(AGENPARL) - Roma, 13 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 13 November 2025 Comune di Rimini
Ufficio Stampa
Rimini 13 novembre 2025
comunicato stampa
“L’assaggiatrice di Hitler”, sul filo tra colpa e innocenza
Il turno D della Stagione di prosa del Teatro Galli si apre sabato 15 novembre (ore 21)
con la trasposizione scenica del pluripremiato romanzo di Rosella Postorino
Dopo “l’anteprima” con la comicità di Paolo Cevoli, la Stagione di prosa e danza 2025_26 del Teatro Galli entra nel vivo. E cambia registro, con uno spettacolo intenso, tratto da un romanzo ma che affonda le sue radici nella storia recente, spingendo ad interrogare lo spettatore sul fragile confine tra colpa e innocenza. Sabato 15 novembre (ore 21) il percorso del turno D della Stagione si apre con L’assaggiatrice di Hitler, trasposizione scenica del romanzo pluripremiato “Le assaggiatrici” di Rosella Postorino, diretto da Sandro Mabellini.
In scena due interpreti, Silvia Gallerano e Alessia Giangiuliani chiamate a dare vita a Rosa Sauer, personaggio di invenzione ispirato a Margot Wölk, donna realmente esistita che poco prima di morire confessò di essere stata, da giovane, un’assaggiatrice di Hitler.
La storia comincia nell’inverno del ’43, quando la ventiseienne Rosa – rimasta sola dopo che il marito Gregor è partito per il fronte russo – si rifugia dai suoceri in un villaggio di campagna della Prussia orientale, per sfuggire alle bombe sganciate su Berlino. Il paese si trova in prossimità del quartier generale di Adolf Hitler, nascosto e mimetizzato nella foresta. Su segnalazione delle autorità locali, insieme ad altre nove giovani donne, Rosa viene forzosamente reclutata e stipendiata per assaggiare tre pasti al giorno e sventare così – a rischio della propria vita – un eventuale tentativo di avvelenamento del Führer.
La trasposizione teatrale – nello sforzo di restare fedele allo spirito originale del romanzo – mette il pubblico davanti ad una riflessione ineludibile sulla possibilità per ogni individuo di scivolare nella colpa senza averlo scelto, di colludere con il Male semplicemente per istinto di sopravvivenza. E indaga la condanna tutta umana a dover «assaggiare» il mondo per vivere, ma con il rischio costante di morire. Di tutto questo è metafora il nazismo, che con la sua violenza invade l’Europa e la vita di Rosa.
Sul palco Silvia Gallerano e Alessia Giangiuliani interpretano – suggerendoli – tutti i personaggi della storia. Intrecciano passato e presente, alternano dialogo e narrazione e, avvicendandosi nell’interpretazione di Rosa, rendono visibili le diverse sfumature della protagonista. Lo spettacolo propone una sorta di film in assenza di cinema, perseguendo una sintesi fra tutti i linguaggi scenici: drammaturgia del suono e della luce, corpo e voce delle attrici, musiche registrate e suonate dal vivo da una fisarmonica. Gli spettatori sono coinvolti in modo attivo, perché devono riempire con l’immaginazione il vuoto di ciò che non è mostrato in scena.
