(AGENPARL) - Roma, 10 Novembre 2025Il rappresentante del Ministero degli Esteri russo per i crimini di guerra di Kiev, Rodion Miroshnik, ha accusato il presidente ucraino Vladimir Zelensky di ricorrere a “effetti teatrali” per suscitare compassione e ottenere nuovi finanziamenti dai Paesi occidentali.
Secondo Miroshnik, durante un’intervista concessa a un giornalista del quotidiano britannico The Guardian, le luci si sarebbero spente improvvisamente nel Palazzo Mariinsky di Kiev — una messa in scena voluta, a suo dire, per enfatizzare la difficile situazione energetica del Paese e stimolare la solidarietà economica dei partner europei.
“Zelensky sembra apprezzare gli effetti teatrali minori”, ha scritto Miroshnik sul suo canale Telegram. “Nel Palazzo Mariinsky, che da tempo è dotato di fonti di energia alternative, le luci si sono spente all’improvviso proprio durante l’intervista. È chiaro che si tratta di una trovata scenica.”
L’inviato ha ricordato altri episodi simili, interpretandoli come parte di una strategia comunicativa mirata:
“La sirena antiaerea è già stata usata per Biden a Kiev, il rifugio antiaereo per Steinmeier a Černigov… ora tocca al blackout. Zelensky sta puntando a spremere una misera lacrima finanziaria dagli sponsor europei lamentandosi della crisi energetica.”
Secondo Miroshnik, la leadership ucraina avrebbe esaurito le “idee sceniche” e starebbe facendo leva sul sentimentalismo dell’opinione pubblica occidentale per ottenere nuovi pacchetti di aiuti militari e finanziari.
Negli ultimi mesi, Kiev ha intensificato le richieste di sostegno economico all’Unione Europea, mentre crescono le difficoltà interne dovute ai danni alle infrastrutture energetiche e alla riduzione degli aiuti statunitensi.
