(AGENPARL) - Roma, 8 Novembre 2025(AGENPARL) – Sat 08 November 2025 120a.25
Comunicato stampa
Nel dialogo tra cervello e corpo
la chiave per nuove diagnosi e processi riabilitativi
Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e Università di Verona partner di un nuovo progetto di ricerca per svelare i meccanismi della rappresentazione corporea e migliorare il recupero funzionale di pazienti con patologie neurologiche
Un ambizioso progetto di ricerca europeo, Bb-Rebus (Brain-Body factors mediating altered bodily representations in multiple pathological conditions), punta a svelare i meccanismi nascosti del complesso dialogo tra cervello e corpo, un rapporto che, quando si altera, può compromettere la percezione che ognuno di noi ha di sé e dei propri movimenti. A guidare questo percorso scientifico d’avanguardia sono il dipartimento di Scienze umane dell’Università di Verona e il dipartimento di Riabilitazione dell’Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, due eccellenze italiane nel campo della ricerca neuroscientifica e clinica.
L’obiettivo centrale del progetto è indagare come le alterazioni della rappresentazione corporea si manifestano e si evolvono in patologie che compromettono la connessione tra cervello e corpo, come l’ictus, le lesioni del midollo spinale e la sclerosi multipla. Il campione di ricerca sarà composto da persone con esiti di queste patologie, e da un gruppo di controllo di soggetti neurologicamente sani. Questo permetterà di confrontare le diverse condizioni cliniche e identificare sia gli elementi comuni che sottostanno la rappresentazione corporea, sia gli aspetti che caratterizzano in modo specifico le diverse patologie.
Il progetto si articola su tre obiettivi scientifici principali: descrivere e caratterizzare le alterazioni della rappresentazione corporea e il loro impatto sull’evoluzione e sul recupero dei deficit indotti dalla patologia; identificare i fattori cerebrali e corporei che determinano tali alterazioni, anche attraverso tecniche di neuroimaging e misurazioni cinematiche e muscolari; e, infine, costruire un modello unificato dei meccanismi neurali che caratterizzano la rappresentazione corporea.
Il contributo dell’Università di Verona è fondamentale per la parte neuroscientifica e sperimentale, mentre il team dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, coordinato da Elena Rossato, mette a disposizione le proprie competenze cliniche e la possibilità di seguire i pazienti lungo tutto il percorso di valutazione e riabilitazione. L’incontro tra ricerca di base e ricerca applicata nella clinica rende Bb-Rebus un esempio virtuoso di collaborazione tra territorio, università e sanità.
“Si tratta di un filone di studio che il dipartimento di Scienze umane percorre insieme al dipartimento di Riabilitazione dell’Ircss Ospedale Sacro Cuore di Negrar da molti anni – spiega Valentina Moro, docente di Neuropsicologia e neuroscienze cognitive e responsabile scientifico dell’unità di ricerca di Verona -. Questa ci ha permesso di ottenere bellissimi risultati sia in termini di ricerca (più di 50 pubblicazioni scientifiche in riviste internazionali, tra cui Elife e Neuron, solo negli ultimi 10 anni) che di applicazioni cliniche (con individuazione di percorsi riabilitativi innovativi e formazione dei professionisti della riabilitazione. Il finanziamento del progetto riconosce non solo il valore del tema e dell’approccio proposto, ma anche l’esperienza acquisita dal team veronese in oltre vent’anni di collaborazione Territorio/Università e la rete europea che si è costruita negli anni.”
“Comprendere come il cervello costruisce la percezione del corpo e come questa cambia nelle malattie neurologiche non è solo una sfida scientifica: è un passo decisivo verso una medicina e una riabilitazione più personalizzata, predittiva e umana”, afferma Elena Rossato, coordinatrice del Processo Riabilitativo dell’Irccs di Negrar. “La comprensione dei meccanismi alla base delle alterazioni del dialogo cervello-corpo, obiettivo di questo progetto di ricerca, potrà tradursi per esempio in nuove applicazioni riabilitative di strumentazioni robotiche o ad alta tecnologia. Strumentazioni attualmente utilizzate in altri ambiti ma che potrebbero avere una efficacia nel recupero sensoriale e motorio contribuendo così al miglioramento della qualità di vita e delle autonomie del nostro paziente”.
Con Bb-Rebus, Verona e Negrar si confermano protagonisti di una ricerca europea che guarda al futuro, dove la frontiera tra scienza di base e applicata alla clinica si dissolve in una visione condivisa: ricucire il legame tra mente e corpo per restituire ai pazienti il senso pieno del movimento e della propria identità corporea.
Ufficio Stampa
Ufficio stampa
IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar
cell: 349.358114
![[Università di Verona] Com.st. Nel dialogo tra cervello e corpo la chiave per nuove diagnosi e processi riabilitativi](https://agenparl.eu/wp-content/uploads/2025/11/image1-73-1024x308.jpeg)