(AGENPARL) - Roma, 16 Novembre 2025L’aula magna del Plesso Studium 2000 dell’Università del Salento si è trasformata, solo pochi giorni fa, in una vera e propria agorà civica per il seminario dedicato alla nuova Legge Regionale 11 luglio 2025 n. 11 della Puglia, che ridisegna la cornice normativa della promozione e disciplina delle attività degli enti del Terzo Settore (ETS).
L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento in collaborazione con CSVnet Puglia, la Regione Puglia e il Forum Terzo Settore, ha richiamato amministratori pubblici, esperti e operatori sociali da tutta la regione, segnando un momento di confronto strategico sulle nuove regole che orienteranno la coprogettazione tra pubblico e privato sociale.
Un passaggio decisivo nella governance territoriale. La Legge Regionale 11/2025 rappresenta uno snodo cruciale per il sistema di welfare pugliese. Essa riconosce in modo strutturale il ruolo degli ETS come co-protagonisti delle politiche pubbliche, superando l’impianto tradizionale fondato sulla delega e introducendo modelli di amministrazione condivisa e coprogrammazione. In particolare, la norma mira a favorire una collaborazione stabile e trasparente tra istituzioni e società civile, nella logica della corresponsabilità e della generazione di valore sociale.
Nel suo intervento, Luigi Conte, presidente di CSVnet Puglia, ha definito la riforma “un punto di svolta nel riconoscimento del ruolo sociale del volontariato”.
“La legge – ha affermato Conte – supera la logica della delega e invita a costruire alleanze fondate sulla corresponsabilità tra pubblico ed ETS, orientate alla cura dei beni comuni e alla generazione di valore sociale. Ora serve un investimento reale in competenze e formazione per tradurre i principi della norma in prassi quotidiana“.
Conte ha inoltre ribadito la disponibilità dei Centri di Servizio per il Volontariato a collaborare con Regione Puglia, ANCI e altri partner istituzionali, per garantire un’applicazione coerente e inclusiva della legge su tutto il territorio, con particolare attenzione ai comuni più piccoli e alle aree fragili.
Un quadro nazionale in evoluzione: il Decreto Interministeriale del 31 luglio 2025. Il dibattito sulla legge richiama anche il nuovo Decreto Interministeriale del 31 luglio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 ottobre 2025, che definisce i criteri per il riconoscimento delle competenze acquisite attraverso il volontariato nei percorsi scolastici, formativi e lavorativi.
Una misura di portata nazionale che apre a un riconoscimento formale del capitale civico generato dall’impegno volontario, allineando l’Italia alle più avanzate politiche europee di valorizzazione delle competenze non formali. La sinergia tra questa normativa e la legge pugliese delinea un sistema integrato in cui il volontariato diventa non solo motore di solidarietà, ma anche leva formativa e occupazionale.
Accanto a Conte sono intervenuti Valentina Romano e Laura Liddo per la Regione Puglia, Luciano Gallo dell’Osservatorio Nazionale sull’Amministrazione Condivisa, e il Prof. Angelo Salento dell’Università del Salento, che ha approfondito le implicazioni della riforma per il welfare mix regionale.
I lavori, introdotti dal Prof. Mariano Longo, direttore del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, e moderati da Davide Giove, portavoce del Forum Terzo Settore Puglia, hanno delineato una visione condivisa: la collaborazione tra istituzioni e società civile come infrastruttura portante di un nuovo modello di sviluppo sociale.
I lavori, introdotti dal Prof. Mariano Longo, direttore del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, e moderati da Davide Giove, portavoce del Forum Terzo Settore Puglia, hanno delineato una visione condivisa: la collaborazione tra istituzioni e società civile come infrastruttura portante di un nuovo modello di sviluppo sociale.
Verso una cultura della collaborazione. Il seminario ha segnato l’avvio di una stagione di alleanze di corresponsabilità, in cui amministrazioni pubbliche, università e Terzo Settore sono chiamati a costruire insieme modelli innovativi di partecipazione e welfare territoriale.
“È un’occasione per ripensare la partecipazione civica e la responsabilità condivisa – ha concluso Conte –. Sta a noi trasformare questa legge in una cultura quotidiana della collaborazione, capace di generare fiducia, solidarietà e innovazione sociale.”
L’incontro leccese, sostenuto da Regione Puglia, Università del Salento, CSVnet Puglia e Forum Terzo Settore, si candida a diventare un punto di riferimento nazionale per l’attuazione concreta dei principi dell’amministrazione condivisa.


