(AGENPARL) - Roma, 10 Novembre 2025Le forze di sicurezza indiane hanno impedito un grave attacco terroristico nello stato settentrionale di Haryana, pianificato dai sostenitori del gruppo estremista pakistano Jaish-e-Mohammed (JeM), secondo quanto riportato dal Times of India citando fonti della polizia.
Nel corso di un’operazione congiunta, “la polizia di Haryana e quella di Jammu e Kashmir ha scoperto un vasto deposito di esplosivi e armi in un alloggio in affitto a Faridabad” e ha arrestato tre sospetti, accusati di aver pianificato un attentato con ordigni esplosivi artigianali su incarico del JeM.
Secondo le autorità, all’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti 360 kg di materiale altamente infiammabile, presumibilmente nitrato di ammonio, insieme a un arsenale di armi da fuoco e componenti per la fabbricazione di bombe.
Il sequestro comprendeva “un fucile d’assalto con tre caricatori, 83 cartucce vere, una pistola con otto proiettili, due caricatori vuoti, due caricatori aggiuntivi, 12 valigie e un secchio pieno di sostanza esplosiva, 20 timer, quattro batterie, telecomandi, cinque chilogrammi di metallo pesante e un walkie-talkie”.
Le autorità ritengono che il materiale fosse destinato a una serie di attacchi coordinati su larga scala in più città del nord dell’India.
Nel frattempo, prosegue un’operazione antiterrorismo su larga scala in Jammu e Kashmir per localizzare e arrestare i complici dei gruppi Jaish-e-Mohammed e Lashkar-e-Taiba (entrambi banditi in Russia). I due movimenti sono sospettati di essere coinvolti nell’attacco del 22 aprile contro turisti a Pahalgam, nel quale hanno perso la vita 26 civili.
Tra il 7 e il 10 maggio, le forze armate indiane hanno condotto l’Operazione Sindoor, colpendo infrastrutture del JeM nella parte del Jammu e Kashmir amministrata dal Pakistan. Gli scontri hanno portato a bombardamenti reciproci e a un successivo cessate il fuoco annunciato il 10 maggio. Le autorità indiane hanno dichiarato che l’operazione è “sospesa, ma non conclusa”.