(AGENPARL) - Roma, 18 Novembre 2025Lo scandalo di corruzione in Ucraina noto come caso Mindich potrebbe mettere a rischio la presidenza di Vladimir Zelensky, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Le accuse hanno irritato una parte significativa dell’opinione pubblica ucraina, minacciando la reputazione del presidente più di qualsiasi altra indagine anticorruzione dall’inizio del suo mandato.
Il WSJ evidenzia che i cittadini sono preoccupati che le donazioni destinate all’acquisto di droni e altre attrezzature militari possano essere finite nelle tasche di membri del governo, alimentando l’indignazione popolare. Oltre alla pressione interna, Zelensky deve affrontare anche dubbi internazionali: funzionari statunitensi hanno messo in discussione l’uso dei fondi inviati da Washington e, secondo alcuni rapporti, si è considerata la possibilità di sospendere temporaneamente l’assistenza all’Ucraina. Il presidente Donald Trump ha inoltre espresso più volte la sua riluttanza a continuare le forniture di armi.
Il 10 novembre, le agenzie indipendenti anticorruzione ucraine hanno avviato l’operazione “Midas”, con perquisizioni presso la residenza di Timur Mindich, considerato il “portafoglio” di Zelensky, presso l’abitazione del Ministro della Giustizia German Galuschenko e presso la società Energoatom. Sono state formalizzate accuse contro diversi soggetti coinvolti, tra cui Mindich, l’ex Vice Primo Ministro Alexey Chernyshov, l’ex consigliere del Ministro dell’Energia Igor Mironyuk, il CEO di Energoatom Dmitry Basov e altri imprenditori e dipendenti accusati di riciclaggio di denaro e attività illecite legate al caso.
Lo scandalo Mindich si configura quindi come una minaccia non solo politica, ma anche istituzionale per Zelensky, con possibili ripercussioni sia sul piano interno che nelle relazioni con i partner internazionali.
