(AGENPARL) - Roma, 18 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 18 November 2025 CONFARTIGIANATO IMPRESE SARDEGNA
COMUNICATO STAMPA 18 NOVEMBRE 2025
IMPRESE DEL VERDE – Crescono le imprese che si prendono cura del verde
e del paesaggio: sono 838 di cui 532 artigiane, con 2.223 lavoratori.
Meloni (Presidente Confartigianato Sardegna): “Settore in salute ma
minacciato da abusivismo e aumento del costo di materiali e
fertilizzanti”.
In Sardegna è boom di imprese che si occupano della cura e
manutenzione del verde e del paesaggio.
Quelle regolari, e quindi iscritte alle Camere di Commercio, sono 838
e danno lavoro a 2.233 addetti; all’interno di questi numeri ci sono
532 realtà artigiane (il 63,5%) che offrono lavoro a 755 dipendenti.
Per fare un confronto, i dati del 2022 riportavano 807 imprese con
1.137 addetti, di cui 511 artigiane con 380 dipendenti.
I dati del settore della cura e manutenzione del verde, emergono dal
dossier realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese
Sardegna, su fonte delle Camere di Commercio, che ha analizzato il
settore nel secondo semestre 2025.
A livello provinciale 260 realtà si trovano a Cagliari di cui 134
artigiane con 353 dipendenti di cui 85 artigiani. A Nuoro sono 120 di
cui 72 artigiane, con 253 dipendenti di cui 53 artigiani. A Oristano
le imprese sono 30 di cui 16 artigiane, con 367 di cui 26 artigiani. A
Sassari sono 428 di cui 310 artigiane, con 906 addetti di cui 511
artigiani. Nel Sud Sardegna sono registrati 375 dipendenti di cui 81
artigiani.
“Un settore molto dinamico, quello della cura del verde, che però da
sempre subisce l’attacco degli irregolari e degli abusivi – afferma
Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna –
personaggi che fanno della concorrenza sleale, quindi del lavoro nero,
il loro modus operandi, eludendo le norme fiscali e quelle sulla
sicurezza sul lavoro”.
Sul sommerso, Confartigianato Imprese Sardegna coglie l’occasione per
dire no a questi giardinieri abusivi e improvvisati.
“Ricordiamo che i veri professionisti del verde, per occuparsi della
cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole),
devono necessariamente seguire un adeguato percorso professionale –
sottolinea il Presidente – con l’arrivo delle piogge, infatti,
aumentano le esigenze di manutenzione delle aree verdi, ma è
importante scegliere un professionista serio, per rispettare
l’ambiente”.
Stop, dunque, a figure non professionali e improvvisate, perché i veri
professionisti del verde, per occuparsi della cura e manutenzione del
paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole), devono necessariamente
e adeguatamente formati.
“Molti consumatori non sanno che, per diventare un giardiniere
professionista, bisogna aver fatto un percorso scolastico o aver
frequentato un corso di qualifica riconosciuto – precisa Meloni –
tuttavia, sono innumerevoli i casi in cui a svolgere questo tipo di
professione sono persone che ci mettono la “sola” passione, con
competenze più o meno accertate, spesso in un regime di prestazione
lavorativa al limite della legalità”.
Confartigianato Sardegna ricorda che per scongiurare il rischio di
gravi danni bisogna affidarsi ad un professionista formato, che
rispetti prima di tutto le norme di sicurezza e sia riconosciuto dallo
Stato. Insomma, è necessario rivolgersi sempre a un giardiniere
esperto.
Dopo l’abusivismo, a minare la crescita del settore ci si sono messi
il covid, l’aumento dei costi dei materiali, dei fertilizzanti e degli
antiparassitari, oltre alla riduzione del potere d’acquisto dei
cittadini.
“Per supportare gli operatori del settore, è necessario che anche il
pubblico possa disporre importanti forme di incentivazioni ovvero
occorre tornare a investire nel verde, in modo strutturale e non
episodico – sottolinea Meloni – mettendo a disposizione delle
amministrazioni fondi ad hoc per la cura e la manutenzione delle aree
a verde pubblico; insegnando il valore del verde nelle scuole;
prevedendo regole diverse dagli appalti generali nei capitolati per il
verde pubblico; snellendo gli iter burocratici per il reperimento dei
materiali di base per l’attività florovivaistica”. “Questo rappresenta
un fattore determinante per il futuro del comparto – conclude il
Presidente di Confartigianato Sardegna – e si inserisce nelle
politiche di incentivazione fiscale verso i privati, sotto forma di
detrazione e di bonus che noi sosteniamo debbano diventare
strutturali.”.
L’artigianato della cura del verde
In Italia sono registrate 19.038 imprese artigiane che si occupano dei
servizi di cura del verde quali giardinaggio e piantumazione a scopo
paesaggistico, realizzazione, cura e manutenzione di parchi, giardini
ed aree verdi, attività di protezione e ripristino del paesaggio ed
anche installazione, manutenzione e riparazione degli impianti di
irrigazione: si tratta del 74,4% delle 25.573 imprese del settore, una
quota che è 3,5 volte il 21,3% rilevato per il totale economia.
L’artigianato è rilevante anche sotto l’aspetto occupazionale con
23.500 addetti delle imprese artigiane che sono, infatti, il 44,7% dei
52.628 addetti della cura e manutenzione del paesaggio.
A livello regionale primeggiano la Lombardia con 12.610 addetti, la
Toscana con 5.766 ed il Veneto con 5.507 e sono nell’artigianato
almeno 6 addetti su 10 in Friuli-Venezia Giulia (67,2%), Liguria
(66,2%), Piemonte (66,1%) e Marche (63,0%).
In termini economici si osserva inoltre il contributo centrale delle
imprese di minor dimensione: le micro e piccole imprese con meno di 50
generano il 74,7% dei 3,2 miliardi di euro di fatturato del settore
stimato per il 2024.
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