(AGENPARL) - Roma, 19 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 19 November 2025 Violenza donne. Piccolotti (Avs): Passo storico. Il corpo della donna non è
mai proprietà. Ora si respinga provvedimento Valditara che ostacola
progetti di educazione sessuo affettiva
Oggi stiamo facendo un ulteriore passo in avanti in un lungo percorso di
liberazione e di giustizia per le donne, per tutte le persone e per la
nostra democrazia: neppure trent’anni fa la violenza sessuale in Italia non
era un reato contro la persona ma contro la moralità pubblica e il buon
costume. Il corpo delle donne, la loro libertà e il loro desiderio non
erano al centro della tutela penale. Ora si è finalmente affermato che la
violenza sessuale è un crimine contro la persona.
Lo afferma Elisabetta Piccolotti di Avs intervenendo in Aula a
Montecitorio, nel corso della discussione in materia di violenza sessuale e
di libera manifestazione del consenso
È una norma – prosegue la deputata rossoverde – che dice una volta per
tutte che il corpo non è mai una proprietà di un altro, non lo è dentro la
coppia, non lo è dentro il matrimonio, non lo è dentro nessuna relazione di
potere. Con questo voto mandiamo un messaggio forte alle donne che hanno
subito violenza e che spesso non hanno trovato ascolto, credibilità e
giustizia dallo Stato: diciamo loro vi abbiamo ascoltate, abbiamo imparato
dalle vostre storie, le vostre battaglie finalmente cambiano la legge.
Ma sarebbe ipocrita fermarci qui. Servono politiche strutturali di
prevenzione, serve l’educazione al rispetto all’affettività nelle scuole,
servono investimenti nei centri antiviolenza e serve la formazione
obbligatoria nella giustizia, nelle forze dell’ordine, nella sanità.
Servono misure concrete per l’autonomia economica delle donne a partire dal
lavoro, dal salario e dai servizi di cura.
Nessuna prevenzione è reale se non si difende la scuola come luogo di
educazione critica, per questo è indispensabile respingere con decisione il
provvedimento del ministro Valditara che limita i progetti di educazione
sessuo affettiva, con la speranza che questo parlamento sappia essere, non
soltanto nei giorni delle emergenze ma ogni giorno, all’altezza delle
aspettative di giustizia e di libertà che – conclude Piccolotti – ci
vengono dalle donne di questo Paese.
Lo rende noto l’ufficio stampa Roma, 19 novembre 2025