(AGENPARL) - Roma, 21 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 21 November 2025 Comune di Rimini
Ufficio Stampa
Rimini 21 novembre 2025
comunicato stampa
Rimini omaggia Pier Paolo Pasolini con l’intitolazione di una rotonda, la città celebra lo scrittore e regista con una cerimonia martedì 25 novembre
Entra nella toponomastica cittadina il nome di Pier Paolo Pasolini. La città di Rimini omaggia il grande intellettuale italiano con l’intitolazione della rotonda situata tra via Giuseppe Melucci e viale Siracusa, che da martedì 25 novembre porterà il nome di “Rotonda Pier Paolo Pasolini – Scrittore e Regista (1922-1975)”.
La cerimonia di intitolazione si terrà martedì 25 novembre alle ore 16 presso la rotonda stessa, alla presenza dell’assessore alla toponomastica Francesco Bragagni, che presenterà ufficialmente la dedica a uno dei più importanti artisti e intellettuali del Novecento italiano. Pasolini rappresenta una figura centrale della cultura italiana del secondo Novecento. Poeta, scrittore, regista e intellettuale impegnato, ha saputo attraversare tutti i generi della creazione artistica, dal cinema alla letteratura, dal teatro alla saggistica, lasciando un’impronta indelebile nella cultura nazionale e internazionale.
Con questa intitolazione, Rimini riconosce il valore di un artista che ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e alla difesa degli ultimi, testimoniando con coraggio la propria radicale diversità e innovando profondamente il linguaggio cinematografico e letterario italiano.
Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna il 5 marzo 1922 e morì assassinato nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975 all’idroscalo di Ostia. Dopo gli studi universitari a Bologna, dove si laureò nel 1945 con una tesi su Pascoli, si trasferì in Friuli nel 1943 con la madre e il fratello Guido, caduto poi nella Resistenza. Nel gennaio 1950 si stabilì definitivamente a Roma con la madre, città che divenne teatro della sua intensa attività artistica e intellettuale. Esordì come poeta in friulano con “Poesie a Casarsa” (1942), per poi affermarsi definitivamente negli anni Cinquanta con opere fondamentali come “Ragazzi di vita” (1955) e la raccolta poetica “Le ceneri di Gramsci” (1957).
La sua vocazione artistica lo portò a sperimentare tutti i generi: fondò con Leonetti e Roversi la rivista “Officina”, divenne condirettore di “Nuovi argomenti” e dal 1961 iniziò la sua straordinaria carriera cinematografica con “Accattone”, seguita da capolavori come “Il Vangelo secondo Matteo” (1964), “Edipo re” (1967), “Teorema” (1968) e la “Trilogia della vita”. Pasolini reinventò il linguaggio cinematografico italiano elaborando la teoria del “cinema di poesia” e realizzando opere di alta qualità figurativa. Intellettuale scomodo e profeta della propria epoca, collaborò intensamente con il giornalismo e il teatro, affrontando spesso battaglie giudiziarie per difendere la libertà d’espressione. La sua opera completa, che spazia dalla poesia al romanzo incompiuto “Petrolio”, dal teatro alla critica letteraria, lo colloca tra i classici del Novecento, testimone inquieto di un’Italia in trasformazione e voce degli ultimi e degli emarginati.
L’Ufficio Stampa
IN ALLEGATO: una foto di Pier Paolo Pasolini
