(AGENPARL) - Roma, 20 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 20 November 2025 SCUOLA, ORRICO (M5S): MAGGIORANZA AFFOSSA DOTE EDUCATIVA
ROMA, 20 nov. – “Questa proposta a mia prima firma punta a migliorare l’accesso all’istruzione nel primo e nel secondo ciclo scolastico agendo su tre pilastri: la nascita di una dote educativa che aiuti le famiglie con Isee entro i 45 mila euro nelle spese per il materiale scolastico ma anche nell’accesso a tante opportunità educative e culturali; il rafforzamento del tempo prolungato a scuola, che al Sud è garantito a meno del 15% degli studenti della primaria; il consolidamento delle comunità educanti nate nel 2020 con il governo Conte, per prevenire la dispersione e creare reti di attività didattiche e non che completino i percorsi formativi. Per comprendere l’importanza di questo impianto dobbiamo domandarci se oggi lo Stato garantisca a tutti l’esercizio del diritto allo studio. L’Istat ci dice che il numero di diplomati e laureati in Italia nel 2024 è stato fortemente inferiore della media europea, con i livelli più bassi nel Sud Italia. Tra le cause dei divario non possiamo ignorare la condizione socio-economica e culturale di molte famiglie: per alcuni studenti il pasto alla mensa, quando c’è, è l’unico della giornata e laddove vi sono genitori diplomati e laureati è molto più probabile che ciò avvenga anche per i figli. Bisogna anche considerare che la dispersione scolastica è sì in calo ma che è in alcune regioni più fragili sconta ancora livelli altissimi: il 12,4% in alcune aree del Sud contro l’8,4% del Nord. Si aggiunga anche la dispersione implicita, quella dei ragazzi che pur frequentando la scuola dell’obbligo non raggiungono i livelli minimi di conoscenza. Infine, un dato molto grave riguarda le ulteriori disparità di genere che creano fratture nelle nuove generazioni. Emerge una grave mancanza di equità che non viene affrontata nelle politiche del governo, che quindi nulla fa per ridurre i divari territoriali, economici, sociali e di genere. L’Italia investe sull’istruzione circa il 3,9% del Pil, nel 2020 eravamo al 4,3%, contro una media europea del 4,7%. Dunque la risposta è che lo Stato non fa il massimo per garantire a tutti l’esercizio del diritto allo studio. Bisogna quindi organizzare le risorse e le azioni in modo sistemico e questa è la logica di questa pdl a mia prima firma. In commissione dalle opposizioni è arrivato un contributo serio e concreto, purtroppo la stessa attenzione non l’abbiamo registrata dalla maggioranza e nel governo che non hanno nemmeno voluto discutere, quantomeno, sull’inserimento del principio della dote educativa. La scuola non è un costo ma un investimento per migliorare la qualità della vita di tutti, invece l’Ue si indebiterà per comprare armi anziché per investire nella scuola e il governo anche nell’ultima legge di Bilancio taglia i fondi – 600 milioni – destinati all’Istruzione”.
Lo ha detto la deputata M5S Anna Laura Orrico, componente della commissione Cultura, nella discussione generale sulla sua proposta di legge per il sostegno del diritto allo studio.
—————–
Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle
