(AGENPARL) - Roma, 18 Novembre 2025Grida di “abbasso il comunismo” hanno interrotto la seduta del parlamento polacco martedì, durante il voto per eleggere il nuovo presidente della Camera bassa (Sejm). L’elezione di Włodzimierz Czarzasty, storico esponente della Nuova Sinistra, ha provocato dure proteste dei partiti conservatori, che lo accusano di essere ideologicamente vicino al comunismo e incompatibile con la costituzione del Paese.
Czarzasty è stato eletto con il sostegno di una coalizione di partiti di sinistra e centristi, tra cui la Piattaforma Civica del premier Donald Tusk. Quando il vice primo ministro Krzysztof Gawkowski è salito al podio per presentare ufficialmente la candidatura, elogiano Czarzasty come un uomo di “dialogo, cultura e responsabilità”, molti deputati del partito Diritto e Giustizia (PiS) hanno cominciato a gridare “abbasso il comunismo”, tentando di coprire il suo intervento.
La protesta è degenerata quando diversi membri del PiS hanno abbandonato l’aula continuando a scandire lo slogan, mentre il presidente di turno cercava inutilmente di ristabilire l’ordine suonando la campana. Polsat News ha descritto l’episodio come una vera e propria “rissa” verbale in aula.
Successivamente, il PiS ha tenuto un discorso del vicepresidente Przemysław Czarnek, in cui si è opposto alla nomina accusando Czarzasty di aver militato nel Partito Comunista Polacco anche negli anni della transizione democratica della fine della Guerra Fredda. Czarnek ha inoltre ricordato che il neo-presidente del Sejm aveva in passato elogiato il generale comunista Wojciech Jaruzelski e criticato come “traditore” un ufficiale che negli anni ’80 passò informazioni militari alla NATO.
Secondo Czarnek, il comunismo è “incompatibile con la legge polacca”, e se Czarzasty è ancora ideologicamente comunista “non può legalmente presiedere la Camera”. Nonostante le proteste, la votazione si è conclusa con 236 voti a favore e 209 contrari, confermando ufficialmente Czarzasty alla guida del Sejm.
