(AGENPARL) - Roma, 18 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 18 November 2025 Grazie,
Cari saluti,
Patrizia Loccardi
Ufficio Comunicazione e Promozione
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia
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COMUNICATO STAMPA
SAN GIORGIO DI NOGARO
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IL RELITTO DEL FIUME STELLA
PRESSO I CANTIERI MARINA SAN GIORGIO
Una nuova destinazione è stata conferita in questi giorni al relitto dell’imbarcazione medievale rinvenuta lungo le rive del fiume Stella, in comune di Precenicco (UD), nel settembre 2012, in occasione di una sorveglianza archeologica prestata dalla cooperativa ‘ArcheoLab’ alle lavorazioni del ‘Consorzio di Bonifica Pianura Friulana’ finalizzate alla realizzazione di opere di difesa idraulica.
Da tempo si ricercava un nuovo luogo di ricovero per il relitto medievale, che fosse adeguato ad accogliere il bene e a consentirne il restauro. Le caratteristiche di fragilità e le dimensioni della struttura di contenimento in acciaio determinano una certa difficoltà di movimentazione del manufatto in legno e hanno infatti reso complicata l’individuazione di una sistemazione idonea.
Il sig. Davide Piccinin, amministratore unico dei ‘Cantieri Marina San Giorgio’, ha così deciso di proporsi per una sponsorizzazione tecnica, mettendo a disposizione alcuni spazi all’interno dei propri cantieri, risultati conformi ai parametri di sicurezza e alle condizioni di conservazione necessarie per la custodia del manufatto, e offrendo la copertura delle spese di gestione connesse con il ricovero del relitto durante le attività di restauro, per un periodo complessivo di tre anni, ottenendo l’autorizzazione a tale sponsorizzazione, una volta valutati positivamente tutti i parametri necessari, nel rispetto del carattere storico-artistico, dell’aspetto e del decoro del bene culturale e dell’immagine della Soprintendenza.
Il relitto, quindi, adagiato su una struttura idonea per il supporto, è stato trasferito dai restauratori della ditta Malvestio Diego & C. snc. di Concordia Sagittaria (VE) presso i Cantieri Marina San Giorgio, a San Giorgio di Nogaro (UD), dove è conservato in immersione in acqua all’interno di una vasca costituita da una struttura in legno rinforzata, in attesa dell’inizio dei lavori di restauro del manufatto.
La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia (responsabile del progetto la funzionaria archeologa dott.ssa Giorgia Musina) ha infatti da poco pubblicato un avviso pubblico per la manifestazione di interesse per la partecipazione alla gara di appalto del restauro del Relitto medievale, che ha come oggetto un primo intervento di trattamento demineralizzante, finalizzato all’estrazione e rimozione del ferro in eccesso presente all’interno del legno della nave, e di successivo consolidamento tramite somministrazione di appositi prodotti di restauro.
Il Relitto
L’imbarcazione, datata tra l’XI e il XIII secolo d. C. tramite analisi al carbonio-14, è stato rinvenuta lungo una sponde del fiume Stella, denominato Anaxum dai Romani, e si presenta quasi completamente in connessione, con lo scafo che si conserva per tutta la sua lunghezza.
Come emerso dagli studi condotti dal dott. Massimo Capulli, docente di Archeologia subacquea presso il Dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’Università di Udine, questo manufatto rappresenta una scoperta di grande interesse per il mondo dell’archeologia navale. Nel panorama europeo – a eccezione di parziali confronti solo con alcuni dei relitti del Mediterraneo orientale – non esistono, infatti, rinvenimenti di altri manufatti di questa tipologia, relativa all’ambito fluviale, risalenti alla piena età medievale: un unicum, dunque, per i contesti fluviali che rappresenta una forma di transizione tra il modo di costruire antico e quello medievale-moderno. L’imbarcazione, sulla base dei primi studi, sembra fosse stata costruita per un uso prevalente in acque interne, in ambiente non esclusivamente fluviale, ma anche lagunare e verosimilmente perfino di piccolo cabotaggio.
Una volta completato il restauro, potrà essere restituita alla collettività una delle più significative testimonianze di archeologia navale della regione, che testimonia l’importanza del fiume Stella come via d’acqua nel contesto dell’Alto Adriatico fino alla piena epoca medievale.