(AGENPARL) - Roma, 11 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 11 November 2025 *La Toscana di Pietro Leopoldo. Dall’abolizione della pena di morte a un
diritto penale moderno*
/Sabato 15 novembre alle 17,30 al Museo delle Terre Nuove si terrà il
convegno che vedrà protagonisti Riccardo Nencini, Irene Stolzi e Cecilia
Nava/
Prosegue il calendario di iniziative dedicate a Pietro Leopoldo, il
Granduca che fece della Toscana un laboratorio di riforme civili e
sociali tra i più avanzati d’Europa.//
Sabato 15 novembre, alle 17,30, al Museo delle Terre Nuove, si terrà la
conferenza “La Toscana di Pietro Leopoldo. Dall’abolizione della pena di
morte a un diritto penale moderno”, un approfondimento sul ruolo del
sovrano nell’evoluzione del diritto e nella costruzione di una nuova
idea di giustizia.
All’incontro prenderanno parte Irene Stolzi, Riccardo Nencini e Cecilia
Nava.
Irene Stolzi, professore ordinario di storia del diritto presso
l’Università di Firenze, si è formata alla scuola di Paolo Grossi, tra i
più illustri storici del diritto a livello internazionale e presidente
della Corte Costituzionale dal 2016 al 2018; Grossi ha legato storia,
diritto e società percependo il diritto come una realtà viva
profondamente incardinata nei valori di una comunità e nella vita
concreta degli uomini. Irene Stolzi, con il suo intervento, offrirà una
lettura profonda del pensiero di Pietro Leopoldo e del significato delle
sue riforme nel contesto europeo del Settecento.
Accanto a lei, Riccardo Nencini, presidente del Gabinetto scientifico
letterario G.P. Vieusseux, porterà una testimonianza diretta di impegno
civile e politico. Da Presidente del Consiglio Regionale della Toscana,
Nencini fu infatti il promotore della legge che istituiva la Festa della
Toscana, concepita per celebrare la storica abolizione della pena di
morte avvenuta in Toscana il 30 novembre 1786, prima al mondo per
volontà di Pietro Leopoldo. Un tema a lui particolarmente caro: sempre
in veste di presidente del Consiglio Nencini si era battuto per la vita
di Derek Rocco Barnabei, il giovane di origini italiane condannato a
morte negli Stati Uniti.
Completa il quadro la partecipazione di Cecilia Nava, responsabile del
gruppo di Firenze di Amnesty International, organizzazione che da
decenni si batte per l’abolizione universale della pena capitale.
Amnesty, che si impegnò in prima linea anche nel caso di Derek Rocco
Barnabei, continua oggi la sua azione di sensibilizzazione e pressione
internazionale: più di tre quarti dei Paesi del mondo hanno ormai
abolito la pena di morte per legge o nella pratica, ma restano ancora
numerosi gli Stati in cui essa viene applicata, richiamando la necessità
di un impegno costante e condiviso per i diritti fondamentali dell’uomo.
L’iniziativa si inserisce nel percorso di celebrazioni dedicate ai 260
anni dall’insediamento di Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena come Granduca
di Toscana, promosso dal Comune di San Giovanni Valdarno, in
collaborazione con il Museo delle Terre Nuove e Fondazione MUS.E, con il
contributo della Regione Toscana.
L’appuntamento del 15 novembre si collega idealmente alla Festa della
Toscana, che si celebra il 30 novembre, occasione per ricordare la
straordinaria modernità delle riforme leopoldine e per riaffermare i
valori di libertà, giustizia e civiltà giuridica che da allora
definiscono l’identità toscana.
L’incontro offrirà così l’opportunità di riscoprire la figura di Pietro
Leopoldo non solo come sovrano riformatore, ma come simbolo di una
Toscana che, ieri come oggi, pone la dignità della persona e il
progresso civile al centro della propria storia.
La partecipazione è libera fino a esaurimento posti.
Informazioni e prenotazioni:
Museo delle Terre Nuove
Palazzo d’Arnolfo – Piazza Cavour, San Giovanni Valdarno (AR)
