(AGENPARL) - Roma, 14 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 14 November 2025 COMUNICATO STAMPA
Prima italiana di Requiem per la Terra con Paco Peña
nella Cattedrale dei Firenze
Un’opera potente e suggestiva che unisce musica, canto e danza flamenca per
esplorare la drammatica crisi ambientale
Giovedì 27 novembre 2025, inizio ore 21:15, ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria
Prenotazioni a partire da giovedì 20 novembre, dalle ore 9.30, dal seguente link:
https://tickets.duomo.firenze.it/it/negozio?product_id=21875&skugroup_id=4649#/it/acquista
L’Opera di Santa Maria del Fiore torna ad offrire un altro importante appuntamento nella
Cattedrale di Firenze: il prossimo 27 novembre, con inizio alle ore 21:15, andrà in scena la prima
italiana di Requiem per la Terra con Paco Peña, un’opera potente e suggestiva che unisce musica,
canto e danza flamenca per esplorare la drammatica crisi ambientale. A ingresso gratuito e su
prenotazione obbligatoria, lo spettacolo è realizzato grazie al sostegno dell’Opera di Santa Maria
del Fiore con la produzione e direzione artistica di Musicus Concentus.
Uno dei massimi esponenti del flamenco, vera e propria leggenda vivente, il chitarrista e
compositore Paco Peña ha dedicato la sua carriera a innovare il genere, intrecciando la ricchezza
della tradizione con influenze contemporanee. Nella Cattedrale di Firenze, Paco Peña presenterà
Requiem per la Terra: un’intensa meditazione artistica sulla relazione tra l’umanità e la natura, che
evoca emozioni profonde, e una riflessione collettiva attraverso un linguaggio musicale vibrante e
universale. Al suo fianco suoneranno 10 tra musicisti e cantanti, affiancati dal Coro della Cappella
Musicale della Cattedrale di Firenze e dal Coro di Voci Bianche Pueri Cantores, entrambi diretti dal
Maestro Michele Manganelli, proseguendo la collaborazione iniziata lo scorso.
Un’opera monumentale scritta in spagnolo e in latino che fonde la visceralità del flamenco — dove
gioia e dolore, speranza e disperazione convivono — con la solennità della Messa da Requiem,
trasformandosi in un potente appello ecologico: il tempo per salvare la Terra sta finendo.
Peña, chitarrista e compositore tra Londra e Córdoba, amplía i confini del genere con un’opera
laica, intensa ma luminosa, che alterna momenti di rabbia e dolore a sezioni di celebrazione come
l’“Alabanza”, fino al finale “Esperanza”, danzante e vitale. I testi, ispirati a Omero, Lovelock e
Bunyard, intrecciano poesia e scienza in una riflessione oggi più urgente che mai.
