(AGENPARL) - Roma, 19 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 19 November 2025 FORUM TERRA 2025 20-21 NOV. LAT SERRENTI
TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IN TERRA CRUDA DELLA SARDEGNA
L’ASSOCIAZIONE
L’Associazione Città della terra cruda nasce in Italia nel 2001, su iniziativa di una rete di Comuni della Sardegna, Abruzzo, Marche e Piemonte e con la collaborazione del mondo accademico, per riconoscere i valori identitari dell’architettura di terra cruda da parte delle comunità locali e sui quali costruire processi di sviluppo sostenibile. Promuove progetti finalizzati al riuso del materiale terra cruda in edilizia, per favorire costruzioni sostenibili per l’ambiente e per le comunità locali. Favorisce progetti volti al recupero ed al riuso degli edifici storici costruiti in terra cruda e per la loro valorizzazione nell’ambito turistico-culturale. Si impegna per rimuovere le normative che sfavoriscono l’uso del materiale terra in edilizia, recentemente ha siglato protocolli d’intesa con le Regioni Abruzzo e Sardegna. Aiuta i proprietari, i progettisti e le imprese negli interventi di recupero degli edifici in terra cruda. Promuove progetti culturali finalizzati a promuovere l’uso del materiale terra in edilizia per un costruire e abitare sostenibile. Promuove la formazione degli studenti, dei progettisti, delle imprese e loro maestranze.
IL MATERIALE TERRA
La terra cruda, materiale abbandonato da decenni, è stata per lungo tempo accostata ad un’idea di povertà e arretratezza. Oggi, al contrario, in un contesto progettuale più consapevole e attento ai temi legati alla sostenibilità edilizia, la terra rappresenta un materiale estremamente attraente: è disponibile in loco praticamente ovunque, non necessita per essere trasformato di grandi dispendi di energia, è sano, ha apprezzabili proprietà di isolamento termico e acustico, resiste all’elettromagnetismo, è completamente riciclabile. In tutto il mondo tecnologicamente avanzato la terra è un materiale in fase di riscoperta, utilizzato per fare murature, pavimentazioni, intonaci e coperture. Anche in Italia si avvia lentamente un mercato che offre al settore dell’edilizia eco-compatibile prodotti a base terra cruda, che spaziano dagli elementi per muratura alle malte per intonaci.
LA TERRA CRUDA IN SARDEGNA
L’Architettura di terra in Sardegna è prevalentemente concentrata in oltre 100 centri nelle pianure meridionali, prevalentemente nei campidani da Oristano a Cagliari, costituiti da case a corte a uno o due livelli, realizzate con la tecnica dell’adobe, làdiri in Sardo campidanese. In Sardegna si è costruito con la terra cruda fino agli ’50 del secolo scorso. Nonostante le numerose sostituzioni degli edifici in terra con altri materiali «moderni», la bellezza, il decoro, il fascino fornito dal materiale terra e dalla sapienza di chi lo ha utilizzato sono testimoni ancora vivi della preziosità di questa eredità e delle suggestioni possibili per un futuro più consapevole.
In Sardegna il patrimonio storico costruito in terra cruda rappresenta oggi una risorsa unica per il suo carattere identitario e la sua impareggiabile sostenibilità.
ACCORDO DI COLLABORAZIONE
Nel 2025 è stato definito l’accordo di collaborazione tra la Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dell’Urbanistica e l’Associazione Città della Terra Cruda per lo sviluppo delle attività proprie dell’associazione e per consentire l’adesione a reti di partenariato nazionali e internazionali, volti anche alla partecipazione a programmi ovvero progetti di sviluppo territoriale. L.R. 17/2023 e L.R. 12/2025. Per il quale la Regione Sardegna ha riconosciuto uno stanziamento di 150.000,00 Euro in favore dell’Associazione per il triennio 2025-2026-2027.
In accordo con l’Assessore Francesco Spanedda si è concordato di organizzare un momento di approfondimento per fare il punto sullo stato di salute del patrimonio in terra cruda della Sardegna e valutare assieme le iniziative da intraprendere per la sua tutela e la valorizzazione compresa una auspicabile Legge regionale.
PROGRAMMA
20 novembre – Il dialogo prende forma
Dopo un momento di accoglienza, entreremo nel vivo con una sessione di World Café, un grande laboratorio partecipativo dove le idee prendono forma insieme.Ti siederai a uno dei tavoli allestiti per l’occasione, con tovaglie disegnate per accogliere riflessioni e intuizioni, pennarelli e post-it per lasciare tracce e pensieri condivisi. Attraverso tre domande chiave, ciascuna affrontata in un turno di 25 minuti, esploreremo i temi fondamentali per il riconoscimento e la valorizzazione del patrimonio in terra cruda in Sardegna. Alla fine di ogni turno, cambierai tavolo, portando con te idee e connessioni nuove, per intrecciarle con quelle degli altri.
Il pomeriggio si concluderà con un aperitivo conviviale, un momento prezioso per conoscersi meglio e continuare il confronto in modo informale.
21 novembre – Le visioni diventano proposta
Nella seconda giornata, il lavoro collettivo confluirà in una plenaria partecipata, alla presenza dell’Assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica della Regione Sardegna; in questa fase i contributi verranno raccolti e organizzati in tempo reale su maxi schermo, in un racconto visivo fatto di testo e immagini.
Sarà il momento in cui le idee e le riflessioni emerse ai tavoli troveranno una sintesi condivisa, dando forma a una proposta concreta che possa diventare la base per costruire strumenti normativi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio in terra cruda.