(AGENPARL) - Roma, 10 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 10 November 2025 (ACON) Trieste, 10 nov – “Potenziare i programmi formativi
nelle scuole e nelle societ? sportive. Promuovere protocolli
condivisi con le Forze dell’Ordine per garantire sicurezza e
rispetto negli eventi. Istituire riconoscimenti pubblici per le
tifoserie che si distinguano per correttezza e fair play”. Lo
afferma in una nota Roberto Novelli, consigliere regionale di
Forza Italia, che fa sapere di servire “l’hat-trick di azioni
concrete e immediatamente realizzabili con il deposito di una
mozione, sottoscritta anche dal capogruppo azzurro Andrea
Cabibbo, finalizzata a combattere la violenza e ad educare a un
approccio responsabile e civile al tifo”.
Novelli spiega: “Questa mozione nasce da un’esigenza etica e
civile. Il tifo deve restare una manifestazione di passione e
identit?, non degenerare in violenza o odio. Di recente, un
brutale agguato culminato con un lancio di sassi contro il
pullman dei tifosi ospiti, avvenuto dopo la partita tra Rsr
Sebastiani Rieti e Pistoia Basket, ? costato la vita al secondo
autista del mezzo, colpito dal lato del passeggero. La tragedia
avrebbe potuto addirittura assumere le proporzioni di una
catastrofe, se l’autista ucciso fosse stato al volante del
pullman. Resta un dato che fa ribollire il sangue: ? morto un
uomo innocente, brutalizzato da individui che non possono e non
devono essere definiti tifosi. Questi episodi impongono una
riflessione profonda”.
“Non possiamo tollerare che l’amore per una squadra si trasformi
in disprezzo per l’altro. Le istituzioni, le societ? sportive, le
scuole e le famiglie devono agire insieme per costruire una
cultura del rispetto. Sostenere le tifoserie virtuose – prosegue
il consigliere di FI – ? un modo per raccontare che un altro tifo
? possibile: pi? maturo, solidale, capace di unire invece che
dividere”.
“La proposta punta a rafforzare il legame tra sport e comunit?,
valorizzando i comportamenti positivi che ogni settimana animano
stadi e palazzetti. Serve un cambio di paradigma: passare dalla
repressione alla prevenzione, dall’indifferenza alla
responsabilit? condivisa. Lo sport, quando insegna a rispettare
l’avversario – chiude Novelli -, educa alla convivenza civile”.
ACON/COM/rcm
101208 NOV 25
