(AGENPARL) - Roma, 19 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 19 November 2025 COMUNICATO STAMPA
Verde. Oggi in sala Santa Rita un incontro sui “corridoi ecologici” organizzato da Azione
Azione: «Un territorio più connesso è un territorio più sano e resiliente. Dunque, vale la pena impegnarci per rispondere a questa sfida, nella quale il tempo, le risorse e le sinergie investite genereranno benefici per tutte le specie»
Roma, 19 novembre 2025 – Oggi, 19 novembre, a partire dalle 18.00, presso la sala Santa Rita, avrà luogo l’evento organizzato da Azione dal titolo “Corridoi ecologici”.
A prenderne parte, accanto a Flavia De Gregorio e Antonio De Santis, capogruppo e consigliere di Azione in Campidoglio, Alessio D’Amato, consigliere regionale e segretario romano di Azione, Barbara Invernizzi, agronoma e paesaggista, e Silvia Ambrosio, membro del Direttivo Provinciale e responsabile Verde di Azione Roma. Sarà quest’ultima a moderare i lavori, a conclusione dei quali è previsto un dibattito aperto al pubblico.
Obiettivo dell’incontro è accendere i riflettori sull’importanza di questi “ponti verdi” che garantiscono la connessione tra habitat diversi e contribuiscono alla conservazione della biodiversità, aiutando peraltro anche a mitigare l’impatto di fenomeni estremi come incendi, inondazioni o siccità. A minare la biodiversità del nostro pianeta non ci sono, del resto, solo le attività umane e l’inquinamento causato da queste; infatti, strade e autostrade, città di dimensioni diverse o ambienti urbanizzati, ponti e linee ferroviarie suddividono i territori naturali, generando la cosiddetta “frammentazione degli habitat” e contribuendo in maniera considerevole alla perdita di biodiversità. La soluzione a tutto questo è rappresentata, appunto, dai cosiddetti “corridoi ecologici”, aree di territorio naturale che collegano boschi, fiumi e spazi protetti consentendo agli animali di muoversi in maniera libera e sicura e contribuendo anche alla diffusione di piante e semi.
“A Oslo, in Norvegia, è stato dimostrato che si possono realizzare soluzioni ecologiche inclusive e partecipate. Qui, infatti, ha preso vita un progetto, nato dalla collaborazione tra cittadini, scuole e organizzazioni: la prima “Bee Highway”, una rete di tetti verdi e fioriture pensata per sostenere le api e gli impollinatori della città”, ha esordito Flavia De Gregorio, capogruppo capitolino di Azione.
Luoghi di questo genere sono, tuttavia, diffusi anche altrove: da Rotterdam a Copenaghen, da Parigi a Barcellona. Anche in Italia si sta, però, facendo qualcosa; del resto, le città italiane, densamente popolate e con un ridotto numero di spazi verdi a disposizione, risultano particolarmente vulnerabili, sia sul piano sanitario che su quello economico.
“In un’epoca in cui il degrado naturale è presente in tutte le sue forme, in cui al riscaldamento globale si affiancano l’aumento delle malattie respiratorie e l’invasione di piante e animali esotici, gli ambienti urbani stanno diventando sempre più inospitali. Per contrastare questa tendenza occorre promuovere politiche che valorizzino e proteggano la bellezza naturale e la biodiversità. La funzione urbana e sociale del verde cittadino non può essere più considerata un sottoprodotto, ma deve diventare un obbligo in tutti gli ambienti urbani”, ha detto Barbara Invernizzi.
Secondo dati diffusi dal WWF in occasione del Festival Urban Nature, tra il 1980 e il 2022 il nostro risulta essere il terzo Paese europeo per danni economici e perdite di vite umane causati da eventi meteo-climatici estremi. Ondate di calore, alluvioni improvvise, siccità e innalzamento del livello del mare mettono a rischio soprattutto le aree urbane, dove vive oltre il 70% della cittadinanza.
“Alberi, parchi, corridoi ecologici e infrastrutture verdi sono vitali al pari di strade, capaci di regolare il microclima, assorbire anidride carbonica, aiutarci a gestire gli effetti dei cambiamenti climatici e migliorare la qualità della vita. Per questo vanno implementati”, ha detto De Santis.
Eppure, come emerge chiaramente anche dal rapporto del Wwf persistono problematiche diverse: dalla mancanza di dati aggiornati alla fragilità amministrativa, e poi la scarsa integrazione tra livelli istituzionali e risorse economiche ancora insufficienti.
“È arrivato il momento di integrare gli scenari climatici nei regolamenti edilizi e urbanistici, rafforzare i sistemi di allerta precoce nelle città, sviluppare infrastrutture verdi e blu accessibili a tutti, garantire equità negli interventi e promuovere la formazione di nuove competenze all’interno delle amministrazioni locali. Fondamentale è anche rafforzare la governance multilivello: solo un coordinamento tra Stato, Regioni e Comuni può assicurare la coerenza e l’efficacia delle strategie urbane. Ed è per questo che dovremmo lavorare”, hanno concluso i consiglieri di Azione in Campidoglio.
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Paola Pacchiani
Gabinetto del Sindaco
