(AGENPARL) - Roma, 10 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 10 November 2025 FUSIONE CONFCOOPERATIVE FERRARA-RAVENNA, IL SINDACO FABBRI A FORLÌ: “LE
COOPERATIVE ‘SANE’ SONO PRESIDIO DI TERRITORIO, OCCUPAZIONE E QUALITÀ”
IL PRIMO CITTADINO SU FERRARA: “PRIMA AFFIDAMENTI DIRETTI A POCHE
COOPERATIVE. ORA SUPERATE LE LOGICHE DEL PASSATO APRENDO A BANDI PUBBLICI
PER UNA MAGGIORE TRASPARENZA E UN AMPLIAMENTO DELLE AREE DI INTERVENTO”
Forlì, 10 novembre 2025 – Confcooperative Ferrara si unisce alla Romagna,
creando così una delle realtà territoriali cooperative più grandi d’Italia,
sia per numero di cooperative (con oltre 600 imprese aderenti) che per
estensione territoriale (comprendente 4 province: Ferrara, Forlì-Cesena,
Ravenna e Rimini).
Alla giornata di presentazione pubblica della fusione tra Confcooperative
Ferrara e Confcooperative Ravenna–Rimini, organizzata oggi a Forlì nell’ex
Chiesa di San Giacomo, è intervenuto anche il sindaco di Ferrara Alan Fabbri,
invitato a portare l’esperienza del territorio estense e a illustrare il
ruolo strategico che il mondo cooperativo riveste nella comunità
locale. Presente all’incontro anche il presidente della Regione Michele De
Pascale.
“L’unione tra Ferrara e la Romagna non è una fusione di sigle, ma un’unione
di competenze, di saper fare, che racchiude oltre 600 cooperative e 43.000
lavoratori. Un sistema che genera economia e produce coesione sociale.
L’obiettivo, ora, sarà fare rete, unendosi e facendosi sentire su temi come
sviluppo, fondi UE, transizione ecologica e politiche del lavoro”, ha detto
il sindaco Alan Fabbri ad apertura dell’incontro.
“A Ferrara le cooperative sono già un partner essenziale del Comune. Sono
parte di un sistema aperto, trasparente e fondato sulla qualità dei
progetti e capace di creare lavoro” ha dichiarato Fabbri.
Il primo cittadino di Ferrara ha ricordato come il Comune abbia infatti
aperto i bandi pubblici, anche nel settore socio-sanitario, superando le
logiche del passato.
“Prima del 2019 i servizi venivano affidati direttamente a poche
cooperative, sempre le stesse. Le risorse erano concentrate
sull’immigrazione, mentre altre fragilità (disabilità, anziani, famiglie)
erano marginali”, ha specificato Fabbri. “Abbiamo voluto cambiare
profondamente metodo: per questo sono stati introdotti bandi veri e propri,
aperti annualmente a tutte le cooperative ed associazioni, come sono stati
ampliati i settori di intervento a tutte le fragilità, garantendo d’altra
parte trasparenza e pari opportunità”.
Oggi molte piccole cooperative ferraresi lavorano stabilmente con il
Comune, creando occupazione di qualità e servizi innovativi. Ad esempio le
realtà “Prendiamoci Cura” e “Stand by Me” (Coop Casa e Lavoro), con
attività di autonomia e socialità per ragazzi fragili; “Giovani Caregiver,
forti sì ma anche fragili” (Coop Serena) che coinvolge 100 studenti
dell’Einaudi in un percorso civico ed educativo; “Famiglie al centro” (Coop
Il Germoglio) con uno spazio relazionale e formativo a Pontelagoscuro e
“Café della Memoria” (Coop Serena con ASP), luogo d’incontro per persone
con disturbi cognitivi e familiari.
Non solo sociale. Anche nel settore educativo, il Comune di Ferrara ha
attivato collaborazioni importanti, tra cui quella con la cooperativa Il
Piccolo Principe, aderente a Confcooperative, con il progetto “Orientamento
diffuso”, che coinvolge tutte le scuole secondarie.
“Insieme a Il Piccolo Principe abbiamo avviato un progetto di orientamento
nelle scuole – ha spiegato Fabbri – per aiutare i ragazzi a scegliere
percorsi professionali adeguati ai loro talenti e alle esigenze del
territorio. Non esiste una sola strada: non tutti devono necessariamente
intraprendere percorsi universitari. Il mondo del lavoro è ampio e Ferrara
ha un comparto agricolo importante. Grazie anche alle cooperative del
territorio, in tal senso, si possono creare progetti specifici per
l’orientamento e l’inserimento lavorativo”.
Sul tema mense scolastiche e sostenibilità, il sindaco ha inoltre ricordato
il premio nazionale Compraverde Buy Green per qualità e filiera corta,
