(AGENPARL) - Roma, 18 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 18 November 2025 *COMUNICATO STAMPA DEL 18 NOVEMBRE 2025*
*La produzione industriale a Lucca, Pistoia e Prato nel 3° trimestre 2025:
lieve aumento in un quadro di sostanziale stabilità*
Un lieve aumento, *+1%*, che scaturisce da prestazioni come al solito
piuttosto diversificate da settore a settore in un contesto comunque di
sostanziale stabilità: questa la sintesi dell’andamento della produzione
manifatturiera dell’area Lucca, Pistoia e Prato nel 3° trimestre 2025, così
come emerge dalle rilevazioni del Centro studi di Confindustria Toscana
Nord.
A livello di macrosettori le migliori prestazioni rispetto allo stesso
trimestre del 2024 sono quelle della lavorazione dei minerali non
metalliferi con +5,9%. Buone anche le prestazioni dell’alimentare con
+5,4%, in crescita leggermente superiore rispetto al dato nazionale; della
metalmeccanica con un +2,4% che è solo leggermente inferiore alla media
italiana, a quota +3,7%, e della chimica, plastica, farmaceutica (+2,1%).
Soddisfacente il dato praticamente in pareggio (-0,5%) della
carta-cartotecnica, considerando il confronto con un dato nazionale in
perdita. In area negativa i settori della moda, che collettivamente si
collocano a quota -1%, e il mobile con -2,9%.
“Nessuna sorpresa rilevante e poche punte accentuate verso il basso o verso
l’alto nella produzione industriale dell’area Lucca, Pistoia e Prato nel 3°
trimestre di quest’anno – commenta la presidente di Confindustria Toscana
Nord *Fabia Romagnoli *-. Rispetto all’andamento del trimestre precedente,
che era negativo nel confronto con il corrispondente periodo del 2024, si
assiste comunque a un certo consolidamento: un attestato di forza per le
nostre imprese in un contesto tutt’altro che facile. La parola chiave è
sempre la stessa: incertezza. Dalle guerre ai segnali di minore fluidità
nei commerci internazionali a causa dei dazi americani, si respira in tutta
Europa un clima di destabilizzazione che riduce i consumi. A questo si
aggiungono il fattore valutario, con un euro forte che penalizza l’export
e, nel caso dell’Italia, i costi energetici elevati: una vera e propria
zavorra che è urgente rimuovere. Le previsioni per l’Italia parlano di una
lieve ripresa nella parte finale dell’anno e l’auspicio è che questa si
concretizzi perché ce n’è davvero bisogno. Lo dimostra un dato che negli
ultimi tempi viene citato raramente: il confronto rispetto al pre-pandemia.
La percezione comune è forse che si sia ripristinata la normalità ma non è
così: rispetto al 2019, il 2024 ha chiuso con -5,7% di produzione
industriale nell’area Lucca-Pistoia-Prato, con -7,2% in Italia. Stando
all’andamento a ora, questo 2025 non sarà migliore; se vogliamo considerare
‘normale’ il pre-pandemia, siamo quindi ancora lontani dall’obiettivo. La
richiesta di Confindustria nazionale di una vera, profonda, efficace
politica industriale a livello europeo e italiano è motivata come non mai e
vale anche per la dimensione regionale e locale.”
*Lucca*
“Dopo due trimestri che hanno oscillato intorno a quota zero, la produzione
industriale lucchese torna nel 3° trimestre 2025 in zona positiva, con un
*+1,7%* rispetto allo stesso periodo del 2024 che era stato a sua volta col
segno più – commenta il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord *Tiziano
Pieretti* -. Un dato a cui contribuiscono con i loro ottimi valori
soprattutto l’alimentare, che con +7,7% consolida la sua serie di buoni
risultati, la chimica-plastica con +4,5% e la nautica con +4,1%. Ma sono in
pieno territorio positivo anche le macchine per la carta, con +2,5% dopo
alcuni trimestri a quota zero o al di sotto, e la metallurgia che invece
con +1,5% realizza il risultato meno felice degli ultimi brillanti
trimestri. Sostanzialmente stabili la carta-cartotecnica (-0,1%) e il
lapideo (con un -0,2% che rappresenta il dato migliore dell’ultimo anno e
che evidenzia il suo relativo valore nel confronto con una media italiana a
-4%), mentre è nuovamente negativa, dopo due trimestri stabili o positivi,
la moda. La considerazione forse più confortante che si può formulare sul
risultato di Lucca, già di per sé soddisfacente, è che i temuti effetti
diretti e indiretti dei dazi USA sembrano essere stati contenuti o nulli.
Il nostro sistema industriale appare in buona salute, capace di recuperare
e superare pienamente i livelli di produzione pre-pandemia portandosi nel
2024, rispetto al 2019, a +2,9%; ancora migliori le prospettive per
quest’anno. Questo però non significa che manchino motivi di preoccupazione
per un quadro internazionale molto difficile e per fattori interni, primi
fra tutti i costi energetici, che limitano fortemente le prestazioni delle
imprese.”
*Pistoia*
“Cresce, seppure in misura modesta (*+1%*, esattamente la media dell’area
della nostra associazione), la produzione industriale a Pistoia – commenta
il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord *Massimo Capecchi* -.
Rispetto allo stesso periodo del 2024, il 3° trimestre di quest’anno ha
fatto registrare una buona performance del settore chimica, plastica e
