(AGENPARL) - Roma, 21 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 21 November 2025 **Parità di genere: focus sui Fondi europei, strumento di autonomia e
libertà **
/Scritto da Camilla Marotti, venerdì 21 novembre 2025 alle 14:29/
La Toscana delle Donne approfondisce il contributo concreto dei Fondi
europei per la parità di genere grazie al convegno “Libere di scegliere:
donne, competenze e opportunità in Toscana”, oggi in sala Pegaso di
Palazzo Strozzi Sacrati. La mattinata, affidata al coordinamento di Barbara
De Micheli, della Fondazione Giacomo Brodolini, dedicata alle opportunità
offerte dall’utilizzo di Fesr, Feasr, Feampa, Italia Francia Marittimo. In
primo piano dunque l’approfondimento sui fondi e l’aggiornamento sui
risultati proiettati sulla parità di genere.
L’appuntamento registra l’apprezzamento del presidente Eugenio Giani, che
ricorda i benefici di “una programmazione dei Fondi europei volta a dare
concretezza al principio della parità di genere. La Regione ha confermato
la centralità del tema, destinando alla promozione della parità di genere
ad essa una quantità ingente di risorse in particolare grazie al Fondo
Sociale Europeo+ 2021-27. L’evento di oggi rappresenta quindi un’occasione
privilegiata per condividere i risultati raggiunti, rilanciare l’impegno
regionale e rafforzare un messaggio centrale: la libertà delle donne passa
attraverso competenze, servizi, opportunità e autonomia economica. È una
condizione fondamentale per la crescita dell’intera comunità toscana”.
L’intervento di Cristina Manetti, ideatrice de La Toscana delle Donne –
rassegna finanziata appunto con il contributo dei Fondi europei – e
assessora alla parità di genere, ha preso le mosse dal riconoscimento
proprio del lavoro svolto in questi anni per la Toscana delle Donne.
Accanto ai ringraziamenti non di rito la consapevolezza che “resta ancora
molto lavoro da fare”, come conferma la fotografia dei divari di genere
in Toscana, la regione che pure presenta risultati migliori rispetto alla
media nazionale: il tasso di occupazione femminile, al 63,7%, è ancora
distante dal 70,8% UE; il divario occupazionale di genere è pari al 14,4%;
le donne guadagnano mediamente 4.136 euro in meno degli uomini e solo il
17% delle laureate si orienta verso discipline Stem (contro il 29% degli
uomini). Il lavoro di cura pesa per oltre il doppio sulle donne rispetto
agli uomini e rimangono ostacoli nell’accesso ai ruoli apicali.
“Questi squilibri – spiega Manetti – limitano la libertà di scelta e di
crescita delle donne, hanno impatti diretti sulla loro autonomia economica
e sulla partecipazione piena alla vita sociale e professionale; con i fondi
europei cerchiamo di agire sostenendo l’imprenditoria femminile e lo
scambio di buone pratiche e ci sono poi azioni dirette come quelle del
Fondo Sociale Europeo Plus, che destina oltre 360 millioni ad azioni e
interventi per sostenere la parità di genere”.
Occhi puntati quindi su il FSE+ 2021, che destina oltre 50,6 milioni
all’attuazione di specifiche misure a sostegno della parità, tra cui
incentivi all’occupazione di donne; servizi di orientamento al lavoro;
misure di welfare aziendale per le imprese; misure innovative di
conciliazione vita lavoro per le lavoratrici autonome. “Grazie a questa
rete di strumenti, la Toscana ha già attivato 33 misure nell’ambito del PR
FSE+ 2021-2027, molte delle quali rivolte direttamente alle donne o con
ricadute significative sulla parità di genere” conclude Manetti.
FOCUS SUI FONDI
Dopo Simona Giarratano, Commissione Europea, Direzione Occupazione, affari
sociali e inclusione e Natalia Faraoni, di Irpet, che hanno svolto una
introduzione al contesto, ha preso il via il focus sui Fondi.
Nell’intervento di Elena Calistri (Autorità di gestione del Fondo Sociale
Europeo di Regione Toscana) numeri e fini del Fondo Sociale Europeo+, che
mobilita risorse con un investimento senza precedenti per favorire
attivamente l’occupazione femminile sia sotto il profilo quantitativo che
qualificativo, promuovere la conciliazione tra vita familiare e vita
lavorativa, diffondere e sostenere la cultura delle pari opportunità.
Complessivamente sono oltre 360 milioni le risorse attivate dal programma
per favorire una piena realizzazione delle donne, suddivise in tre
priorità: occupazione (compresa quella giovanile), istruzione e formazione
e inclusione sociale. In tal senso assumono una grande rilevanza le misure
tese a rafforzare l’accessibilità ai servizi per l’infanzia (nidi gratis e
nidi di qualità); la promozione della cultura di parità come obiettivo
trasversale all’interno delle linee guida dei Progetti Educativi Zonali,
ricolti a contrastare la dispersione scolastica; i percorsi integrati per
favorire l’autonomia delle donne vittime di violenza o di tratta; le Borse
di studio per le studentesse nell’ambito delle discipline STEM; l’accesso
ai servizi socio-sanitari e di assistenza domiciliare per ridurre il carico
di cura gravante sulle donne care-giver.
L’intervento di Angelita Luciani (Autorità di gestione del Fondo europeo
di sviluppo regionale e coordinamento Aree interne della Regione Toscana)
è dedicato all’approfondimento sul FESR, che sostiene l’imprenditoria
femminile e favorisce la creazione di spazi lavorativi innovativi,
infrastrutture e servizi che mirano a rendere compatibile la carriera con
la vita privata. Con gli ultimi bandi del PR FESR 2021-2027 sono stati ad
oggi finanziati 213 progetti presentati da imprese femminili, per
investimenti complessivi pari a 22,7 milioni di euro e un totale di oltre
10,6 milioni di contributo concesso, in ambiti di intervento quali
digitalizzazione, ricerca e sviluppo, internazionalizzazione e produzioni
cinematografiche. Inoltre, attraverso il fondo di garanzia per le PMI sono
stati garantiti finanziamenti per 37,5 milioni di euro, sostenendo oltre
690 imprese femminile, di cui 271 nuove imprese. Ulteriori contributi
potranno essere concessi tramite i bandi attualmente aperti o di prossima
apertura.
Da Filippo Giabbani (Autorità di gestione Programma Interreg
Italia-Grancia Marittimo) il punto sui programmi Interreg, che consentono
scelte di apertura e libertà attraverso la cooperazione transfrontaliera.
Il Progetto Femmes Libres, è stato ricordato, è stato finanziato dal
Programma Interreg Italia – Francia Marittimo ed ha una dotazione
Progetto Femmes Libres nasce dalla necessità di supportare le donne
vittime di violenza di genere, offrendo loro un percorso verso l’autonomia
economica e personale: si rivolge a donne in situazioni di vulnerabilità,
proponendo soluzioni abitative sicure e percorsi di inserimento lavorativo.
Marco Ferretti (Fondo Europeo per gli affari marittimi, la pesca e
l’acquacoltura) ha svolto l’approfondimento sul FEAMPA, che promuove le