(AGENPARL) - Roma, 17 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 17 November 2025 *FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO*
*XXVI EDIZIONE*
*NUOVI PROGETTI PER LARS VON TRIER*
*Il nuovo film “After” e un progetto monumentale di 100 episodi*
*Il messaggio di Lars von Trier*
«Come tutti sapete, a Lars von Trier è stato diagnosticato il morbo di
Parkinson. Ho avuto modo di incontrarlo la scorsa settimana e, nonostante
le circostanze, devo dire che era di ottimo umore». Con queste parole
Louise Vesth, produttrice di Zentropa, apre la conferenza stampa al
Festival del Cinema Europeo di Lecce – diretto da Alberto La Monica – in
occasione dell’omaggio, curato da Massimo Causo, dedicato al regista
danese. Vesth annuncia i nuovi progetti del cineasta e legge un suo
messaggio.
«Lars sta lavorando al suo ultimo progetto, *After*. Non è più impegnato
per l’intera giornata come accadeva in passato, ma posso dire con certezza
che si tratta di un lavoro in continua evoluzione – prosegue Vesth –.
Stiamo inoltre pensando a un progetto monumentale, perché Lars desidera
mettere a disposizione del pubblico tutto il bagaglio di conoscenze e
prospettive che ha accumulato in anni di lavoro. Si tratta di un’impresa
imponente, una sorta di enciclopedia del cinema e dell’arte composta da 100
episodi, nella quale Lars von Trier riverserà tutto il suo sapere,
includendo materiali d’archivio e molto altro, per offrire una comprensione
profonda e autentica del suo universo creativo».
La produttrice sottolinea poi il metodo di lavoro del regista: «Collaborare
con Lars è molto semplice. Non teme le regole né i limiti di budget: trova
sempre strade alternative per superare ogni ostacolo. Allo stesso tempo è
un autore che sa esattamente ciò che vuole. Nessun produttore al mondo
dovrebbe dirgli cosa fare; il mio ruolo è camminare un passo avanti a lui,
rimuovendo vincoli e difficoltà, così che possa avere la piena libertà
artistica e politica che desidera».
Al termine della conferenza, Vesth legge il messaggio inviato da Lars von
Trier:
«Vorrei innanzitutto ringraziare il Festival del Cinema Europeo di Lecce
per questo premio. Significa molto per me: dimostra che i miei film
continuano a raggiungere un pubblico ampio. Da giovane ho frequentato
l’università e le scuole di cinema, ho visto moltissimi film, ma a un certo
punto ho deciso che dovevo smettere di guardare opere recenti. I film del
passato andavano bene, ma da una certa data in poi – difficile da definire
con precisione – ho scelto di non vedere più le produzioni nuove.
Ho spiegato questa scelta ricorrendo alla metafora dell’isola. Immaginate
un esploratore incaricato di mappare un’isola: il suo compito è
attraversarla seguendo una linea retta, per esempio verso Nord-Est. La
precisione è fondamentale per raggiungere l’obiettivo. I dati
diventerebbero inutili, perfino dannosi, se l’esploratore deviasse dal
percorso perché attratto da qualcosa che vede in un’altra direzione, magari
a Sud-Ovest. Allo stesso modo, come uno chef che deve preservare il proprio
senso del gusto, ho cercato di non guardare film nuovi per non lasciarmi
influenzare. Devo ammettere, però, che a volte ho peccato: qualcuno l’ho
visto. Ma il motivo per cui evito di farlo è il timore di essere troppo
stimolato da idee che non appartengono al mio percorso. Ho mantenuto
comunque una certa disciplina. Ricevere oggi questo premio mi rende felice,
perché mi dà la speranza di non aver completamente fallito nel mio lungo