(AGENPARL) - Roma, 10 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 10 November 2025 Nota di Simonetti (M5S): “Oltre le poltrone, necessaria una riforma
strutturale per l’equità fiscale e l’efficienza idrogeologica”
(Acs) Perugia, 10 novembre 2025 – “In un contesto caratterizzato
dalle imminenti elezioni dei Consorzi di Bonifica, il Movimento 5
Stelle ritiene prioritario elevare il dibattito oltre le consuete
dinamiche di potere e di nomina, focalizzandolo sulla necessaria e
improrogabile riforma strutturale del sistema di bonifica e di
gestione del rischio idrogeologico a livello regionale”. È quanto
dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Luca
Simonetti.
“Si impone un decisivo cambio di rotta – spiega Simonetti – volto
a conseguire maggiore efficienza operativa e un’equità fiscale
sostanziale. Le precedenti gestioni hanno, infatti, determinato il
consolidamento di determinate posizioni e una riduzione delle
attività di manutenzione ordinaria in favore di grandi appalti. Il
sistema gestionale vigente è afflitto da criticità storiche, tra cui
spicca una manifesta disparità sia in termini di contribuzione che di
erogazione dei servizi. Attualmente, l’onere contributivo annuale per
la bonifica è imposto per disposizione normativa ai soli proprietari
di terreni e fabbricati in 49 dei 92 comuni umbri, interessando appena
il 40% del territorio. Benché la copertura dei servizi nella restante
porzione territoriale sia teoricamente affidata alla fiscalità
generale, con uno stanziamento annuale aggiuntivo di un milione di
euro, seppur insufficiente per l’intera gestione del reticolo
idrografico regionale, si configura di fatto una palese sperequazione.
Gli interventi di bonifica e di tutela idrogeologica devono essere
intesi non come un mero beneficio diretto al singolo fondo, bensì
come una componente essenziale della sicurezza idrogeologica
dell’intera collettività”.
“L’unica soluzione per superare questa distorsione contributiva e
gestionale – prosegue Simonetti – consiste nel trasferimento delle
competenze in materia di bonifica a un unico ente regionale, dotato di
adeguata struttura tecnica, individuabile nell’Agenzia forestale
regionale. Tale trasferimento consentirebbe il finanziamento integrale
di dette attività attraverso il ricorso alla fiscalità generale. La
prevenzione del rischio e la gestione del territorio costituiscono,
infatti, un servizio indivisibile e irrinunciabile che la
collettività non può essere chiamata a sostenere due volte. I ruoli
contributivi relativi ai servizi che interessano in modo diretto i
proprietari (opere idrauliche da manutenere) resterebbero comunque
gestiti dal soggetto pubblico. In questo nuovo assetto, ai Consorzi di
Bonifica verrebbe mantenuto un ruolo di natura operativa, circoscritto
prevalentemente alla gestione della componente irrigua. Tale
accentramento, inoltre, assicurerebbe l’unificazione della gestione
del territorio umbro, garantendo un unico punto di riferimento per
tutti i 92 comuni”.
“Si rende pertanto necessaria – conclude Simonetti – una seria e
approfondita riflessione su questa proposta di riforma, finalizzata
all’adozione di un modello di gestione più trasparente, efficiente e,
soprattutto, equo nei confronti di tutti i cittadini umbri. È giunto
il momento di privilegiare l’interesse collettivo e la salvaguardia
idrogeologica del territorio rispetto alle logiche politiche del
passato”. RED/dmb
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/81196
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