(AGENPARL) - Roma, 12 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 12 November 2025 12 Novembre 2025
PRESENTATO AL PARLAMENTO EUROPEO LO STUDIO DELLA FONDAZIONE OSSERVATORIO AGROMAFIE NELL’AMBITO DEL PROGETTO M.A.C.I.S.T.E. SUL FUTURO DEL MERCATO DEL TABACCO EUROPEO
L’Italia tra le best practices per tracciabilità e governance di filiera. Necessaria un’armonizzazione europea dei sistemi di controllo
Si è tenuta oggi presso il Parlamento Europeo, la conferenza “Il mercato del tabacco europeo: prospettive di un modello regolatorio unico”, ospitata dall’On. Paolo Borchia.
L’incontro ha rappresentato un momento di confronto tra istituzioni, esperti e rappresentanti del settore, durante il quale è stato presentato lo studio dedicato al mercato del tabacco greggio in Europa e alle prospettive di un sistema di tracciabilità armonizzato a livello comunitario.
Dalla ricerca realizzata dall’Osservatorio Agromafie di Coldiretti, con il contributo del centro Studi Divulga, è emersa una variegata situazione nei sistemi di tracciabilità nazionali, caratterizzati da approcci e strumenti differenti. Questa diversità in alcuni casi può complicare l’interoperabilità tra registri agricoli, fiscali e doganali, ostacolando il controllo dei flussi transfrontalieri e creando spazi di vulnerabilità che potrebbero, in alcune circostanze, favorire il commercio illecito.
Tuttavia possono anche rappresentare un’opportunità per realizzare un modello unico europeo basato su approcci già testati ed efficaci in alcuni Stati membri
Lo studio ha però evidenziato anche la presenza di modelli virtuosi in diversi Paesi europei. L’Italia ha un modello avanzato basato su contrattualizzazione obbligatoria, registri digitali centralizzati che includono l’obbligo preventivo di dichiarazione delle spedizioni e controlli integrati tra autorità agricole e doganali.
La Grecia ha sviluppato un registro unico collegato ai sistemi doganali e ai contratti agricoli; la Spagna promuove contratti-tipo e controlli territoriali che coprono quasi tutta la produzione nazionale
La Polonia, invece, ha implementato un sistema di monitoraggio digitale (SENT) che traccia i flussi di trasporto e le movimentazioni fiscali.
Modelli che seppur diversi tra loro, condividono un approccio basato su digitalizzazione, governance interprofessionale e controllo amministrativo, e rappresentano una base concreta per l’armonizzazione futura delle norme europee.
“Il tabacco greggio europeo non è solo un prodotto agricolo, ma una componente essenziale dell’economia di molti territori rurali, dal Mediterraneo all’Europa centrale – ha spiegato Gennarino Masiello, vicepresidente Coldiretti e presidente Unitab Europa – Garantisce reddito, occupazione e presidio rurale e merita una strategia europea che lo tuteli, non che lo indebolisca. In termini di tracciabilità del tabacco greggio i sistemi attivi nei diversi Paesi produttori dell’Unione esprimono modelli virtuosi, come nel caso dell’Italia, per questo chiediamo che la futura regolamentazione europea sulla tracciabilità del tabacco greggio parta da queste buone pratiche, creando un sistema armonizzato europeo che renda i controlli più efficaci e allo stesso tempo non appesantisca il lavoro dei produttori agricoli con l’obiettivo di arrivare a un modello unico europeo, capace di garantire legalità e competitività”.
“Lo studio ha messo in evidenza la difformità dei vari metodi nazionali di tracciabilità del tabacco greggio – ha aggiunto Stefano Liberti, giornalista di inchiesta curatore della ricerca – mostrando come un sistema europeo aggiuntivo possa rappresentare un onere eccessivo per gli operatori della filiera. Un sistema armonizzato europeo dovrebbe tener conto delle best practices messe in atto da alcuni paesi come ad esempio l’Italia”.
Tra le raccomandazioni di policy emerse dallo studio, è stato sottolineato l’importanza di valorizzare i sistemi nazionali già efficaci, assicurando proporzionalità e sostenibilità economica delle nuove regole e promuovendo una visione integrata che unisca sicurezza dei flussi, innovazione tecnologica e tutela delle filiere agricole.
Durante l’incontro è stata richiamata l’attenzione sulle criticità ancora aperte, legate alla frammentazione normativa, alla scarsa digitalizzazione di alcuni Stati membri e al rischio di un eccessivo carico burocratico per i piccoli produttori. È stato ribadito il bisogno di un equilibrio tra controllo e sostenibilità economica, per evitare distorsioni competitive e perdita di redditività nel comparto agricolo.
“L’Italia – ha spiegato Luigi Scordamaglia, Ad di Filiera Italia – rappresenta un punto di riferimento in Europa per la filiera integrata dedicata ai prodotti innovativi del tabacco riscaldato. È necessario rivedere la proposta della Commissione Europea per proteggere l’occupazione, l’innovazione e la competitività e per preservare un modello che ha dimostrato efficacia nello sviluppo economico e nella lotta all’illegalità”.
Particolare attenzione è stata dedicata anche agli effetti della revisione della Direttiva europea sulle accise (TED). Secondo le analisi, l’estensione del regime delle accise al tabacco greggio potrebbe ridurre la domanda interna e favorire il mercato illecito, con ripercussioni negative sulle aziende agricole e sull’occupazione. Lo studio raccomanda pertanto di mantenere una netta distinzione tra materia prima agricola e prodotti finiti, garantendo la competitività delle imprese e la tutela del reddito degli agricoltori europei.