(AGENPARL) - Roma, 18 Novembre 2025“Il governo irlandese finalmente ha imboccato la strada giusta. La decisione unilaterale di imporre etichette allarmistiche sul vino era sbagliata sia nel merito che nel metodo, perché non serviva a combattere l’alcolismo e non rispettava i principi del mercato unico europeo. Il dialogo che si aprirà adesso all’interno dell’UE sarà un banco di prova per capire se finalmente anche a Bruxelles i tecnici e qualche politico abbandoneranno la crociata contro il vino e, con essa, le fantasiose proposte di health warning e di tasse da pagare. Perché se il nemico lo abbiamo in casa, diventa ancora più difficile provare a ridurre i dazi imposti da altri Paesi e cercare nuovi mercati per sostenere la produzione e la vendita di uno dei prodotti italiani più amati nel mondo”. Così il vicepresidente del Senato e senatore della Lega, Gian Marco Centinaio, commenta la decisione dell’esecutivo di Dublino di rivedere la normativa sull’etichettatura delle bevande alcoliche.
“La linea da seguire è quella che abbiamo sempre sostenuto e che recentemente è stata assunta dall’ONU nella Dichiarazione politica sulle malattie non trasmissibili, ossia che bisogna distinguere tra abuso di alcol e il consumo moderato che caratterizza il vino, in particolare nell’ambito della dieta mediterranea. Numerose ricerche dimostrano che un bicchiere di vino ai pasti non solo non fa male, ma porta perfino benefici nel combattere problemi cardiovascolari e altre patologie. Anche in questo caso, come in altri in passato, il tema della salute è stato usato quindi a sproposito per contrastare le nostre eccellenze agroalimentari, che noi continueremo invece a tutelare e promuovere in ogni sede”, conclude Centinaio.