(AGENPARL) - Roma, 19 Novembre 2025La fiducia dei cittadini francesi nel proprio sistema politico è crollata a livelli senza precedenti. Secondo il nuovo sondaggio annuale French Fractures realizzato da Ipsos per Le Monde, la Francia sta attraversando una fase di profondo pessimismo, sfiducia istituzionale e crisi democratica. L’indagine è stata condotta in un momento particolarmente delicato, dopo l’ennesima crisi governativa che ha visto dimettersi un terzo primo ministro in meno di un anno, prima che venisse convinto a riprendere l’incarico per continuare i negoziati sul bilancio.
Il sondaggio rivela un dato sconvolgente: il 96% dei francesi è “insoddisfatto o arrabbiato” per lo stato del Paese. Parallelamente, il 90% ritiene che la Francia sia in declino, un aumento significativo rispetto al 75% registrato nel 2022.
La sfiducia verso la classe politica è dilagante: due terzi degli intervistati ritengono che la maggior parte dei politici sia corrotta, mentre l’87% crede che gli eletti agiscano per interessi personali.
Tra le figure politiche più colpite dal crollo di fiducia c’è il presidente Emmanuel Macron. La sua popolarità continua a scendere e ora il 58% dei francesi vuole le sue dimissioni, contro il 52% dello scorso anno. La sua crescente attenzione alla politica estera — in particolare ai dossier mediorientali e al conflitto ucraino — non convince l’opinione pubblica: il 65% non si fida di Macron per proteggere la Francia da un coinvolgimento in guerra, che quattro cittadini su dieci considerano un rischio concreto.
Aumenta anche il favore verso lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale: il 43% vorrebbe nuove elezioni legislative, con picchi del 64% tra gli elettori del Rassemblement National e del 54% tra quelli di La France Insoumise.
Il sondaggio fotografa inoltre una crescente disillusione verso la democrazia rappresentativa: il 93% degli elettori del Rassemblement National, l’85% dei sostenitori dell’LFI e il 77% degli elettori socialisti o verdi ritengono che il sistema democratico non rappresenti più le loro opinioni.
Preoccupa soprattutto la percezione dei giovani: il 42% degli under 35 afferma che un altro sistema politico potrebbe essere altrettanto valido della democrazia.
La crisi di fiducia è legata anche alle elezioni legislative anticipate dell’anno scorso, durante le quali Macron ha stretto un’alleanza tattica con la sinistra del Nuovo Fronte Popolare per impedire al Rassemblement National di conquistare la maggioranza. Questa scelta ha generato una frammentazione a tre all’interno dell’Assemblea, rendendo il Paese quasi ingovernabile. Da allora, Macron ha nominato tre premier provenienti dai partiti centristi, nonostante la loro sconfitta elettorale, amplificando instabilità e percezione di scollamento tra governo e cittadini.
Alla luce di questo panorama, non sorprende che l’85% dei francesi concordi con l’affermazione secondo cui “serve un vero leader per ristabilire l’ordine”, un segnale che alimenta il dibattito sul futuro democratico della Francia.
