(AGENPARL) - Roma, 14 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 14 November 2025 COMUNICATO STAMPA
Roma, 14 novembre 2025
PACIFICO: CON BONELLI ALLA FLOTTIGLIA AMAZZONICA, I DIRITTI INDIGENI SONO IL CONFINE NON NEGOZIABILE DELLA GIUSTIZIA CLIMATICA. LA COP30 NON PUÒ ESSERE UNA PASSERELLA PER LE LOBBY FOSSILI. La senatrice Marinella Pacifico, già componente della Commissione Esteri del Senato nella XVIII Legislatura, Segretario del Comitato Schengen e Presidente dell’Interparlamentare di Amicizia Italia-Tunisia, interviene riguardo la COP30 di Belém per rilanciare con forza il messaggio portato in Amazzonia dal co-portavoce nazionale Angelo Bonelli, presente in prima linea alla Yaku Mama Flotilla – Flottiglia delle Popolazioni Amazzoniche, la più grande mobilitazione indigena mai vista in una Conferenza delle Parti. Angelo Bonelli ha sostenuto i popoli dell’Amazzonia che hanno navigato per oltre 3.000 chilometri, da Coca (Ecuador) fino alla baia di Guajará, accanto a leader storici come Raoni Metuktire e Davi Kopenawa Yanomami. Un atto di solidarietà concreta con chi difende la foresta con il proprio corpo, ogni giorno, contro motoseghe, pallottole e mercurio. Alleanza Verdi e Sinistra è lì, con loro, e non si volta dall’altra parte, dichiara la senatrice Pacifico. Oggi Angelo Bonelli parteciperà al dibattito di alto profilo organizzato da AVS a Palazzo Isma (Roma), con collegamento diretto da Belém, per diffondere i temi urgenti della COP30 e amplificare la voce della flottiglia. La Yaku Mama Flotilla, partita il 12 ottobre dalle Ande ecuadoriane, ha riunito 60 organizzazioni indigene di 9 Paesi amazzonici (COIAB, AIDESEP, CONFENIAE, OPIAC, ORPIO e altre) insieme a reti internazionali come Amazon Watch e Greenpeace. Oltre 200 imbarcazioni e 5.000 persone hanno attraversato fiumi contaminati da petrolio e miniere illegali per consegnare alla COP30 tre richieste non negoziabili:
1. Moratoria immediata su nuove esplorazioni di petrolio, gas e miniere in Amazzonia, incluse le concessioni Petrobras nel blocco Foz do Amazonas.
2. Protezione integrale dei popoli in isolamento volontario (uncontacted), oggi a rischio estinzione per narcotraffico e agroindustria.
3. Fondo climatico globale diretto e trasparente, gestito con Consenso Libero, Previo e Informato (FPIC), che riconosca gli indigeni come partner strategici, non beneficiari passivi. Bonelli ha portato la voce di questi popoli dentro la Blue Zone, incontrando delegati ONU, ministri e capi di Stato. Ha denunciato le false soluzioni della finanza verde che permettono alle corporation di compensare emissioni devastando territori indigeni. Ha chiesto all’Italia e all’Unione Europea di bloccare l’importazione di soia e carne legate alla deforestazione, come previsto dalla legge UE sul Regolamento Deforestazione Zero (EUDR), oggi sotto attacco da lobby agroindustriali, aggiunge Pacifico, ricordando che l’Italia partecipa attivamente alla COP30 per presentare i nuovi Piani Nazionali di Azione per il Clima (NDC 3.0) e monitorare gli impegni finanziari assunti a COP29. 4,5 milioni di ettari di foresta primaria persi nel 2024 (fonte: MAAP), di cui il 36% in territori indigeni o aree protette. +50% di estrazione aurifera illegale dal 2018, con fiumi avvelenati da mercurio: 2.000 tonnellate stimate nei soli bacini brasiliani e peruviani. Oltre 300 leader indigeni assassinati in Amazzonia dal 2015 (Global Witness). Progetti come la ferrovia Ferrogrão e l’autostrada BR-319 che taglieranno in due ecosistemi intatti, senza consultazione delle comunità.
Non possiamo parlare di transizione ecologica mentre si finanzia la distruzione dell’Amazzonia. Ogni ettaro perso è un colpo al bilancio globale del carbonio. Ogni leader indigeno ucciso è un attacco alla democrazia planetaria, sottolinea la senatrice, che ha sempre legato la geopolitica internazionale ai diritti ambientali, come testimoniato dal suo impegno in Commissione Esteri.
Alleanza Verdi e Sinistra annuncia una campagna parlamentare e territoriale in Italia per Rafforzare l’EUDR contro le deroghe richieste dal Brasile; Destinare lo 0,7% del PIL italiano alla cooperazione climatica, con priorità ai fondi diretti ai popoli indigeni; Riconoscere legalmente i crimini ecocidi nel Codice Penale italiano, come proposto da AVS; Sostenere la proposta di Tribunale Ambientale Internazionale avanzata dalla flottiglia.
Angelo Bonelli, con la sua presenza attiva, ha promesso a Raoni che tornerà in Italia con un impegno concreto: portare la voce della Yaku Mama in ogni aula parlamentare, in ogni piazza, in ogni scuola. La COP30 non può chiudersi con un comunicato generico. Deve chiudersi con decisioni vincolanti che mettano i diritti indigeni al centro del nuovo Accordo sul Clima, conclude Pacifico, invitando tutte le forze progressiste – da PD a M5S e Sinistra Italiana – a unirsi in un fronte comune per la giustizia climatica.
Alleanza Verdi e Sinistra è con la Flottiglia, con l’Amazzonia, con il futuro. Dichiarazione di Marinella Pacifico, già Senatrice della XVIII Legislatura.
