(AGENPARL) - Roma, 19 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 19 November 2025 Desideriamo esprimere soddisfazione per il buon esito della 42 assemblea annuale di Anci, che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica, del Presidente Cei S.E Zuppi, così come di Ministri e Ministre del nostro Governo.
Ringraziamo anche il vicesindaco Panieri nella sua qualità di Presidente Anci Emilia-Romagna e tutto lo staff di Anci Emilia-Romagna, nella sua componente politico-amministrativa e tecnica, per aver confermato l’assemblea quale proficua occasione di dialogo e confronto tra amministratrici, amministratori e Governo, società civile, imprese e Terzo settore.
Contestualmente ci uniamo all’appello presentato anche in occasione della plenaria di sindaci e sindache di sollecito al Governo per rivedere alcune scelte presenti nella finanziaria in discussione.
Trasporto Pubblico: il Fondo Nazionale Trasporti è stato azzerato, nonostante servirebbero circa 1,5 miliardi di euro solo per mantenere i servizi esistenti, a causa dell’aumento dei costi (benzina, contratti, inflazione). Sono stati tagliati fondi per la mobilità sostenibile (12 milioni di euro) e per le piste ciclabili (2 milioni di euro). Si finanziano infrastrutture come il Ponte sullo Stretto, ma si tagliano 159 milioni di euro per altre infrastrutture nazionali e non si prevedono nuove risorse per nuovi tram e metropolitane nelle città.
Ambiente: sono stati sottratti oltre 55 milioni di euro per le iniziative dedicate alla qualità dell’aria in Emilia-Romagna (Pianura Padana), una delle zone più inquinate d’Europa. C’è stato un taglio di 376 milioni di euro al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con effetti negativi sulle risorse idriche, energetiche e sulle politiche di salvaguardia ambientale.
Scuola: la scuola subisce un taglio di 600 milioni di euro. L’aumento dei costi per gli educatori di sostegno (supporto alla disabilità) è lasciato interamente a carico dei comuni.
Diritto alla Casa: mancano sia un fondo nazionale per la casa sia un piano nazionale, che richiederebbe circa 4 miliardi di euro l’anno.
Sicurezza Urbana: pur essendo una specifica prerogativa dello Stato, non è stato previsto un euro in più per la sicurezza e l’ordine pubblico. Il Fondo Sicurezza Urbana nazionale è fermo a soli 25 milioni di euro da ripartire tra 8.000 comuni. Non ci sono risorse per finanziare volanti della Polizia di Stato e Carabinieri, né per aumentare il personale della Polizia Locale, molte migliaia di cui non sono stati rimpiazzati dopo i pensionamenti.
A questo aggiungiamo i tagli sugli enti locali fino al 2029 che incideranno nella parte corrente sui servizi, tagli che avvengono in un quadro che sempre a carico degli enti locali prevede gli aumenti contrattuali dei dipendenti pubblici, il mancato finanziamento per gestione asili e ancora materne comunali, il sostegno alla disabilità in ambito scolastico in continuo aumento e interamente a carico dei comuni.
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