(AGENPARL) - Roma, 9 Novembre 2025(AGENPARL) – Sun 09 November 2025 Fiumicino, Barbera (PRC): “No al porto crocieristico a Fiumicino. La
mobilitazione conferma il fronte sociale contro la speculazione ambientale”
“Oggi nel Comune di Fiumicino si è svolta una significativa manifestazione
popolare, con cittadini, associazioni ambientaliste, forze politiche e
movimenti sociali, che hanno sfilato contro il progetto del nuovo porto
crocieristico nella zona del vecchio faro a Isola Sacra.Esprimiamo la
piena solidarietà e sostegno a questa mobilitazione dal basso, chiedendo
al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e al Governo che venga immediatamente
ritirata l’inclusione dell’opera nel cosiddetto “Decreto Giubileo”, come
richiesto dai manifestanti.
Il progetto del porto crocieristico rappresenta un’infrastruttura massiccia
a gestione privata, calata dall’alto, che mira ad arricchire pochi a
scapito delle comunità locali. La collocazione proposta, alla foce del
Tevere, è in palese conflitto con il diritto all’ambiente salubre, con la
tutela della fascia costiera e con i diritti sociali, compromettendo la
vivibilità del territorio. Il modello di sviluppo che si cela dietro il
progetto è quello di sempre: grandi opere, grandi capitali, scarsa
partecipazione della popolazione e benefici sociali minimi, una logica che
rifiutiamo.
La mobilitazione di oggi dimostra che esiste una volontà diffusa di
autodeterminazione territoriale e di democrazia reale, che non accetta che
decisioni fondamentali per l’ambiente e per le comunità vengano prese nel
segreto degli uffici o dietro accordi tra poteri economici e istituzionali.
Chiediamo al Governo, alla Regione Lazio, al Comune di Roma e al Comune di
Fiumicino di prendere atto della mobilitazione popolare e del dissenso
crescente, di ritirare l’emendamento che colloca ancora oggi l’opera nel
“Decreto Giubileo” e di aprire un tavolo vero di confronto con la società
civile per definire insieme un percorso alternativo. Al Sindaco Gualtieri
diciamo che non bastano parole di buona volontà se non seguite dai fatti.
La città, il territorio e le comunità non possono essere sacrificate
sull’altare della logica delle grandi opere e della privatizzazione”.
E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, co-Segretario romano e membro della
Direzione Nazionale di Rifondazione Comunista.