(AGENPARL) - Roma, 15 Novembre 2025(AGENPARL) – Sat 15 November 2025 La grave confusione tra attività forestali, di cui è competente il
Dipartimento Agricoltura e quelle dei progetti SAAP (Servizi Agro-
Ambientali Aree produttive) e ASA (Area Servizi Agro-Ambientali) di cui è
competente il Dipartimento Attività Produttive non trova alcuna
giustificazione, tanto più se a farla è un dirigente sindacale (Apetino,
Fai-Cisl) che proprio per il suo incarico sindacale dovrebbe conoscere le
differenze esistenti e non certo formali. E’ quanto sostiene l’assessore
allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo ricordando che per le competenze
del proprio Dipartimento ha avuto numerosi incontri con le organizzazioni
sindacali di categoria per discutere, definire e condividere i vari aspetti
riferiti ai progetti SAAP e ASA primo fra tutti quello occupazionale.
L’attacco che mi viene dal dirigente sindacale Cisl che mi accusa di
sottrarmi ad un incontro convocato dal collega Cicala pertanto – aggiunge –
non ha alcuna motivazione perché, come ho spiegato, mi occupo, insieme ai
miei Uffici e al Consorzio di Bonifica Basilicata a cui sono delegati gli
interventi, dei due progetti. Le attività previste dai Progetti – è il caso
di ricordare – riguardano la manutenzione delle aree a servizio di attività
industriali, artigianali, commerciali, turistico culturali; la manutenzione
della viabilità in generale, con priorità alle strade a servizio delle
predette attività; la manutenzione del verde urbano e del patrimonio
pubblico di particolare interesse naturalistico-ambientale. Le attività del
Piano forestale sono differenti. E allo “smemorato” dirigente della Cisl,
peraltro in una posizione isolata e non condivisa dagli altri sindacati,
ricordo che è stata resa possibile l’effettuazione di 167 giornate Cau alla
platea di circa 900 lavoratori, portando a termine un impegno assunto nei
confronti dei lavoratori interessati, personalmente dal presidente Bardi
già da oltre un anno, e condiviso con i sindacati confederali di categoria,
avviando a soluzione la lunga precarietà dei lavoratori delle platee ex Rmi
e Tsi e dando a questi lavoratori finalmente un contratto dignitoso. Questo
smentisce seccamente l‘affermazione del sindacalista Cisl sui lavoratori di
serie A e serie B. Piuttosto l’obiettivo che intendiamo perseguire –
conclude Cupparo – è il superamento della visione assistenzialistica con
la quale è stata affrontata questa questione e che ci è stata trasferita
dalle precedenti giunte delle precedenti legislature trovando ampia
condivisione con le forze sociali tutte.
