretario al
Ministero Economia e Finanza, Sandra Savino ha confermato la volontà del Governo
di continuare a sostenere l’Ente “diventando un punto di riferimento per generazioni
di cittadini e contribuendo a fare di Trieste un crocevia di popoli, culture e identità. In
questi 125 anni, l’Università Popolare di Trieste ha custodito la memoria, rafforzato i
legami con le mostre comunità oltreconfine e promosso un’idea di cultura non come
semplice patrimonio da tutelare, ma come infrastruttura della convivenza, del
dialogo e della libertà”.
La cerimonia ha voluto sottolineare il valore dell’Ente morale per la città e il
territorio in cui è nata nel 1899.
Seguirà nel pomeriggio una seconda cerimonia, nel Ridotto del Teatro Verdi,
dedicata alla lunga collaborazione con l’Unione Italiana e, più in generale, con le
Comunità italiane autoctone in Slovenia, Croazia e Montenegro.
Alle celebrazioni è stata conferita la “Medaglia del Presidente della Repubblica”
e assicurato il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della
Fondazione CRTrieste. L’evento è promosso con la coorganizzazione e il patrocinio
del Comune di Trieste e con la collaborazione per lo spettacolo teatrale del Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia “Il Rossetti”.
Fondata il 16 dicembre 1899, quando Trieste era ancora parte dell’Impero austroungarico, l’UPT ha avviato l’attività all’inizio del 1900 e attraversato guerre, crisi e
profondi mutamenti sociali, rinnovandosi senza mai tradire la propria missione:
diffondere la conoscenza e sostenere la crescita della comunità locale.
“Siamo nati per rendere la cultura accessibile a tutti, e dopo 125 anni la nostra
missione non è cambiata — ha affermato il Presidente dell’Ente Morale, Edvino
Jerian, illustrando il programma della cerimonia, condiviso con il Vicepresidente
Paolo Rovis, Consigliere designato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. – La
cultura resta il filo rosso che unisce la nostra storia: sa adattarsi ai tempi, custodendo
la memoria e guardando al futuro”.
Sessant’anni fa, su incarico del Ministero degli Affari Esteri e successivamente
della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’Ente ha assunto anche il compito di
mantenere vive le radici linguistiche e culturali degli italiani autoctoni dell’Adriatico
orientale. “Da allora — prosegue Jerian — l’UPT è diventata un ponte che unisce
l’Italia alle Comunità italiane di Croazia, Slovenia, Montenegro e Serbia lavorando al
fianco dell’Unione Italiana per promuovere istruzione, formazione e cultura”.
Radicata nella storia e nello spirito di Trieste, l’UPT guarda oggi al futuro con lo
stesso impegno civile che la caratterizza da oltre un secolo. “Cultura e corretta
informazione — sottolinea Jerian, ricordando che nel 2017 all’Università Popolare di
Trieste è stata conferita la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Italiana per
la scuola, la cultura e l’arte — non devono essere privilegio di pochi, ma patrimonio
condiviso: strumenti essenziali di uguaglianza e crescita sociale”.
L’Ente proseguirà il proprio percorso favorendo la formazione e la crescita
culturale a Trieste e sostenendo scuole, media e istituzioni della Comunità Nazionale
Italiana nei Paesi dell’Adriatico orientale, per garantire continuità, qualità e identità.
“Conservare e tramandare la nostra cultura — conclude il Presidente Jerian — non
significa chiudersi nel passato, ma costruire il futuro su fondamenta solide: un
domani di dialogo, conoscenza e rispetto reciproco, nel segno della cultura italiana e
dell’Europa dei popoli”.
In conclusione della mattinata sono stati consegnati i riconoscimenti agli ultimi ex
presidenti dell’Ente morale: Silvio Delbello, Fabrizio Somma, Maria Cristina Benussi,
Renzo Codarin, Francesca Adelaide Garufi Commissario straordinario, Emilio Fatovic
e Paolo Rovis. E’ seguita la presentazione dell’Albo dei Benemeriti della Cultura
Popolare di Trieste e il conferimento ai primi tre prescelti Franco Degrassi, Francesco
Vecchiet e al Mons. Ettore Malnati.
COMTS – LR
