(AGENPARL) - Roma, 8 Novembre 2025(AGENPARL) – Sat 08 November 2025 Bonelli (AVS), Brunetta: Lo scandalo è del governo che ha consentito con
una norma lo stipendio a un pluri pensionato.
«Brunetta – quello che per anni ha insultato i lavoratori pubblici
chiamandoli “fannulloni”, che ha detto “no” al salario minimo a 8 euro
l’ora e che nel 2014 attaccò persino il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano per il suo stipendio – oggi risulta essersi visto alzare lo
stipendio da 250 mila a 310 mila euro.
Giorgia Meloni ha detto di essersi sentita “irritata” per quell’aumento. Ma
la presidente del Consiglio finge di dimenticare che è lei la principale
responsabile di quello stipendio da 250 mila euro.
Brunetta fino a un anno e mezzo fa non percepiva un euro per la presidenza
al Cnel, perché aveva una ricca pluripensione. Poi, nel marzo 2024, dentro
il decreto Pnrr è spuntata una norma cucita su misura per lui: un articolo
che ha consentito al presidente e ai componenti del CNEL di ricevere un
compenso, nonostante dal 2012 fosse vietato per i pensionati percepire
incarichi retribuiti dalla pubblica amministrazione.
Questo è lo scandalo.
Ed è uno scandalo politico che porta il nome del governo Meloni.
La verità è semplice: Brunetta non avrebbe mai potuto prendere quello
stipendio senza quella norma “ad personam” infilata dentro il decreto Pnrr.
E oggi non è sufficiente aver ritirato la delibera sul suo aumento: perché
senza la denuncia dell’opposizione tutto sarebbe rimasto in piedi, nel
silenzio.
Brunetta deve dimettersi.
E Meloni non può far finta di non c’entrare: questo meccanismo, questo
privilegio, questa forzatura è stato creato dal suo governo.»
Così in una nota
Angelo Bonelli – Parlamentare AVS, co-portavoce Europa Verde
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE