(AGENPARL) - Roma, 18 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 18 November 2025 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
E OPEN GOVERNMENT
Ufficio Stampa
TS 18/11/2025
L’ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA SICUREZZA CITTADINA,
CATERINA DE GAVARDO PRESENTA IL PRIMO DRONE DELLA
POLIZIA LOCALE
La Polizia Locale di Trieste punta a un costante miglioramento delle proprie
performance, con l’obiettivo di offrire ai cittadini un servizio di qualità e di rafforzare
la percezione di sicurezza. La professionalità e l’elevato livello di specializzazione dei
diversi Nuclei sono supportati da un’attenta scelta di strumenti che affiancano il
lavoro del personale. In questo percorso si inserisce anche l’acquisizione del primo
drone del Corpo, resa possibile grazie al contributo della Regione Friuli Venezia
Giulia.
Questa mattina l’assessore alle Politiche della sicurezza cittadina, Caterina de
Gavardo, insieme al comandante della Polizia Locale, Walter Milocchi, ha presentato
il drone o UAS (Unmanned Aircraft System, Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remot).
Alla conferenza erano presenti anche il commissario superiore, referente del
Nuclei che gestiranno l’utilizzo dei droni, Lucio Momic, il vice commissario
responsabile del Nucleo Polizia edilizia, Igor Kozman e il consigliere comunale
Vincenzo Rescigno.
“Tante volte nel corso di questi anni ho messo in evidenza le grandi capacità e la
professionalità del nostro Corpo di Polizia Locale ma anche le strumentazioni
tecnologiche sono fondamentali per garantire un servizio efficace e moderno.
Abbiamo visto ad esempio con il Nucleo del Falso documentale, che ha a disposizione
una tecnologia che pochi altri corpi di Polizia Locale hanno. Così sarà anche con
l’acquisizione di questo drone, un acquisto possibile grazie al contributo della
Regione Friuli Venezia Giulia che ha sponsorizzato – non solo l’acquisto del drone ma anche la formazione dei 7 operatori, tutti appartenenti al Corpo, che sono stati
abilitati a divenire piloti di drone. Il costo del drone e della formazione dei 7 piloti è di
29.000 €”, ha detto l’assessore Caterina de Gavardo.
“In particolare abbiamo deciso di dare la possibilità a più Nuclei della Polizia
Locale di utilizzare questo drone, infatti nella formazione sono stati coinvolti il Nucleo
di Polizia Ambientale, il Nucleo di Polizia Edilizia, ma anche il Reparto Motorizzato e la
Polizia Giudiziaria. Questo perché questo drone può avere tantissimi utilizzi diversi e
può anche essere a messo disposizione di enti esterni alla Polizia Locale e al Comune
di Trieste, come ad esempio la Protezione Civile o i Vigili del Fuoco.”
“Si tratta di un investimento importante perché questo drone ha possibilità
decisamente rilevanti. E’ stato testato per sopportare temperature da -20° a +50° con
un raggio di azione di 25 km e può essere pilotato a vista o anche con degli
osservatori posizionati lungo il percorso. Viene ovviamente custodito all’interno
della Caserma. Questo drone non ha una data di scadenza, nel senso che andranno
fatti aggiornamenti costanti, però è uno strumento che resterà fondamentale per
l’attività della Polizia Locale per un lungo periodo.”
“Questo drone rispetta quanto previsto dal Regolamento di videosorveglianza del
Comune di Trieste, ma è stato realizzato anche un manuale ad hoc all’interno del
Corpo, affinché l’utilizzo sia ben definito. Stiamo lavorando affinché questo drone sia
assoggettato anche ad un volo di Stato – i droni di Stato sono soggetti a normative e
procedure diverse – spesso più complesse – e possono essere equipaggiati con
tecnologie specialistiche non disponibili per il settore civile – per avere la possibilità
di volare anche nelle zone interdette dove per fare dei sorvoli bisogna avere delle
autorizzazioni particolari”, ha concluso l’Assessore.
Il comandante della Polizia Locale, Walter Milocchi, ha espresso un sentito
ringraziamento all’Amministrazione regionale e, in particolare, al consigliere
comunale Vincenzo Rescigno, il quale “più volte si è speso affinché il Corpo di Polizia
Locale si dotasse di questa apparecchiatura”.
Il Comandante Milocchi ha tenuto a sottolineare che l’introduzione del nuovo
strumento è stata realizzata insieme al DPO del Comune di Trieste, nel pieno rispetto
della normativa sulla protezione dei dati.
“E’ uno strumento – ha concluso Milocchi – molto performante che può essere
utilizzato per molteplici utilizzi”.
Il vice commissario responsabile del Nucleo Polizia edilizia, Igor Kozman ha
elencato le caratteristiche tecniche del drone.
“Dispone di una foto-videocamera ottica con zoom, lente grandangolare, camera
termica ad infrarossi, telemetro laser e gimbal (stabilizzatore immagini). Rileva le
fonti termiche utile per l’eventuale ricerca delle persone o incendi. Ha una
fotocamera che può arrivare fino 50megapixels di risoluzione, la consolle che lo
pilota ha uno schermo di 7,9 pollici di diagonale. 3 sono le batterie che lo alimentano,
questo per garantire un’autonomia di quasi 2 ore, ed è dotato di sensori
anticollisione, abbastanza difficile farlo collidere contro ostacoli. “
“ Sono stati formati 7 piloti, di cui 2 Commissari, 2 Ispettori e 3 Agenti. Tutti sono
stati abilitati all’uso del drone anche in ambiente urbano, dopo aver conseguito la
licenza di volo UAS, rilasciata da ENAC dopo un corso di formazione, un esame
teorico ed una prova pratica. Pesa 1645 grammi (peso massimo al decollo 1890
grammi). Ha un range di funzionamento di 25 km e 42 minuti di utilizzo massimo (38
di volo stazionario/hovering) e resiste a 12 m/s di vento (circa 43 km/h). Ha una
memoria interna di 128 GB. Le immagini possono essere trasmesse fino a 15 km di
distanza.”
Il sistema aeromobile a pilotaggio remoto verrà utilizzato dalla Polizia Locale in
via prioritaria per attività investigativa, di monitoraggio, ricerca e soccorso nonché
controllo del territorio, in caso di indagini delegate dalla Procura o di iniziativa.
Tutte le operazioni saranno quindi finalizzate ad effettuare specifiche attività di
competenza della Polizia Locale od a supporto di altre forze di Polizia o di altri Enti
dello Stato, che potranno richiederne l’utilizzo per operazioni specializzate, di
sicurezza pubblica, di polizia o di altro tipo, utili per i fini istituzionali propri di ogni
singolo Ente richiedente, in ottemperanza alle normative ed alle procedure previste.
L’attività dovrà comunque essere esercitata nei limiti consentiti dalla legge sulla
