(AGENPARL) - Roma, 19 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 19 November 2025 *Proteggi chi ti cura: giornata regionale di confronto contro la violenza
sugli operatori sanitari*
(aun) – Perugia, 19 novembre 2025 – Si è svolta ieri, alla sala dei Notari
di Perugia, la prima edizione di “Proteggi chi ti cura – prevenzione e
gestione degli atti di violenza contro le professioni sanitarie e
sociosanitarie”, iniziativa promossa dalla consulta delle professioni
sanitarie e sociosanitarie della Regione Umbria nell’ambito del progetto
“Umbria contro ogni genere di violenza”, al fine di richiamare l’attenzione
su un fenomeno in costante crescita che mette a rischio la sicurezza degli
operatori e la qualità dell’assistenza.
“La violenza contro il personale sanitario – ha dichiarato la
presidente della Regione Umbria Stefania Proietti – rappresenta una
violazione grave del patto di fiducia tra cittadini e sistema di cura.
Proteggere chi ogni giorno tutela la salute dei cittadini è un dovere
istituzionale e un impegno politico imprescindibile. La Regione sarà sempre
al fianco degli operatori con interventi concreti, rafforzando prevenzione,
sicurezza, formazione e supporto psicologico. Nessuna forma di violenza può
essere tollerata: difendere chi cura significa difendere il diritto alla
salute di tutti”.
Per la Regione è intervenuta Enrica Ricci, medico, dirigente del
servizio Programmazione e controllo strategico del SSR, che ha ribadito la
necessità di un’azione coordinata e continuativa; mentre Ottavio Alessandro
Nicastro, direttore sanitario dell’USL Umbria 1 e Simona Carosati,
direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera di Perugia, hanno richiamato
l’impegno delle aziende sanitarie nel potenziare le misure di prevenzione.
Tiziano Scarponi, vicepresidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e
Odontoiatri di Perugia e rappresentante della consulta, ha illustrato i
progetti in corso, tra cui sistemi di segnalazione più efficaci, percorsi
formativi specifici e strumenti di supporto agli operatori vittime di
aggressione. I rappresentanti della consulta delle professioni sanitarie e
sociosanitarie hanno presentato un quadro allarmante del fenomeno: oltre
18mila aggressioni nel 2024 a livello nazionale con 22mila operatori
coinvolti, un incremento del 15% rispetto al 2023. Le donne rappresentano
oltre il 60% delle vittime, con il personale infermieristico che registra
il 55% delle aggressioni. È stato presentato anche un piano di interventi
concreti che include sistemi di allerta immediata, segnalazione digitale
tramite QR code, sportelli di supporto psicologico con interventi entro 96
ore dall’aggressione, formazione specifica e monitoraggio sistematico
attraverso survey regionali. Luca Benedetti, presidente dell’Ordine dei
Giornalisti dell’Umbria ha riportato al centro del dibattito la Carta di
Perugia del 1995, nata dalla collaborazione tra giornalisti, medici e
psicologi, i cui principi, inclusi nel codice deontologico, mantengono
piena attualità: rispetto della dignità del paziente, obbligo di verifica
delle fonti, responsabilità delle fonti sanitarie nel fornire informazioni
complete, e impegno reciproco a evitare allarmismi e distorsioni della
verità. Un’informazione responsabile, che necessita del contributo di tutti
gli attori coinvolti, può educare l’opinione pubblica sulla complessità del
sistema sanitario, valorizzare il lavoro degli operatori e gestire
realisticamente le aspettative dei cittadini, contribuendo così alla
prevenzione della violenza.
Alla tavola rotonda è stato rappresentato il quadro complesso e
peculiare in cui ogni professione si trova ad operare quotidianamente,