(AGENPARL) - Roma, 13 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 13 November 2025 Comunicato stampa
Crisi d’impresa: la composizione negoziata
diventa lo strumento preferito
3.600 le istanze presentate, 423 aziende salvate
con 23mila dipendenti
Roma, 13 novembre 2025 – La composizione negoziata, introdotta per consentire il
risanamento di aziende in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario,
dal 2025 è il principale strumento di soluzione della crisi di impresa.
Oltre 3.600 istanze, 1.800 in più dello scorso anno; più di 2mila archiviate, di cui 423 con
esito positivo che hanno coinvolto 23mila dipendenti complessivi; 320 i giorni necessari
ad accompagnare le aziende in un percorso di risanamento e di soluzione della crisi.
Sono i più recenti dati (aggiornati al 10 novembre) sulla composizione negoziata, elaborati
da Unioncamere, e diffusi oggi in occasione del convegno “La composizione negoziata
della crisi di impresa: il bilancio di 4 anni”.
L’attrattività di questo strumento stragiudiziale si deve a una serie di vantaggi, tra i quali il
carattere stragiudiziale e volontario, le tempistiche brevi stabilite per legge, le trattative
riservate tra debitore e creditore, i costi contenuti e la salvaguardia della continuità
aziendale, la gestione diretta dell’impresa e l’accesso alle misure protettive del
patrimonio.
“La composizione negoziata funziona sempre più: il numero delle aziende in difficoltà che
vi ricorre cresce e gli esiti positivi sono raddoppiati rispetto allo scorso anno”, ha
sottolineato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. “Questo strumento
realmente contribuisce ad evitare la chiusura di tante aziende e a salvare decine di
migliaia di posti di lavoro. Sono soprattutto le imprese più grandi a farvi ricorso.
Servirebbe quindi rendere più semplici alcune procedure che facilitino in particolare le
aziende più piccole”.
A fare da sfondo all’evento, i dati dell’ottava edizione dell’Osservatorio semestrale
sulla composizione negoziata, che contiene elaborazioni aggiornate al 15 ottobre.
Nel 2025, oltre ad aumentare sensibilmente il numero delle istanze presentate (3.483
complessive, +1.623 rispetto a novembre 2024 grazie a una crescita incrementale nei
primi tre trimestri del 2025), sono raddoppiati i casi di successo dell’istituto, passando
da 205 dello scorso anno a 410, e il tasso di successo, in media del 20%, ha raggiunto
il 25% nell’ultimo trimestre del 2025. Sul totale delle istanze presentate, 2.043
risultano archiviate mentre 210 sono state rifiutate. Le istanze attualmente in
gestione presso i vari esperti incaricati sul territorio nazionale sono 1.230.
La maggior parte delle istanze ci concentra nel Nord Italia (53%), con Lombardia,
Lazio, Emilia Romagna e Veneto che insieme superano il 50% del totale.
Delle 3.483 imprese che hanno avuto accesso allo strumento, solo il 4% appartiene
alla categoria di imprese “sottosoglia” (con ricavi minori di 200mila euro; attivo
patrimoniale inferiore a 300mila euro; debiti inferiori a 500mila euro), cosa che
dimostra come la composizione negoziata continui a rilevarsi poco attrattiva ed anche
poco efficace per le piccole imprese: il tasso di successo in questo caso è pari al 9%,
ben al di sotto del livello medio.
Le analisi condotte confermano che uno dei principali elementi di forza della
composizione negoziata è rappresentato dalle tempistiche di svolgimento della
procedura che, per espressa previsione normativa 1, sono più rapide e contenute
rispetto a quelle giudiziali delle procedure concorsuali.
Le procedure durano, in media, 228 giorni (224 nel 2024) ed il 64% delle imprese
continua ad avvalersi della proroga. Le tempistiche necessarie per giungere a una
chiusura favorevole della composizione negoziata sono mediamente di 320 giorni e
quasi la totalità delle imprese (circa l’86%) necessita, infatti, di più di sei mesi per
concludere il procedimento.
Nei casi di esito sfavorevole, invece, la durata media è di 207 giorni con il 51% di
imprese che, nonostante poi le trattative non vadano a buon fine, ricorre alla
proroga.
La maggior parte delle imprese che hanno concluso positivamente la procedura ha sede in
Lombardia e, a seguire, in Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Toscana.
I settori economici più rappresentati sono le attività manifatturiere (22,6%), il commercio
all’ingrosso e al dettaglio (20,8%) e le costruzioni (15,2%). Il numero di addetti convolti nei
processi di risanamento è di oltre 22.800; il valore medio di addetti per impresa è 70 e,
nelle classi dai 10 addetti in su, si concentra oltre il 59% delle imprese, di cui il 16%
presenta un numero di addetti superiore a 100.Il valore medio della produzione delle
imprese considerate, invece, è di circa 16 milioni di euro.
ISTANZE
PRESENTATE
n. 3.483
IN GESTIONE
n. 1.230
ARCHIVIATE RIFIUTATE
n. 2.043 n. 210
ESITO ESITO
NEGATIVO POSITIVO
n. 1.633 n. 410
(80% del totale) (20% del totale)
Ai sensi dell’art. 17, comma 7, CCII infatti, l’incarico dell’esperto si considera concluso se, decorsi 180 giorni
dall’accettazione della nomina, le parti non hanno individuato una soluzione volta a perseguire il risanamento
dell’impresa, ferma la possibilità di proroga per ulteriori 180 giorni nei casi tassativamente previsti dalla norma
richiamata.
Distribuzione regionale delle istanze
Regione Numero Percentuale
Lombardia 801 23,0%
Lazio 380 10,9%
Emilia-Romagna 350 10,0%
Veneto 314 9,0%
Toscana 247 7,1%
Piemonte 237 6,8%
Campania 225 6,5%
Puglia 210 6,0%
Abruzzo 123 3,5%
Sicilia 115 3,3%
Umbria 114 3,3%
Marche 65 1,9%
Liguria 57 1,6%
Friuli-Venezia Giulia 57 1,6%
Sardegna 52 1,5%
Calabria 39 1,1%
Basilicata 33 0,9%
Molise 22 0,6%
Provincia autonoma Trento 19 0,5%
Valle d’Aosta 13 0,4%
Provincia autonoma Bolzano 10 0,3%
Totale 3.483 100%
La durata
DURATA DURATA
MEDIA ESITI MEDIA ESITI
FAVOREVOLI SFAVOREVOLI
320 gg 207 gg
PROROGA PROROGA
DEI 180 GG DEI 180 GG
NELL’86% NEL 51% DEI
DEI CASI CASI
Casi positivi: Dimensione delle imprese per classe di addetti
Casi positivi: Dimensione delle imprese per classe valore della produzione