(AGENPARL) - Roma, 7 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 07 November 2025 *INAUGURATA LA MOSTRA ‘META-FERRARA’ DI STEFANO TASSI*
*DALL’8 NOVEMBRE NEL PALAZZO DUCALE LA RASSEGNA IN OCCASIONE DEI 30 ANNI
DEL RICONOSCIMENTO DI FERRARA SITO UNESCO PATRIMONIO DELL’UMANITA’*
*Ferrara, 7 novembre 2025 – *La mostra, organizzata da Servizio Cultura,
Turismo e rapporti con l’Unesco del Comune di Ferrara, Segreteria del
Sindaco e Fondazione Ferrara Arte, presenta dall’8 novembre 2025 al 1°
febbraio 2026 presso la Residenza Municipale i lavori realizzati da Stefano
Tassi per le celebrazioni dei trent’anni dall’inserimento di “Ferrara,
città del Rinascimento” nella lista del patrimonio mondiale Unesco. Il
titolo indica non soltanto la trasformazione dei tasselli della geografia
urbana dovuta alla sua personale interpretazione, quanto il loro
potenziamento determinato dall’imprevedibilità dell’immagine e,
conseguentemente, dall’esperienza estetica, per sua natura non replicabile,
che scaturisce dall’incontro con essa.
Tassi rianima le carte prodotte tra gli anni Sessanta e Ottanta per la
fotografia analogica fissandoci sopra gli scatti, catturati con una camera
digitale, con un’emulsione di acrilici e inchiostri gettata da una
stampante “truccata” da lui stesso progettata. Concepiti per rispondere
alla luce e agli agenti chimici e non per assorbire pigmenti, i supporti
reagiscono dunque in maniera inaspettata, come dimostra la molteplicità dei
risultati ottenuti. Queste carte “fuori tempo” impregnate di materia
cromatica moderna vengono a porsi a tutti gli effetti come opere uniche,
specificità che l’autore ribadisce operando su ognuna di esse una
post-produzione ad hoc (abradendole con la carta vetrata o spruzzandogli
sopra vernici spray); lavorazione che prosegue su quelle sviluppate in
grande formato. Questo procedimento tecnico, che tiene idealmente assieme
due epoche (quella in cui la realtà veniva trascritta chimicamente e quella
in cui si è trovata ad essere convertita elettronicamente), infonde alle
creazioni di Tassi un senso di temporalità stratificata, evocata altresì
dalla commistione di inquadrature classiche ed effetti visivi che rinviano
alla modernità della pittura astratta e informale. Nelle immagini di Tassi
Ferrara appare, per dirla con d’Annunzio, nella sua «deserta bellezza», e
subito eccede. La sua psichedelica fotografia post-digitale non fissa la
realtà fisica della città, ma la interroga per indurci a superare i limiti
del nostro sguardo.
Come sottolinea il Sindaco di Ferrara Alan Fabbri: «Stefano Tassi conduce
una ricerca che lui stesso definirebbe “archeologica”, volta a rivelare una
dimensione nuova, e unica, ai luoghi che amiamo. Facendo dialogare gli
strumenti del passato con quelli del presente, ci offre una serie di
“cartoline” che svelano tutta la magia, la sacralità, l’energia di
“Ferrara, città del Rinascimento”, che festeggiamo, anche con questa
mostra, nella ricorrenza dei trent’anni dal riconoscimento Unesco. Queste
sue cartoline di Ferrara diventano un modo per farci riscoprire luoghi che
vediamo ogni giorno e che davamo per scontati».
Pietro Di Natale, Direttore della Fondazione Ferrara Arte e curatore della
mostra, aggiunge: «Le eterogenee partiture cromatiche unite alle
dissolvenze e alle sbavature, alle lacune e alle colature dovute
all’incontro tra materia e supporto filtrano i soggetti in maniera
irripetibile; e proprio grazie a questa inedita modalità rappresentativa,
essi stessi, i monumenti, i palazzi, le chiese, i teatri, le piazze, le
vie, le mura della città estense sembrano rivendicare la loro identità,
altrettanto irripetibile, di testimoni della storia ed emblemi della
civiltà. Ogni creazione di Stefano Tassi diventa così una sorta di porta
sospesa tra due dimensioni (analogico-digitale, passato-presente,
realtà-astrazione, materiale-spirituale) che ognuno può aprire con la
propria chiave, una sola, irripetibile, come il modo in cui l’inchiostro
reagisce sulla carta. L’immagine diventa esperienza: non mostra la città,
la attraversa. La Ferrara di Tassi si fa soglia: diventa Meta-Ferrara».
Stefano Tassi nasce nel 1973 a Bondeno (Ferrara), dove risiede e lavora
tuttora. Dopo gli studi tecnici, frequenta la facoltà di Scienze Politiche
all’Università di Bologna. Sin da piccolo osserva ed esplora la sua terra:
la “Bassa” celebrata da Gianni Celati, Luigi Ghirri, Giuliano Scabia e
