(AGENPARL) - Roma, 7 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 07 November 2025 comunicato stampa | San Pietro in Casale (Bo), 07 novembre 2025
S. PIETRO IN CASALE (BOLOGNA). DUE DETERMINE PER UN SOLO CANTIERE SUL PONTE DI VIA GENOVA.
POLAZZI (LEGA – RIPARTIAMO SAN PIETRO): “IL SINDACO CHIARISCA SE E’ STATO RISPETATO IL CODICE DEGLI APPALTI”
S. PIETRO IN CASALE (BO), 07 NOV – Il consigliere comunale e metropolitano Mattia Polazzi, capogruppo della Lega e della lista RipartiAMO San Pietro, ha presentato un’interrogazione al Sindaco di San Pietro in Casale per fare chiarezza su quello che appare come un possibile frazionamento artificioso dei lavori pubblici relativi ai “Lavori urgenti di manutenzione straordinaria e di sistemazione del ponte di via Genova”, e per chiarire se è stato rispettato il Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023) .
Al centro della vicenda c’è il Piano di Sicurezza e Coordinamento, redatto in data 27 agosto 2025, che fa riferimento a un unico cantiere . Nonostante ciò, l’Amministrazione ha approvato due determine distinte, entrambe datate 16 settembre 2025 e riferite al medesimo intervento:
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la determinazione n. 174, per un importo di € 27.914,75 + IVA ;
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la determinazione n. 175, per un importo di € 147.300,00 + IVA .
“Un unico cantiere, due determine – denuncia Polazzi – entrambe sotto soglia. Difficile credere ad una scelta casuale o ad un errore tecnico. Noi non abbiamo pregiudizi ma chiediamo che sia fatta chiarezza, perché si possa escludere che la ragione del frazionamento possa essere quella di voler eludere la normativa per mantenere l’affidamento diretto. Se confermato, infatti, sarebbe un fatto di estrema gravità.”
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“Il Codice dei Contratti Pubblici – prosegue Polazzi – vieta espressamente di dividere artificiosamente un appalto per eludere le soglie economiche. La legge non si aggira: si rispetta. E noi vigiliamo e chiediamo risposte puntuali per garantire che questo sia avvenuto e continui ad avvenire.”
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Nell’interrogazione depositata, Polazzi chiede al Sindaco di chiarire se le determine riguardino un progetto unitario, se il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) abbia predisposto un atto di giustificazione della suddivisione, e se il Segretario comunale abbia verificato la legittimità degli atti.
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“A San Pietro in Casale – conclude Polazzi – serve trasparenza. Non intendo restare in silenzio di fronte a un fatto che, se non venisse chiarito, rischierebbe di gettare ombre e discredito sull’intero Comune di San Pietro in Casale.”
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