(AGENPARL) - Roma, 19 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 19 November 2025 La tutela sanitaria e ambientale per i danni da amianto in Veneto: a chi
giova l’assenza di un piano regionale?
Il 23 aprile 2008 si è costituita la Fondazione Vittime dell’Amianto “Bepi Ferro” per dare voce a quei lavoratori
esposti all’amianto che negli ultimi decenni sono stati definiti “lavoratori invisibili”, perché di amianto si parla
raramente e malvolentieri, eppure la vicenda dell’amianto rappresenta, simbolicamente, la esemplificazione
di ciò che noi non vogliamo e detestiamo: l’indifferenza al valore della salute nel lavoro, l’accettazione
rassegnata che il prezzo da pagare per il lavoro non sia solo la fatica ed i sacrifici, ma anche la loro stessa
integrità fisica.
L’esposizione all’amianto e le patologie ad essa correlate rappresentano una questione di salute pubblica di
enormi proporzioni. I danni prodotti dall’esposizione all’amianto hanno implicazioni di tipo sanitario,
giuridico, economico e sociale. A livello globale, si stima che oltre 200 mila decessi siano causati
dall’esposizione professionale all’amianto: oltre il 70% di tutti i decessi dovuti a tumori correlati al lavoro!
Secondo recenti stime dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell’Organizzazione internazionale del
lavoro, su scala globale i tumori asbesto-correlati, anche quelli scollegati dall’esposizione professionale, sono
aumentati in termini rilevanti dagli anni duemila. L’amianto è ancora presente nei processi produttivi e nei
rifiuti: nel 2023, secondo l’Ispra quantitativi di rifiuti contenenti amianto prodotti in Italia sono stati pari a
circa 240 mila tonnellate!
Nel 1992 è stata varata la legge n. 257 (Norme relative alla cessazione di amianto) che prevedeva l’adozione
di diverse misure per la tutela dell’ambiente e della salute di cittadini e lavoratori con la previsione di
finanziamenti utili a definire dei piani regionali per la gestione delle ricadute sanitarie e ambientali collegate
alla presenza di amianto. Tra gli obblighi più rilevanti sanciti dalla norma: il censimento dei siti interessati da
attività di estrazione, di lavorazione, di smaltimento e di bonifica; la predisposizione di programmi per la
dismissione; l’individuazione dei siti adatti allo smaltimento dei rifiuti di amianto; il controllo delle condizioni
di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro attraverso i presidi e i servizi di prevenzione delle unità
sanitarie locali competenti per territorio e il censimento degli edifici pubblici e privati nei quali sono presenti
materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile.
Con 2.864 casi di mesotelioma segnalati al Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM) dal 1993 al 2021, il
Veneto è al quinto posto in Italia: per il 68,4% si tratta di esposizioni di natura professionale. Nel 2018 è stata
sancita un’intesa Stato-Regioni per l’adozione di un protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex
esposti all’amianto che dopo l’anamnesi lavorativa prevede attività specifiche di base (visita medica ed esame
clinico con particolare riguardo all’apparato respiratorio, esame spirometrico basale ed accertamento
radiologico) e controlli successivi mirati.
Dal varo della norma del 1992, la Regione Veneto ha ricevuto lauti finanziamenti per la realizzazione di un
piano regionale finalizzato a precisi interventi di natura sanitaria e ambientale. A 33 anni di distanza dal varo
di questa importante norma, inspiegabilmente, in Veneto manca un piano regionale amianto e nulla si sa del
funzionamento della sorveglianza sanitaria agli ex esposti. Il censimento dei siti interessati da attività di
estrazione, di lavorazione, di smaltimento e di bonifica così come il censimento degli edifici pubblici
contenenti amianto sono materia esoterica. L’intesa Stato-Regioni sul protocollo di sorveglianza sanitaria per
gli ex esposti e gli esposti all’amianto è stato recepito dalla Regione Veneto ma nulla si sa in relazione alla sua
concreta attivazione a livello territoriale.
Fondazione Vittime dell’Amianto “BEPI FERRO” ETS – 35129 PADOVA Via Longhin, 117 Codice Fiscale N.
Questa totale assenza di trasparenza su materie riguardanti la salute pubblica è inaccettabile!!!!
L’inottemperanza della Regione Veneto getta profondo discredito sulla sua classe dirigente: peraltro, tutte le
regioni del Nord, a prescindere dallo schieramento di appartenenza, hanno piani regionali amianto
all’avanguardia attraverso i quali è garantito pieno accesso alle misure adottate su scala regionale per
lavoratori, cittadini e imprese.
Dal 1992 ad oggi come sono stati gestiti in regione i finanziamenti nazionali per l’amianto? Quali misure sono
state adottate per la salute di lavoratori e cittadini? Come si è proceduto al censimento dei siti contenenti
amianto?
Quali sono le conseguenze di questa vera e propria omissione di adempimenti dovuti ex lege?
Agli ex esposti è inibita la diagnosi precoce delle malattie che affrontate tempestivamente (il riferimento va
ai carcinomi polmonari) possono essere efficacemente contrastate. Per le altre patologie (il mesotelioma) è
ampiamente dimostrato dagli approdi scientifici più autorevoli e recenti che l’adozione di tempestivi
protocolli sanitari migliora la qualità della vita dei pazienti e ne amplifica i margini di sopravvivenza. Inoltre,
manca in Veneto il PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) per i malati di mesotelioma, in Veneto
non c’è ancora un approccio inclusivo nel trattamento del mesotelioma cosa che invece nelle altre Regioni
hanno fatto.
Per la cittadinanza allo stato attuale non vi è alcuna informazione sullo stato di bonifica dei siti pubblici e
privati!
Come si è fatto in altre regioni va istituita al più presto una commissione regionale composta da decisori
politici, tecnici e parti sociali finalizzata a definire tutte quelle attività necessarie alla sorveglianza sanitaria
degli ex esposti e degli esposti all’amianto, alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
p. LA FONDAZIONE VITTIME DELL’AMIANTO BEPI FERRO
La Presidente
Rosanna Tosato
Fondazione Vittime dell’Amianto “BEPI FERRO” ETS – 35129 PADOVA Via Longhin, 117 Codice Fiscale N.