(AGENPARL) - Roma, 18 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 18 November 2025 (ACON) Trieste, 18 nov – La tutela dei diritti di anziani e
disabili al centro dei lavori della V Commissione del Consiglio
regionale, impegnata nelle audizioni sulla proposta di legge 43,
con primo firmatario Roberto Novelli (FI), che, attraverso una
modifica alla Lr 9/2014, amplia la sfera di competenze del
Garante regionale dei diritti della persona, attribuendogli nuove
funzioni di garanzia oltre a quelle per bambini e adolescenti,
persone private della libert? o a rischio discriminazione gi? di
sua competenza.
Presieduta dal vicepresidente Enrico Bullian (Patto per
l’Autonomia – Civica Fvg), la Commissione ? iniziata con un
minuto di silenzio per le vittime del maltempo in Friuli Venezia
Giulia, per poi proseguire con gli interventi dei soggetti
interessati dal provvedimento: associazioni di disabili, anziani,
sindacati, rappresenti del Terzo settore e i Garanti stessi.
Enrico Sbriglia, Garante regionale dei diritti della persona, ha
ricordato il progressivo invecchiamento della popolazione e
l’importanza di affrontare “un tema scomodo, che riassume
questioni irrisolte, legato anche alla tutela dei diritti
politici e umani”, ha sottolineato Sbriglia, sottolineando la
necessit? di un rafforzamento della struttura amministrativa del
Garante, per far fronte ai nuovi compiti. Considerazione
condivisa dal Difensore civico regionale: “Per dare risposte
efficaci e tempestive c’? bisogno di risorse umane adeguate”, ha
sottolineato Arrigo De Pauli, chiedendo di fare attenzione a non
sovrapporre le attivit? dei garanti, per evitare pasticci e
contrapposizioni: “il difensore civico ? anche garante della
Salute – ha spiegato De Pauli – quando chiede aiuto un ammalato
anziano, c’? il dubbio di chi sia la competenza”.
Dagli auditi ? giunto un apprezzamento unanime delle finalit?
della legge che richiama la legislazione nazionale e anche le
norme internazionali. La Consulta regionale delle associazioni
delle persone disabili ha sottolineato l’importanza di un
coordinamento con l’Osservatorio regionale sulla condizione delle
persone con disabilit?, mentre da pi? parti ? giunto l’invito a
valutare la proposta di istituire una nuova figura di Garante,
anzich? ampliare le competenze di quella gi? esistente.
La Federazione italiana superamento handicap (Fish), in
particolare, ha portato il contributo del Garante dei diritti
delle persone con disabilit? dell’Umbria, Massimo Rolla, che ha
sostenuto la tesi dell’istituzione “di una figura autonoma e
collegiale, capace di orchestrare le tante competenze che gi? ci
sono in Fvg, con un ruolo anche di impulso. Il rischio ? che la
disabilit? saturi l’attivit? del garante dei diritti alla
persona”.
Disabili e anziani non sono categorie sovrapponibili, servono
reti di controllo tra Garante e aziende sanitarie, la legge
necessita di risorse certe per avere un seguito, ? compito delle
istituzioni evitare che gli anziani siano lasciati soli: in sunto
sono queste le altre osservazioni formulate dagli auditi e
raccolte dai consiglieri regionali.
Responsabilit? ? la parola chiave per Carlo Grilli (Fp), che ha
parlato “documento strategico, con il quale la Regione sancisce
che ogni persona di questo territorio ? essenziale per la
collettivit?”.
“Sostengo la legge, ma dobbiamo metterci le risorse, altrimenti
rischiamo di compromettere le funzioni che Garante e Difensore
civico svolgono egregiamente” ha detto Furio Honsell (Open),
sottolineando l’assenza in Aula di un assessore di riferimento e
l’importanza di valorizzare la Silver economy e l’invecchiamento
attivo. Temi sui quali ha posto l’accento anche Laura Fasiolo
(Pd): “Dobbiamo fare sistema per evitare la solitudine
dell’anziano”.
La collega dem Manuela Ceotti ha dichiarato di condividere le
potenzialit? e l’opportunit? di un’integrazione delle competenze
degli organi di garanzia: “Dobbiamo interrogarci su quali
strutture mettere a sostegno di questi organi per operare
cogliendo l’occasione anche per modificare la legge che vincola
l’intervento del Difensore civico nei Comuni alla sottoscrizione
di una convenzione con l’ente locale”. “Dobbiamo capire bene cosa
possiamo fare e con quali risorse – ha aggiunto Massimiliano
Pozzo (Pd) -. Riconosciamo il lavoro fatto finora, ma il Garante
non pu? essere uno e trino”.
“Gli auditi hanno chiarito i miei dubbi”, ha detto Serena
Pellegrino (Avs), che ha poi spiegato come “senza poteri incisivi
