(AGENPARL) - Roma, 9 Novembre 2025(AGENPARL) – Sun 09 November 2025 Corso del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società
QUALE FRIULANO NELLA SCUOLA, CORSO PER INSEGNANTI
ORGANIZZATO DALL’UNIVERSITÀ DI UDINE
Iscrizioni entro il 13 novembre, prima lezione il 14 nel polo di via Margreth a Udine
Sette incontri, da novembre a febbraio 2026, di tre ore ciascuno,
nel polo della formazione dell’Ateneo
Udine, 9 novembre 2025 – Un corso di formazione per insegnanti sulla didattica del friulano
e, in particolare, sul rapporto tra la lingua parlata e quella standard. Lo organizza l’Università di
Udine, in collaborazione con l’Agenzia regionale per la lingua friulana (Arlef) e il sostegno della
Regione Friuli Venezia Giulia. Il percorso formativo si articola in sette incontri, dal 14 novembre
al 19 febbraio 2026, di tre ore ciascuno (15-18), nell’aula 3 del polo della formazione
dell’Ateneo (via Margreth 3, Udine). È possibile iscriversi fino al 13 novembre alla pagina web
https://h7.cl/1dMa6. La partecipazione è gratuita; è previsto solo il pagamento della marca da bollo
ministeriale da 16 euro per l’iscrizione. Al termine verrà rilasciato un attestato a chi frequenterà
almeno due terzi delle ore di lezione. Il corso è valido come titolo culturale per l’iscrizione
nell’Elenco regionale degli insegnanti con competenze riconosciute per l’insegnamento della lingua
friulana. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione,
formazione e società dell’Ateneo friulano.
Le lezioni
Il primo incontro, su “I “fondamentali” della scrittura del friulano: lingua standard e varietà”, si terrà
il 14 novembre. Interverrà Gabriele Zanello dell’Università di Udine. Il 25 novembre Luca Melchior,
dell’Università di Klagenfurt, approfondirà il tema: “Il linguistic landscape friulano: spazi pubblici e
iniziative private”. Il 18 dicembre, “La lingua friulana e il quadro delle new literacies: a che punto
siamo?” sarà l’argomento della lezione di Serena Martini delle Università di Udine di Modena –
Reggio Emilia. Nel 2026 sono previsti altri quattro appuntamenti. Di “Lingua friulana e giornalismo:
l’attualità in marilenghe” parlerà il 15 gennaio la giornalista Erika Adami. il 22 gennaio “Il friulano
dei materiali didattici: osservazioni a partire dal progetto di rilevante interesse nazionale
“Supporting minority languages in educational contexts (MinEdu)” sarà il tema dell’intervento di
Paola Solerti dell’Isis “Cecilia Deganutti” di Udine. Il 12 febbraio, Davide Turello dell’Università
Otto-Friedrich di Bamberga, affronterà la questione relativa a “La lingua friulana letteraria alla
prova della didattica”. “Quale didattica del friulano per i neoparlanti?” è il titolo della lezione che
terrà la direttrice del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società,
Fabiana Fusco.
«Il percorso formativo – spiega la direttrice del Dipartimento di Lingue e letterature,
comunicazione, formazione e società, Fabiana Fusco – cerca di venire incontro a una delle
preoccupazioni più sentite fra chi si prepara all’insegnamento di lingua e cultura friulana nella
scuola o che vi si dedica quotidianamente: il modello di lingua che la scuola dovrebbe proporre e,
in questo contesto, il problema evocato con maggiore frequenza è quello del rapporto tra varietà
parlata e lingua standard. Le istituzioni linguistiche e culturali, e in particolare la scuola, svolgono
un ruolo di mediazione fondamentale nella pianificazione linguistica, cioè nello sviluppo e nella
codificazione della lingua che la comunità accetta come corretta e anche nella promozione dell’uso
della lingua da parte dei suoi potenziali parlanti».
È per questo che «il corso – sottolinea il responsabile scientifico, Gabriele Zanello, direttore del
Centro interdipartimentale per lo sviluppo della lingua e della cultura del Friuli (Cirf) dell’Ateneo –
mette a tema il dibattito sul rapporto tra norma e variazione linguistica, soprattutto quando queste
considerazioni riguardano la didattica delle lingue e gli strumenti a essa destinati. Presenterà il
problema della standardizzazione grafica e morfologica, proporrà una panoramica sui modelli di
testualità “pubblica”, come il linguistic landscape, i media, i materiali didattici e i testi letterari, e
infine si soffermerà sulla questione della didattica del friulano per i neoparlanti o per quanti
provengono da famiglie con background migratorio». (sg)