(AGENPARL) - Roma, 20 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 20 November 2025 ALLEGATO
Le linee guida regionali, i punti principali
Sono sette i punti principali delle Linee guida: la centralità degli spazi all’aperto oggi; educazione all’aperto e
benessere globale; progettazione e gestione degli spazi esterni; allestimenti naturali e materiali; sicurezza,
rischi e opportunità; documentazione, formazione e qualità; governance e alleanze educative.
Il documento prende spunto da evidenze scientifiche, come gli obiettivi dell’Agenda 2030 e l’approccio One
Health, che invitano a ripensare profondamente il modo in cui ci prendiamo cura dell’infanzia ponendo al
centro un approccio integrato alla prevenzione e alla promozione della salute e del benessere, riconoscendo
il valore dell’ambiente come spazio educativo e l’importanza di investire precocemente nei diritti dei bambini
per generare cambiamenti.
Le Linee guida riconoscono che “gli spazi verdi dei servizi educativi e scolastici, unitamente a quelli di
prossimità fino ad arrivare agli spazi caratterizzanti i diversi territori, rappresentano un valore aggiunto
inestimabile per bambini e ragazzi. Non solo luoghi dedicati al gioco, all’incontro, alle attività sportive e alla
socialità ma veri e propri ambienti di apprendimento”. Così come “l’utilizzo dell’ambiente esterno nei contesti
educativi e scolastici promuove lo sviluppo neuro-motorio e comporta numerosi benefici per la salute e il
benessere di bambine e bambini”. Muoversi, esplorare, toccare, ascoltare ed osservare: sono tutte forme di
apprendimento che stimolano la curiosità e incoraggiano la sperimentazione.
Educare all’aperto comporta anche una progettazione degli spazi che parta dai bisogni quotidiani ed evolutivi
dei bambini e delle bambine. In particolare, la progettazione dovrebbe prestare attenzione, ad esempio, alla
relazione tra dentro e fuori, evitando la separazione tra spazi interni ed esterni; alla varietà e alla biodiversità
degli ambienti; alla presenza di materiali naturali e di recupero. Secondo le Linee guida, occorre “riportare
l’attenzione alla centralità dello spazio all’aperto come spazio educativo, sociale e relazionale che necessita
della stessa cura progettuale che nei servizi educativi si dedica alla progettazione e cura degli spazi interni”.
Per fare questo bisogna attivare processi di progettazione partecipata, coinvolgendo anche le famiglie.
Quanto agli allestimenti di questi spazi, l’indicazione è quella di privilegiare l’uso di materiali naturali che
attivano nei bambini processi cognitivi, motori e sociali complessi. La progettazione degli spazi esterni nei
Servizi educativi “richiede una riflessione attenta sul tema della sicurezza, intesa non come limitazione, ma
come opportunità educativa”.
Un ruolo attivo nella qualità degli spazi esterni e delle pratiche educative all’aperto spetta agli adulti. Secondo
le Linee guida, “educatori, insegnanti, coordinatori pedagogici, tecnici dell’edilizia pubblica, operatori
ambientali e figure coinvolte nei controlli e nella gestione dei servizi sono chiamati a condividere una visione
educativa che integri saperi pedagogici, ambientali, sanitari e organizzativi. In questa prospettiva, la
formazione non è solo un passaggio necessario, ma un investimento strategico”.
Il documento si completa con approfondimenti, faq operative, schede tecniche esemplificative./MC
