(AGENPARL) - Roma, 14 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 14 November 2025 COMUNICATO STAMPA
Chiorazzo: “Accesso agli atti sulla relazione Del Corso. Bardi non si limiti ai formalismi. Delegare solo i magistrati a fare chiarezza sull’Affidopoli Lucana sarebbe una sconfitta della politica”.
“Dopo giorni di silenzi e giustificazioni di comodo, il Presidente Bardi si è affrettato a comunicare che dalle verifiche fatte risulterebbero rispettati i principi di regolarità amministrativa. Una rassicurazione che potrebbe avere un senso se non fosse che, appena ventiquattr’ore dopo quella nota ufficiale, abbiamo appreso dagli organi di stampa che la Guardia di Finanza è entrata negli uffici della Regione Basilicata per acquisire tutta la documentazione relativa agli affidamenti oggetto dell’inchiesta giornalistica, e oggi anche giudiziaria, “Affidopoli lucana”. È evidente che non bastano verifiche formali. Serve andare fino in fondo. Se la regione si girasse dall’altra parte lasciando solo i magistrati il compito di fare chiarezza sarebbe una sconfitta della politica. Perché la giustizia ha il compito di sanzionare eventuali illeciti, ma la politica ha il dovere di prevenire non solo le illegalità, ma anche il malcostume, le connivenze e le relazioni corte”.
È quanto dichiara il Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, che ha presentato una formale richiesta di accesso agli atti indirizzata al direttore generale della Presidenza della Giunta, Donato Del Corso, per ottenere copia integrale della relazione da lui firmata e citata dal Presidente Bardi nella nota del 10 novembre, nonché tutta la documentazione relativa agli affidamenti oggetto dell’inchiesta, inclusi eventuali atti, note, verifiche e riscontri acquisiti o prodotti dagli uffici regionali.
“La relazione di Del Corso – afferma Chiorazzo – è il documento su cui Bardi sta basando le affermazioni di regolarità. Per questo la relazione deve essere resa pubblica insieme a tutti gli atti che riguardano gli affidamenti contestati. I lucani hanno il diritto di sapere se quegli approfondimenti hanno realmente affrontato il merito della vicenda o se ci si è fermati a una lettura superficiale di una situazione che coinvolge il Dipartimento Ambiente, l’Arpab e Acquedotto Lucano, uffici, enti e società che rispondono alla Regione Basilicata”.
“Bardi ama parlare di estetica ed etica pubblica, ma l’etica pubblica non si difende con frasi ad effetto. Si tutela con la trasparenza e con la verità. Non basta dichiarare che tutto è regolare. Bisogna dimostrarlo e farlo alla luce del sole, chiarendo nomi, ruoli e responsabilità su affidamenti oggi al centro di un’indagine giudiziaria”.
“Chi riveste ruoli pubblici – conclude Chiorazzo – ha il dovere di rendere conto delle proprie scelte e non di farsi scudo dei formalismi o della propaganda. La Basilicata ha bisogno di trasparenza vera, non di rassicurazioni che durano meno di un giorno”.
