(AGENPARL) - Roma, 13 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 13 November 2025 COMUNICATO STAMPA DEL 13 NOVEMBRE 2025
“I lavori sul lungomare di Torre Grande sono stati realizzati secondo le buone
norme di progettazione e tenendo conto del contesto edilizio esistente. Non
sussiste alcun errore nè di progettazione nè di esecuzione dei lavori”.
La precisazione arriva dai due dirigenti del settore tecnico del Comune di
Oristano, gli ingegneri Sara Angius (Sviluppo del territorio) e Alberto Soddu
(Lavori pubblici e manutenzioni), che chiariscono che la riqualificazione del
lungomare di Torre Grande è stata realizzata prevedendo i sottoservizi
(impianti idrici e fognari) che sono di competenza pubblica, ma non gli allacci
alle singole utenze che rimangono in carico ai privati.
“L’asserita mancanza di sottoservizi è assolutamente priva di qualsiasi
fondamento – sostengono i due dirigenti -. Il progetto approvato prevede infatti
la realizzazione ex novo della rete delle acque bianche, della rete di
illuminazione e della estensione della rete fognaria. Quello che non è previsto
sono gli allacci fognari e idrici dei singoli edifici/chioschi in quanto non
costituiscono opere di urbanizzazione primaria. Si tratta di opere la cui
esecuzione è in capo ai privati”.
“L’allaccio fognario o idrico è per definizione il collegamento della tubazione
dall’edificio alla rete pubblica e pertanto la sua realizzazione può essere posta
a carico dell’ente solo in particolari circostanze, costituendo in caso contrario
danno erariale per l’Ente – precisano i dirigenti comunali -. Il collegamento alla
rete pubblica è assicurato dalla presenza della rete fognaria sul lungomare ed
appositamente prevista in progetto per consentire ai singoli di effettuare
l’allaccio, senza dover eseguire opere di demolizione sul lungomare. È evidente
pertanto che le affermazioni diffuse a mezzo stampa risultano del tutto
infondate e prive di qualsiasi riscontro oggettivo”.
“È stata alimentata una vera e propria gogna mediatica che ha leso dignità
professionale dei tecnici comunali, a causa di giudizi superficiali e privi di
competenza tecnica – proseguono gli ingegneri Angius e Soddu -. Notizie come
queste, prive di approfondimento e riscontro progettuale o comunque di
verifica, generano disinformazione e screditano ingiustamente il lavoro di
professionisti che quotidianamente operano con serietà e dedizione al servizio
della collettività. La riunione della Commissione consiliare evidentemente non
è stata sufficiente a chiarire i dubbi che legittimamente si potevano avere.
Quella era una sede idonea a fornire le necessarie delucidazioni. Invece, è stata
diffusa una versione strumentalizzata che stravolge la realtà dei fatti e produce
un grave danno d’immagine per l’Ente e i suoi dipendenti, tale da poter
costituire materia per un’azione legale a tutela della reputazione
dell’Amministrazione e della sua struttura tecnica”.