(AGENPARL) - Roma, 20 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 20 November 2025 L’Aquila, 20 novembre 2025
Buongiorno, si inoltra il seguente comunicato stampa per conto del consigliere comunale Paolo Romano.
Buon lavoro
ROMANO: “CASA FUNERARIA IN VIALE DELLA CROCE ROSSA. SI SCELGA UN ALTRO SITO”
Questa città appartiene ai suoi abitanti che hanno il diritto di riabitarla nella tranquillità dovuta dopo gli anni terribili del terremoto, senza che una élite ne alteri la serenità quotidiana decidendone arbitrariamente le sorti.
L’imminente apertura di una casa funeraria su viale della Croce Rossa, che si trova tra il quartiere di Valle Pretara e le mura urbiche, già ad alta densità di traffico veicolare e che contiene al suo interno una consolidata rete commerciale e abitativa, è una scelta logistica sbagliata che precipita come al solito sulla testa dei cittadini.
Le case funerarie, nella loro funzione di strutture private destinate alla veglia e alla permanenza delle salme in ambienti idonei e dignitosi, rappresentano un’evoluzione dei servizi funebri tradizionali e rispondono anche a un crescente spirito imprenditoriale del settore. La loro collocazione però all’interno del tessuto urbano non può essere considerata un semplice atto di iniziativa del privato con l’avallo della politica: essa deve essere compatibile con l’assetto residenziale, la viabilità, la vicinanza a attività confliggenti e al rispetto della qualità della vita dei residenti. Non è un caso che l’unica casa funeraria già presente abbia localizzato l’attività nella zona industriale ovest della città.
Chiunque conosca viale della Croce Rossa sa che si tratta di un’area viva, dinamica, in continua trasformazione, oggetto in un recente passato di un piano di recupero urbano. Pensare di inserirvi una casa funeraria significa ignorare le peculiarità del quartiere di una delle aree più importanti d’ingresso al centro storico cittadino, il ruolo dell’arteria e l’identità del contesto.
Le case funerare sono regolate dal DPR 14 gennaio 1997, n. 37 e dalla LR 41/20 che vieta espressamente attività in zone A e B del piano regolatore: vale a dire nei centri storici e nelle parti di territorio totalmente o parzialmente edificate diverse dalle zone A), zone definite come aree di completamento o ristrutturazione.
La nuova casa funeraria in viale della Croce Rossa ricade in una zona urbanistica di rispetto stradale e di rispetto dell’abitato disciplinata dagli articoli 74 e 77 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore, che rimandano agli articoli 44 (attività ammesse nelle zone residenziali) e 46 (zona residenziale di ristrutturazione – zona A – DM 2/4/68 ); la lettura attenta di detti articoli chiarisce che gli interventi ammessi non devono essere in contrasto con il carattere residenziale, non devono introdurre funzioni potenzialmente disturbanti e non devono generare carichi urbanistici inadeguati.
Anche la vicinanza con il quartiere confinante di Valle Pretara (zona B) conferma la necessità dell’applicazione della disciplina urbanistica, per le aree di rispetto stradale già edificate, in maniera omogenea e non inseguendo ulteriori dettati diversi dall’interesse generale.
Del resto, una utile indicazione proviene dal Programma di Recupero Urbano di viale della Croce Rossa, a 10 metri dalla casa funeraria, che esclude esplicitamente le attività legate al settore funebre.
A questo punto la domanda è inevitabile: con quale logica urbanistica, con quale interesse e con quale valutazione di impatto si sta portando avanti questa operazione?
Ho pertanto chiesto l’accesso agli atti sia d’istruttoria che rilasciati in merito e ho intenzione di portare tutto nelle sedi deputate.
Paolo Romano – Consigliere comunale L’Aquila Nuova