(AGENPARL) - Roma, 13 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 13 November 2025 COMUNICATO STAMPA
Sen. Marinella Pacifico (già XVIII legislatura, ): L’Italia partecipa attivamente alla COP30 a Belém. AVS domani a Palazzo Isma organizza il dibattito per diffondere i temi del vertice ONU sul clima, con Bonelli in collegamento dall’Amazzonia.
Roma, 13 novembre 2025
L’Italia partecipa con convinzione alla 30 Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP30), in corso a Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre 2025. Un appuntamento cruciale, a dieci anni dall’Accordo di Parigi, per accelerare l’azione globale contro il riscaldamento del pianeta, presentare i nuovi Piani Nazionali di Azione per il Clima (NDC 3.0) e monitorare gli impegni finanziari assunti a COP29. Domani pomeriggio, a partire dalle ore 16:00 presso Palazzo Isma, Alleanza Verdi e Sinistra organizza una manifestazione di alto profilo proprio per diffondere i temi e le urgenze della COP30: un dibattito aperto con associazioni, comitati territoriali, esperti e ambientalisti, arricchito dal collegamento in diretta con l’on. Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e co-leader di AVS, direttamente da Belém, in Amazzonia, dove è in corso il vertice mondiale sul clima che rappresenta una tappa decisiva per il futuro del pianeta.
Lo dichiara la senatrice Marinella Pacifico, già componente della Commissione Esteri del Senato nella XVIII legislatura e Presidente dell’Interparlamentare di Amicizia Italia-Tunisia. Ribadisco con forza l’importanza di questa giornata e il pieno sostegno di Alleanza Verdi e Sinistra. È un momento cruciale per tenere alta l’attenzione sui temi che ho portato avanti con determinazione durante la XVIII legislatura: il controllo e la prevenzione del traffico illegale di rifiuti dalla Campania alla Tunisia, una piaga ambientale e criminale che ho contrastato con impegno diplomatico e parlamentare, contribuendo al rimpatrio dei container bloccati a Sousse e alla sensibilizzazione internazionale. Ricordo con orgoglio l’incontro del marzo 2022 con S.E. l’Ambasciatore Moez Sinaoui, che ha espresso il suo apprezzamento per l’eccellente lavoro diplomatico da me svolto in varie fasi per risolvere questa crisi, rafforzando così i legami bilaterali e la cooperazione contro le speculazioni illecite e l’accordo internazionale tra Italia e Tunisia per la realizzazione del cavo elettrico sottomarino Elmed, un’infrastruttura strategica da 600 MW, lunga 200 km, che collegherà Capo Bon a Partanna (Trapani), permettendo l’interscambio di energia pulita tra i due Paesi. Un progetto che ho sostenuto con convinzione come Presidente dell’Interparlamentare di Amicizia Italia-Tunisia, oggi finanziato con oltre 850 milioni di euro (di cui 307 milioni dall’Unione Europea) e in fase di autorizzazione finale per il completamento entro il 2028.
Elmed non è solo un cavo: è il simbolo concreto di una transizione ecologica mediterranea, che permette di integrare le rinnovabili tunisine (solare ed eolico) nella rete europea, riducendo la dipendenza dal gas e rafforzando l’Italia come hub energetico del Mediterraneo. Allo stesso modo, la lotta al traffico di rifiuti illegali non è un episodio isolato, è la dimostrazione che senza controllo, prevenzione e cooperazione internazionale, l’ambiente diventa preda di speculazioni criminali. Ho lavorato perché questi temi non restassero confinati in commissioni parlamentari, ma diventassero priorità di governo e di agenda europea, aggiunge la senatrice Pacifico. Domani a Palazzo Isma non si limiterà a denunciare ma si ascolteranno le associazioni che da anni difendono il territorio, si confronteranno dati e proposte e si costruirà insieme una roadmap per il 2026. Perché l’ambiente non è uno slogan, è per tutti la priorità quotidiana. È il diritto delle generazioni future a un pianeta vivibile. È la responsabilità di chi rifiuta la resa di fronte a chi vuole sabotare la COP30 con posizioni negazioniste o autolesioniste, conclude Pacifico, con un chiaro riferimento alle critiche di Bonelli al governo Meloni per l’allineamento con posizioni anti-climatiche.
