(AGENPARL) - Roma, 16 Novembre 2025(AGENPARL) – Sun 16 November 2025 Appuntamento del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale
COME COSTRUIRE IL NEMICO, DALL’ANTICHITÀ ALLA CONTEMPORANEITÀ
Convegno internazionale dal 18 al 20 novembre all’Università di Udine
Udine, 16 novembre 2025 – Come si costruisce il nemico? Quali sono le dinamiche di contrapposizione individuale e sociale che si sono sviluppate nei secoli e, in particolare, ai due poli opposti dell’antichità e della contemporaneità? Sono le domande al centro del convegno “Come costruire il nemico” organizzato dal 18 al 20 novembre a Udine dal Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Ateneo friulano. Tre giornate di approfondimento e confronto interdisciplinare fra una ventina di studiosi italiani e stranieri che sarà possibile seguire anche da remoto.
I lavori si apriranno (online https://tinyurl.com/546bzsv9) martedì 18 novembre, alle 15, nell’aula Gusmani di Palazzo Antonini (via Petracco 8, Udine). Porterà i saluti il referente per l’assicurazione della qualità della ricerca dipartimentale, Gian Luca Gardini. Introdurranno i coordinatori scientifici del convegno, Elena Fabbro, docente di Lingua e letteratura greca, e Paolo Ferrari, docente di Storia contemporanea.
I contenuti
L’intento è quello di indagare i processi storici che trasformano l’avversario politico in “nemico”, con il quale non vi può essere dialogo o confronto e che deve pertanto essere annientato. Ma anche i percorsi orientati all’individuazione di un avversario come bersaglio per realizzare le proprie finalità e come strumento di autodefinizione. Prima antitetica, per poi, una volta sconfitto, focalizzare la propria pienezza esistenziale. Saranno anche esaminati i processi simmetrici intesi a ricostruire nelle stesse situazioni il tratto di comune umanità e, dunque, un terreno comune di dialogo dopo lo scontro che aveva sancito una irrimediabile alterità. Il campo di indagine è quello dell’antichità classica – dall’epica omerica alla scena ateniese – in un percorso che approda al terreno anche esperienziale della contemporaneità.
Il programma
Cinque gli interventi previsti nella prima giornata dal convegno – il 18 novembre, dalle 15, nell’aula Gusmani di Palazzo Antonini –, coordinata da Maria Luisa Delvigo (Università di Udine). Interverranno: Andrea Ercolani (Istituto di studi sul Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche – Cnr), “Il nemico in guerra: incontro e scontro nei poemi omerici”; Francesco Morosi (Università Cattolica del Sacro Cuore), “Guerre e nemici nell’Orestea di Eschilo”; Elena Fabbro (Università di Udine), “Strategie di scontro politico nei Cavalieri di Aristofane”; Antonio Sforacchi (Università di Potsdam), “Filippo II il nemico comune. La costruzione dell’avversario esterno nella retorica di Demostene”; Chiara Battistella (Università di Udine); “Nemici in famiglia: qualche riflessione sull’Agamennone di Seneca”.
La sessione mattutina della seconda giornata – il 19 novembre, dalle 9.30, nell’aula Gusmani di Palazzo Antonini (online https://tinyurl.com/3kr87vbr) – saranno presieduti da Fabio Vendruscolo (Università di Udine). In programma sei relazioni: Marco Fucecchi (Università di Udine), “Il nemico come monstrum nelle invettive di Claudiano”; Alberto Camerotto (Università “Ca’ Foscari” di Venezia), “Il segno del nemico. Armi e alterità nell’epica greca da Omero alla fine del mondo antico”; Emilie van Opstall (Vrije Università di Amsterdam), “Strategie retoriche nel Libro di Syntipa il Filosofo (XI sec.)”; Eleonora Lombardo (Università di Padova), “Parole che escludono. La costruzione dell’eretico nella predicazione di Pietro Hispani OP e Sovramonte da Varese OMin (XIII secolo)”; Guido Paduano (Università di Pisa), “Brecht e la lettura della classicità come scontro tra economie”.
Cinque i contributi che saranno esposti nella sessione pomeridiana (dalle 15), coordinata da Furio Honsell (Università di Udine): Andrea Gardi (Università di Udine), “Il nemico della porta accanto. Le relazioni tra Stati italiani tra Cinque e Seicento”; Flavio Rurale (Università di Udine), “Avidi e falsi: i gesuiti come nemici nell’immaginario cattolico europeo del primo Seicento”; Fulvio Cammarano (Università di Bologna), “La delegittimazione dell’avversario politico. Due casi a confronto: Italia e Gran Bretagna nel XIX secolo” (online); Elena Flaibani, “Il nemico inesistente. Lettere e memorie della campagna di Russia”; Marina Cardozo (Università della Repubblica di Montevideo), “Exiliados ‘subversivos’: la represión del Plan Cóndor al exilio político latinoamericano en Buenos Aires, 1976” (online).
I lavori si concluderanno il 20 novembre (online https://tinyurl.com/yc77mx9r), dalle 9.30, nella sala Florio di Palazzo Florio (via Palladio 8, Udine). Coordinati da Alessandro Massignani (Centro interuniversitario di studi storico-militari) prenderanno la parola cinque studiosi: Gianluca Volpi (Università di Udine), “Un nemico nuovo. L’Italia e gli italiani nella pubblicistica ungherese di guerra (1915-1918)”; Francesca Cavarocchi (Università di Firenze), “La costruzione del nemico ebraico: circolazione transnazionale di testi antisemiti fra le due guerre”; Paolo Ferrari (Università di Udine), “Sandro Susanna (San Giovanni di Casarsa del Friuli) Il nemico assoluto: il Terzo Reich e la difesa della “Fortezza Europa” sul fronte italiano”; Anesti Naci, “«Italiani sono buoni per mangiare maccheroni». Gli italiani come nemici nell’immaginario albanese del Novecento”; Michelangelo Borri (Università di Siena), “«Il nemico è in casa». Il Movimento sociale italiano e la demonizzazione degli avversari negli anni della strategia della tensione”.
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