(AGENPARL) - Roma, 8 Novembre 2025(AGENPARL) – Sat 08 November 2025 Si inoltra quanto segue
Patrizia Biagi
Ufficio stampa
Comune di Palermo
“Il sindaco Lagalla sceglie di trincerarsi dietro una lunga lettera
formale, piena di richiami a principi condivisibili, ma che nei fatti, in
questi anni di governo cittadino, non ha applicato né rispettato.
Il richiamo alla legalità, alla trasparenza e alla “questione morale” suona
come una retorica vuota di fronte alla realtà che ogni giorno vivono i
palermitani e che la stessa amministrazione produce: una gestione
clientelare, opaca e spesso ai limiti della legalità.
Ne è prova evidente la vicenda che riguarda la società partecipata RAP dove
è stato nominato direttore generale il dott. Collesano, soggetto sotto
procedimento penale per reati gravi commessi proprio nell’esercizio delle
sue funzioni all’interno della stessa società, nominato da un Presidente,
scelto dal Sindaco, é anch’esso imputato per le stesse contestazioni
relative a reati ambientali.
E l’elenco non si ferma qui.
Nel settore della cultura, l’amministrazione Lagalla ha consolidato un
sistema di affidamenti diretti con centinaia di determina dirigenziali che
hanno eluso in modo sistematico la normativa di riferimento, come più volte
evidenziato anche dallo stesso Ragioniere generale.
Si è fatto ricorso a vuote dichiarazioni di infungibilità (ben cosa diversa
dall’unicità) per giustificare affidamenti dietro semplice richiesta,
creando un meccanismo di parcellizzazione artificiosa e di dispersione di
risorse pubbliche, funzionale, forse, solo a mantenere reti di consenso e a
finanziare un sistema di relazioni clientelari.
È inoltre emerso — e sarà oggetto di ulteriori verifiche e segnalazioni
alle autorità competenti — che almeno un consigliere comunale (se non più
di uno) della DC e un dirigente dell’amministrazione comunale, se non
addirittura figure di rango superiore, hanno ricevuto in anticipo le bozze
dei bandi di gara nel settore della cultura della Regione, per poterle
condividere preventivamente con soggetti e associazioni “amiche”.
Un comportamento che, se confermato, configurerebbe un sistema di
manipolazione e distorsione della concorrenza pubblica di estrema gravità.
Di fronte a tutto ciò — a questo sistema che continua a operare e a
contaminare la vita amministrativa della città — il sindaco Lagalla non
dice una parola.
Nessun accenno, nessuna assunzione di responsabilità, nessuna risposta nel
merito.
Solo formule di circostanza e l’ennesimo tentativo di coprire, dietro un
linguaggio istituzionale, uno dei periodi più oscuri e contraddittori della
recente storia amministrativa di Palermo.
Noi non possiamo accettarlo.
Non può bastare un richiamo astratto alla moralità quando, nei fatti,
l’amministrazione promuove e tollera comportamenti che negano ogni
principio di trasparenza, equità e correttezza.
Palermo ha diritto a verità, chiarezza e responsabilità.
Lo dichiarano i consiglieri comunali del gruppo OSO, Giulia Argiroffi e Ugo
Forello”
![[Comune Palermo] Dichiarazione gruppo OSO Argiroffi e Forello](https://agenparl.eu/wp-content/uploads/2023/07/COMUNE-DI-PALERMO.jpg)