(AGENPARL) - Roma, 7 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 07 November 2025 comunicato stampa, venerdì 7 novembre 2025
Grano duro, Sicolo: “Puglia danneggiata da chi delegittima la CUN”
Cerealicoltori producono in perdita, parte industriale arroccata su interessi di parte, sovranità alimentare addio
+7,32% per l’import di grano, il 45,2% di quello utilizzato in Italia viene dall’estero, sempre meno quello italiano
Da quando il ministro Lollobrigida ha annunciato l’istituzione definitiva della CUN Commissione Unica Nazionale sul prezzo del grano a gennaio 2026, Italmopa (associazione che rappresenta la parte industriale della filiera del grano) non si è più presentata alle riunioni dell’organismo. “Accade da un mese”, spiega Gennaro Sicolo, vicepresidente nazionale e presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani. “Il tentativo di delegittimare uno strumento istituito per definire e stabilizzare il prezzo tra il mondo agricolo e quello industriale, superando le fluttuazioni delle borse merci locali, e immettendo nel sistema elementi di equità e trasparenza per garantire ai produttori una remunerazione più giusta e parametrata sui costi di produzione, non è soltanto miope poiché alla lunga sarà anche autolesionistico”. La situazione del mercato del grano duro, infatti, continua a essere drammatica per i cerealicoltori. Le Borse Merci di Bari e di Foggia, nelle ultime due sedute della Commissione cereali, hanno quotato il grano duro fino a 286-292 euro alla tonnellata e il buono mercantile attorno ai 280 euro, ben al di sotto dei costi di produzione che ISMEA ha valutato in 318 euro alla tonnellata.
UN PATRIMONIO A RISCHIO. “Nell’area metropolitana di Bari e nella BAT”, aggiunge Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante Bari-Bat, “la coltura del grano duro è importantissima, è legata a tradizione e innovazione, alimenta una filiera di aziende cerealicole che hanno sempre prodotto qualità, reddito, lavoro. C’è una civiltà e una cultura del grano che da noi sono millenarie. La mancata redditività degli ultimi anni sta mettendo a grave rischio tutto questo patrimonio ed è inaccettabile”.
