(AGENPARL) - Roma, 13 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 13 November 2025 Buongiorno,
vi inoltriamo le dichiarazioni raccolte in mattinata all’ Insurance Summit 2025 organizzato da Il Sole 24 Ore dal titolo “Creare un sistema assicurativo resiliente in uno scenario finanziario complesso”. L’evento si conclude alle 17.30. Ecco l’abstract e le dichiarazioni integrali corredate dal video. Segue nel pomeriggio.
Cordialità,
Maria Luisa Chioda
Abstract: Le dichiarazioni raccolte in mattinata de Insurance Summit 2025 l’Insurance Summit 2025 organizzato da Il Sole 24 Ore dal titolo “Creare un sistema assicurativo resiliente in uno scenario finanziario complesso”. L’evento si conclude alle 17.30
Milano, 13 novembre 2025 Mattina (segue) – È in corso al Palazzo Giureconsulti di Milano l’Insurance Summit 2025 organizzato da Il Sole 24 Ore dal titolo “Creare un sistema assicurativo resiliente in uno scenario finanziario complesso”. Un’edizione che ha messo al centro i temi della sostenibilità del sistema, del rischio climatico e dell’impatto dell’intelligenza artificiale, con la partecipazione dei principali protagonisti del mondo assicurativo, finanziario e istituzionale.
Ad aprire i lavori, Fabio Tamburini, direttore de Il Sole 24 Ore, che ha sottolineato come “le assicurazioni stiano godendo nel 2025 di una congiuntura favorevole. Il ramo Danni è in forte ripresa, grazie anche ai disastri catastrofali che hanno fatto meno danni rispetto al passato. Per le compagnie ha significato meno esborsi di quelli che si aspettavano e questo ha contribuito all’andamento positivo del settore”. Anche il ramo Vita, ha aggiunto Tamburini, “sta vivendo una stagione felice, e in questo la politica dei tassi aiuta”. Nel panel istituzionale di apertura, Maddalena Rabitti, consigliera IVASS, ha descritto il momento come «un periodo felice per il comparto: premi in crescita, comparto ben patrimonializzato e Solvency ratio alto”. Tuttavia, Rabitti ha ricordato che «alcune fragilità sono già emerse, altre sono da monitorare», a partire da “invecchiamento della popolazione, uso dell’intelligenza artificiale e riforma del Solvency II”.
Sul fronte delle polizze catastrofali (CatNat), Rabitti ha lanciato un appello: “Serve l’impegno di tutti, con polizze chiare, trasparenti e adeguate. Il rischio non è solo nei prezzi, ma che si facciano polizze solo per obbligo. Non possiamo pensare che la soluzione, in caso di catastrofi, siano sempre misure eccezionali di indennizzo pubblico”.
Sullo stesso tema è intervenuto Giovanni Liverani, presidente ANIA, che ha definito le CatNat “non una sfida ma una grande opportunità per il sistema Paese, per mettere in sicurezza il tessuto produttivo”. Liverani ha ricordato come “prima solo il 7% delle imprese fosse assicurato, contro il 100% in Francia e il 55% in Germania: è uno svantaggio competitivo enorme”. Il presidente dell’associazione ha poi aggiunto che “il settore è in ottima salute: nel ramo Danni la crescita è sopra il 7% anche nel 2025, nel Vita siamo comunque a +10%. È un settore che produce redditività e ha ancora un potenziale enorme”.
Sul piano associativo, Liverani ha commentato il recente dibattito interno all’ANIA, dopo il segnale forte arrivato da Allianz: “Ci siamo messi subito al lavoro ed entro fine anno presenteremo una nuova governance. Puntiamo a coesione, rappresentatività ed efficacia organizzativa. Tra gli obiettivi anche quello di creare le condizioni per il rientro di Unipol in associazione”.
Proprio Carlo Cimbri, presidente Unipol, intervistato dal giornalista de Il Sole 24 Ore Alberto Grassani, ha confermato la solidità del gruppo: “I nostri target restano quelli del Piano, ma lavoriamo per batterli. Se non ci sono stravolgimenti di mercato, li rispetteremo come sempre”. Sul fronte bancassicurativo, Cimbri ha ribadito che “si può fare di più e meglio, non bastano proclami ma serve lavoro e formazione per far entrare nella testa dei bancari la cultura assicurativa”. Riguardo all’integrazione Bper-Sondrio, ha commentato: “Bper ha appena acquisito Sondrio e ha tanto lavoro da fare, perché le aziende non si fanno in un giorno”.
Sull’ipotesi di nuove alleanze nel settore bancassicurativo, incluso un possibile accordo con UniCredit, Cimbri ha lasciato la porta aperta: “Noi andiamo avanti per la nostra strada, ma in futuro tutto è possibile. Non escludo nulla: il futuro dipende da tante cose che possono succedere”.
Durante la tavola rotonda moderata da Cheo Condina de Il Sole 24 Ore, Giancarlo Fancel, country manager e CEO di Generali Italia, ha parlato dei prezzi delle polizze CatNat: “Con così poche famiglie e imprese assicurate, i prezzi rimangono più alti di quanto potrebbero essere se l’intero Paese fosse coperto da questi rischi”. Un prodotto – ha ribadito allìevento Insurance Summit 2025 de Il Sole 24 Ore – che “non è un’opportunità, ma un’esigenza”.
Sul fronte Poste Italiane, l’amministratrice delegata di Poste Vita, Laura Furlan, ha preferito non entrare nel dibattito sul cosiddetto Danish Compromise (la norma contabile europea che consente benefici patrimoniali nel caso di riorganizzazione sotto BancoPosta): “Siamo occupati a eseguire il nostro Piano”, ha detto.
Nel corso della giornata, numerosi relatori hanno poi approfondito i temi dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale applicata al settore assicurativo, tra cui Michele Millosevich (BCG) e Giulio Carlo Dell’Amico (KPMG), insieme ai top manager di Reale Mutua, UniCredit, e Poste Vita, che hanno discusso dei nuovi modelli di business legati a digitalizzazione e climate change.
L’Insurance Summit 2025 ha così tracciato in mattinata le coordinate di un mercato assicurativo in piena evoluzione, chiamato a coniugare solidità patrimoniale, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Un settore che, come emerso dai lavori, guarda al futuro con fiducia, ma anche con la consapevolezza che la resilienza del sistema passa da una maggiore cultura del rischio e da una collaborazione più stretta tra imprese, istituzioni e cittadini.
+++ Poste: Furlan, Danish Compromise? Noi occupati a eseguire il Piano
Siamo occupati a eseguire il nostro Piano». Così Laura Furlan, amministratrice delegata di Poste Vita, nell’ambito dell’Insurance Summit, a chi le chiedeva dell’ipotesi che Poste possa riorganizzare le sue attività assicurative sotto BancoPosta (per sfruttare il “Danish Compromise”, ovvero la norma contabile europea che consente di beneficiare di uno sconto patrimoniale).
+++ Assicurazioni: Fancel (Generali), prezzi polizze CatNat dovuti a numeri bassi. «Calerebbero se tutto Paese fosse coperto da questi rischi»
«Con così poche famiglie e imprese assicurate, i prezzi, considerando le situazioni di rischio, rimangono a un livello superiore a quello che potrebbero essere se l’intero territorio nazionale fosse coperto da questa tipologia di rischi». Così Giancarlo Fancel, country manager e ceo di Generali Italia, intervenendo all’Insurance Summit 2025, a chi gli chiedeva come giudicasse il livello dei prezzi delle polizze catastrofali. Si tratta di prodotti che definisce «non un’opportunità, ma un’esigenza».
Taglio video Cimbri: https://we.tl/t-qxBFScf8cM
+++ Unipol: Cimbri, target? Restano quelli del Piano, ma possiamo batterli
«Se non ci sono stravolgimenti di mercato, sicuramente sì, però i nostri target restano quelli del Piano, poi lavoriamo per batterli, ovviamente». Così il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, a margine dell’Insurance Summit 2025, a chi gli chiedeva se la compagnia stesse potesse superare i target annuali (anche alla luce dell’ottimismo di Generali sulla guidance visto l’impatto minore del previsto delle catastrofi naturali). «Noi – aggiunge il numero uno della compagnia bolognese – facciamo dei piani a tre anni e normalmente, anzi sempre, li rispettiamo, non stiamo ad aggiornare i target».
+++ Bper: Cimbri, nuovo risiko? Ora deve lavorare su integrazione Sondrio. «Le aziende non si fanno in un giorno…»
«Bper ha appena acquisito Sondrio e penso che abbia tanto lavoro da fare, perché le aziende non si fanno in un giorno». Così il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, a margine dell’Insurance Summit 2025, a chi gli chiedeva di un possibile nuovo protagonismo da parte di Bper nella prossima ondata del risiko bancario.
+++ Unipol: Cimbri, su bancassicurazione Bper-Sondrio fare più e meglio. «Far entrare in testa dei bancari la cultura assicurativa»
«Sulla bancassicurazione si può fare di più e meglio. Non bastano proclami, ma serve lavoro e formazione interna» con l’obiettivo di «far entrare nella testa dei bancari la cultura assicurativa». Così il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, intervistato nel corso l’Insurance Summit 2025. «Bper e Sondrio si sono fuse da poco» ma soprattutto per Sondrio ci sono «ampi margini di miglioramento».
+++ Unipol: Cimbri, bancassicurazione con UniCredit? Tutto possibile, non escludo nulla (RCO)
«Noi andiamo avanti per la nostra strada» ma «in futuro è tutto possibile, io non escludo nulla». Così il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, intervistato nel corso l’Insurance Summit 2025, a chi gli chiedeva dell’indiscrezioni del Sole 24Ore sull’ipotesi che vedrebbe coinvolta UniCredit e la compagnia bolognese in un accordo di bancassurance. «Abbiamo la nostra strategia – non si sbottona Cimbri – poi il futuro si vedrà». Si tratta di ipotesi che «dipendono» anche «da tante cose che possono succedere».
Taglio video Liverani: https://we.tl/t-sV9yG5rwrx
+++ Ania: Liverani, entro fine anno riforma governance, da Allianz segnale forte. «E punto anche a rientro Unipol in associazione»
Il possibile strappo di Allianz dentro l’Ania è «un segnale forte che non va trascurato. Ci siamo subito messi a lavoro ed entro fine anno l’obiettivo è di presentare una nuova governance». Così il presidente di Ania, Giovanni Liverani, intervistato nel corso dell’Insurance Summit 2025 organizzato da Sole 24 Ore e 24 Ore Eventi. Sulla rappresentatività di Ania, spiega, «abbiamo una compagnia molto grande (Unipol, ndr) che non è più» all’interno dell’associazione «da molti anni» e uno degli obiettivi è «creare le condizioni per il suo rientro».
Tornando alla governance di Ania, ribadisce più volte Liverani, c’è stata una «divergenza tra alcune compagnie, anche precedente al mio arrivo, con un segnale molto forte da parte di Allianz a settembre che ha comunicato l’intenzione di riservarsi la decisione di poter uscire entro fine anno». Ma l’Ania per funzionare «deve essere forte» e puntare su «coesione interna, rappresentatività del mercato ed efficacia dell’organizzazione. Bisogna lavorare molto». Per questo, «abbiamo elaborato una nuova governance» con una «proposta corale, del comitato esecutivo in carica, finalizzata a ottenere più rappresentatività, allargando il perimetro alle compagnie oggi non presenti» e poi per una «maggior coesione, facendo rientrare le diverge sulla governance», puntando sulla nostra «efficacia».
+++ Assicurazioni: Liverani (Ania), polizze CatNat grande opportunità per sistema Paese. Sottoassicurazione è svantaggio competitivo enorme
Le polizze contro i danni catastrofali «non sono una sfida, ma un grande opportunità dell’intero sistema Paese per mettere in sicurezza» il tessuto produttivo italiano. Così il presidente di Ania, Giovanni Liverani, intervistato nel corso dell’Insurance Summit 2025. «Prima solo il 7% di queste imprese era assicurato, in Francia siamo al 100%» e anche la Germania registra il 55%. «È uno svantaggio competitivo enorme, all’inizio forse non è stato capito dal settore industriale ma ora c’è molto interesse».
Allargando lo sguardo all’intero comparto, «il settore – spiega – è in ottima salute: nel ramo Danni la crescita è sopra il 7% anche nel 2025, nel ramo Vita, dopo il boom dello scorso anno, siamo comunque a +10%. È un settore che produce redditività» e sul fronte della crescita «c’è un potenziale enorme da sviluppare». L’intelligenza artificiale e le polizze catastrofali, ribadisce, «sono due grandi opportunità, come in nessun altro settore».
Taglio video Rabitti: https://we.tl/t-acyvfmkkT7
+++ Assicurazioni: Rabitti (Ivass), periodo felice ma su polizze CatNat serve impegno di tutti
Sul fronte assicurativo «ci si trova in un periodo felice: premi in crescita, il comparto è ben patrimonializzato e il Solvency ratio è alto, sopra la soglia di sicurezza. Ovviamente, alcune fragilità sono già emerse, altre sono da monitorare». Così la consigliera dell’Ivass, Maddalena Rabitti, intervistata nel corso di Insurance Summit 2025, organizzato dal Sole 24 Ore e 24 Ore Eventi. Tra le sfide che si trova davanti il settore, cita «l’invecchiamento della popolazione», così come l’attenzione sulle nuove tecnologie, «e il regolamento sull’AI, visto che alcuni sistemi di intelligenza artificiale» a livello europeo «sono classificati come ad alto rischio e la normativa attribuisce anche all’Ivass il compito di monitorare i sistemi di AI». Tra i temi in agenda la «riforma del Solvency II» che potrebbe liberare capitale.
Uno dei nodi che si trovano di fronte le assicurazioni è invece legato al futuro delle cosiddette polizze catastrofali: «Serve l’impegno di tutti – auspica – con polizze chiare trasparenti e adeguate. Il rischio non è solo sul livello dei prezzi ma che si facciano le polizze solo perché c’è un obbligo». Se le imprese non si assicurano, «potrebbero avere meno agevolazioni pubbliche in caso di catastrofi», ma in ogni caso «non possiamo pensare che la soluzione in caso di catastrofi siano sempre misure eccezionali di indennizzo pubblico».
+++ Assicurazioni: Tamburini, in 2025 vissuta congiuntura favorevole