(AGENPARL) - Roma, 19 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 19 November 2025 Roma,19 novembre 2025
INPS: Estesa agli Uffici di esecuzione penale esterna la validazione delle certificazioni per l’Assegno di inclusione
Procedura più semplice per chi proviene da percorsi di detenzione
L’INPS, con il Messaggio n. 3408 del 12 novembre 2025, annuncia l’estensione agli Uffici di esecuzione penale esterna (UEPE) del Ministero della Giustizia del servizio digitale di “Validazione delle certificazioni ADI”, lo strumento che consente la verifica, delle condizioni di svantaggio e dell’inserimento in programmi di cura o assistenza necessari per accedere all’Assegno di inclusione (ADI).
L’ampliamento del servizio rappresenta un ulteriore passo avanti nel rafforzamento della collaborazione istituzionale tra INPS, Ministero della Salute e Ministero della Giustizia, garantendo tempi più rapidi, maggiore accuratezza delle verifiche e un percorso amministrativo più semplice per i cittadini.
Cosa cambia
Grazie all’estensione del servizio, cambia il modo di accedere all’Assegno di inclusione per le persone che stanno ricostruendo la propria vita dopo un percorso detentivo o che sono state ammesse alle misure alternative alla detenzione e al lavoro esterno, in carico agli Uffici per l’Esecuzione Penale Esterna. Gli UEPE, infatti, potranno validare direttamente, attraverso il servizio WEB, le certificazioni relative alle condizioni di svantaggio previste dal D.M. 154/2023, tra cui rientrano ex detenuti e persone in misure alternative alla detenzione. La validazione confermata dagli UEPE consentirà, una volta verificati gli altri requisiti, l’immediato accoglimento e pagamento della domanda di ADI.
In assenza di risposta entro 60 giorni dalla richiesta dell’Istituto, la verifica verrà considerata positiva, come previsto dalla normativa vigente.
Indicazioni operative per i richiedenti
Nella compilazione della domanda ADI, i cittadini che si trovano in una delle condizioni di svantaggio previste dovranno:
indicare la propria condizione e gli estremi della certificazione rilasciata dall’Amministrazione competente;
selezionare correttamente, nel menu dedicato, l’ente certificatore: ASL, Comune o Ministero della Giustizia, all’interno del quale sarà possibile individuare la struttura competente alla verifica tra cui, per il Ministero della Giustizia, l’UEPE di riferimento territoriale;
inserire eventualmente ulteriori dettagli nel campo testuale libero.
Nel caso di errore nell’indicazione dell’Amministrazione certificatrice, sarà possibile richiedere la correzione alla Struttura territoriale INPS prima della conclusione dell’istruttoria.
Questa evoluzione operativa rappresenta un passo verso un sistema più accessibile e coordinato, che tiene conto delle specificità di chi affronta un percorso di reinserimento. Un modo concreto per tradurre in pratica i principi dell’Assegno di inclusione: sostegno economico, accompagnamento, inclusione attiva.
Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il Messaggio n. 3408 sul sito istituzionale dell’Istituto http://www.inps.it
